Il dado è tratto - Film (1957)

Il dado è tratto

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/08/17 DAL BENEMERITO RUFUS68
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Rufus68 6/08/17 23:08 - 3846 commenti

I gusti di Rufus68

Il disfacimento della banda di Louis "Le Blond" fra crepe interne e sospetti sui familiari. Grangier non si smentisce: solido mestiere, nessun rischio (se c'è un cinema classico è questo) e mai un colpo d'ala ad assicurare un buon tono medio. A elevare il livello c'è il bianco e nero e la disfida finale Ventura-Gabin, cioé fra i migliori grugni sul mercato del noir.

Gius 11/10/17 11:42 - 40 commenti

I gusti di Gius

Tratto da un romanzo di Le Breton, il film a mio avviso è uno dei migliori polar della storia del cinema francese, anche se viene sottovalutato. Azione, ritmo e una buona dose di violenza ne fanno un film unico. Di buon livello per l'epoca le scene d'azione, eccellenti per realismo. Perfetto Gabin, un vero gigante del cinema ma ci sono anche gli allora giovani del cinema francese: un incisivo Lino Ventura, un altrettanto bravo Bozzuffi e non ultima l'ottima Girardot.

Nicola81 29/05/18 16:32 - 2862 commenti

I gusti di Nicola81

Da un romanzo di uno specialista del genere come Auguste Le Breton, un noir che più classico e robusto non potrebbe essere: i componenti della banda hanno caratteri ben precisi (il saggio, il titubante, il violento), ci sono i colpi da mettere a segno e la polizia che indaga. Grangier non era regista incline a vezzi autoriali e infatti il film arriva dritto al sodo e presenta anche qualche sequenza d'azione per l'epoca non scontata. Livello attoriale altissimo garantito dal carisma di Gabin e da comprimari di lusso come Ventura e la Girardot.
MEMORABILE: Il finale.

Lavrenti 6/08/19 17:06 - 11 commenti

I gusti di Lavrenti

Qua c'è poco che Grisbì e Rififi non abbiano già detto: un certo romanticismo parigino, gangster con venature d'oltreoceano (lo spietato Pepito/Lino Ventura) e un Jean Gabin mattatore che vale comunque il prezzo del biglietto. Alla MdP Gilles Grangier fa valere il suo mestiere di autore classico, gusto dell'inquadratura ma con moderazione; regista abile nel gestire un cast davvero stellare, con un Bozzuffi ancora sbarbatello e inevitabile anello debole dinanzi ai veri assi del polar transalpino.
MEMORABILE: Jean Gabin e Annie Girardot al parco di Bois de Boulogne.

Il Dandi 20/11/20 11:38 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Da un romanzo di Le Breton (creatore di Rififì e uno dei più saccheggiati autori del genere) uno dei tanti polizieschi francesi liberamente ispirati alle gesta della "Gang des Tractions avant" (l'omonimo modello Citroën è pure sfruttato in scene d'azione non male per l'epoca). Un Gabin stretto fra un complice sanguinario (Ventura) e un fratello debole (Bozzuffi) e una Girardot nella sua prima parte importante (ovviamente da femmina bugiarda e pericolosa) ne fanno un classico. Belle anche le location reali, in strappo con la tradizione francese dell'epoca.
MEMORABILE: La fuga in auto dopo l'ultimo colpo.

Jandileida 15/11/20 23:14 - 1568 commenti

I gusti di Jandileida

Rasoiata tesa di Grangier che, su assist di Le Breton, si va a insaccare netta sotto il sette del grande cinema polar francese, quello classico che più classico non si può e che ogni tanto fa bene rispolverare. Pochi fronzoli abbelliscono le vicende della banda criminale capitanata da Louis Bertain: quando c'è da sparare si spara e quando c'è da mangiare si mangia in una Parigi periferica e un po' malmessa. Il ritmo è elevato per tutta la durata del film e i faccioni di Gabin e Ventura riempiono la scena con il solito mestiere e una buona dose di massiccio carisma. Certezza.

Jdelarge 25/02/21 09:36 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Trama esile ed essenziale alla quale il carisma di Jean Gabin riesce a conferire uno spessore notevole. La bella sceneggiatura mette al centro della scena le ambiguità di un gangster mammone che non è mai riuscito a staccarsi dal nido familiare, risultando paranoico e fragile al tempo stesso. Il film, fondamentalmente, si trova tutto qui e nella bella fotografia, che riesce a immortalare in maniera singolare Parigi.

Daniela 10/11/21 12:25 - 12673 commenti

I gusti di Daniela

Gran lavoratore, affettuoso verso l'anziana madre, protettivo nei confronti nel fratello minore con poco giudizio, leale verso gli amici, ma anche rapinatore senza scrupoli che non esita a sparare durante i colpi messi a segno con la sua banda: un personaggio che trova in Gabin l'interprete ideale in questo noir dal taglio classico, girato con pochi guizzi e senza una riconoscibile impronta autoriale ma non per questo meno valido. In parte anche il resto del cast a partire dallo squadrato Ventura, l'incerto Buzzuffi, la manipolatrice Girardot.  Film sottovalutato, da riscoprire. 
MEMORABILE: Il cadavere del compare fatto rotolare nella cava; Il ceffone della madre; La resa dei conti finale sulle scale dell'appartamento.  

Myvincent 26/02/22 09:12 - 3746 commenti

I gusti di Myvincent

L'amore fraterno è il tema centrale di questo polar che vede un gangster rapinatore diviso fra i suoi traffici loschi e gli affetti di famiglia. Il film ripropone le classiche atmosfere francesi (nelle architetture, nei costumi, nelle musiche, negli atteggiamenti), piuttosto distanti da quelle nostrane. Alla usuale maschera tragicomica di Jean Gabin qui fa da contraltare un ottimo Marcel Bozzuffi. Un'ora e venti di ritmo serrato, in cui non v'è occasione che faccia calare in alcun modo l'attenzione.

Silvia75 11/09/22 19:58 - 165 commenti

I gusti di Silvia75

Un classico poliziesco francese del 1957: Jean Gabin ha un autosalone ma in realtà è un rapinatore di vecchia data. Insieme a tre compari compie rapine ai portavalori ma una è troppo efferata e porterà a conseguenze. Eccellenti le interpretazioni di Jean Gabin, dello psicopatico Lino Ventura e di tutti gli altri attori, tra cui Annie Girardot. Bellissima regia, ambientazione e fotografia in bianco e nero. Peccato un tocco di misoginia (gli insulti e gli schiaffi alla ragazza) e omofobia (il ragazzo gay manierato).
MEMORABILE: La sequenza finale.

Gilles Grangier HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Maigret e i gangstersSpazio vuotoLocandina Sangue alla testaSpazio vuotoLocandina Il re dei falsariSpazio vuotoLocandina Il vizio e la notte

Cotola 25/04/24 16:47 - 9061 commenti

I gusti di Cotola

Classico polar con tutti gli ingredienti del caso: la banda criminale, le rapine, il bottino, il tradimento... Tutto viene declinato senza particolari guizzi od originalità, anche per l'epoca, eppure il film ha un suo riuscito equilibrio e raggiunge buoni risultati. Il crescendo della parte finale è riuscito e approda a un bell'epilogo, con pure una colpo di scena, sebbene non così determinante. Forse sconta una regia un po' anonima. Nel cast spiccano oltre, ovviamente, a Gabin anche la Girardot, una sorta di femme fatale, immancabile visto il genere.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Cotola • 2/07/22 12:23
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Il film è segnalato su Amazon, ma in realtà è su Amazon a pagamento. Cambio la segnalazione o, visto quanto lessi tempo fa a questo proposito, cancello la stessa? 
  • Discussione Zender • 2/07/22 12:54
    Capo scrivano - 47814 interventi
    In questo caso cancellala, che è meglio. lasciamo se possibile solo quelle di Amazon comprese nell'abbonamento prime.