Discussioni su Villaggio dei dannati - Film (1995)

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
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  • Caesars • 6/09/12 09:24
    Scrivano - 16895 interventi
    Questo film di Carpenter, oltre ad essere stato monopallinato dal Davinotti, non è ancora stato suffrecciato da nessuno. Incredibile considerando il nome del regista e la stima che ha verso di lui il popolo davinottico (e cinefilo in genere). Un vero e proprio passo falso (anche se, a mio giudizo, non l'unico) nella carriera registica del grande John.
  • Poppo • 2/06/16 13:18
    Galoppino - 466 interventi
    Rivisto ieri sera dopo anni.

    A mio parere sarebbe il caso di rivedere anche le troppe stroncature ai troppi film di Carpenter. Magari cominciando da questo.

    Se il remake de La Cosa viene annoverato come capolavoro, questo altro remake non è affatto da buttare: l'intelligenza di Carpenter fa si che i suoi fans arranchino nel comprendere i significati psicologici e sociali che appaiono in tutta la loro forza. Discorso analogo con il suo ultimo film capolavoro The Ward.

    Chi non ama quei bambini? Perché non amarli? Sono banalmente "cattivi" o sono la classica proiezione del male degli adulti? C'è qualcuno che ama quei bambini tra i personaggi del film? E tra i fans di Carpenter?

    Domande retoriche a parte (ma, guarda caso, buone anche per The Ward), questi "bambini" rispondono sempre alle aggressioni e al non-amore. Rispondono con violenza? Ok. Gli adulti sono forse più morbidi e comprensivi nei loro riguardi? Bisognerebbe ri-partire da qui...
    Ultima modifica: 2/06/16 13:20 da Poppo
  • Rebis • 3/06/16 11:42
    Compilatore d’emergenza - 4438 interventi
    Al contrario per me la seconda visione è stata peggiorativa.... mi è parso un remake compilativo e senza ispirazione. I temi che sottolinei ci sono, ma erano già (e meglio) nel film originale. Sono d'accordissimo invece su The Ward che credo sia stato sottovalutato dai più...
    Ultima modifica: 3/06/16 17:51 da Rebis
  • Poppo • 3/06/16 20:51
    Galoppino - 466 interventi
    Suvvia, se c'è una cosa che distingue il film di Carpenter dall'originale è proprio il trattamento dei bambini; nell'originale sono un espediente cinematografico per parlare di terrore sociopolitico, nel remake diventano coppie simbiotiche maschio/femmina provenienti dallo spazio (dichiaratamente), dunque, come in altri noti film sci-fi - prendiamo E.T ad es - diventano metafora dell'evoluzione umana, con rischi e pregi della medesima (anche in E.T. si crea una coppia simbiotica). Il bambino a cui la dottoressa sottrae la compagna si evolve in maniera differente, unico sopravvissuto della nidiata considerata malefica verrà portato in salvo dalla madre; inoltre tutte le interazioni adulti vs bambini sono in forma di aggressioni alle quali i bambini rispondono "occhio per occhio".

    Nel primo film non c'è nulla di tutto questo. Come remake non ha nulla da invidiare a La Cosa. Ossia c'è abbondante materiale nuovo su cui elaborare interpretazioni e letture psico-sociali.

    Ecco perché ho citato The Ward dove abbiamo una ragazza ribelle che tenta di salvare sé stessa e le sue identità lottando contro un sistema psichiatrico anni sessanta, cioè ancora travagliato da sistemi coercitivi e di tortura. Kristen intendo. Questa è la ragazza (cit).
    Ultima modifica: 3/06/16 20:55 da Poppo
  • Rebis • 4/06/16 11:08
    Compilatore d’emergenza - 4438 interventi
    Faccio fatica a non interpretare il cinema di Carpenter in chiave socio-politica: che abbia svecchiato il soggetto originale dalle paturnie da guerra fredda è fuori discussione, ma non credo che il film argomenti seriamente su una razza aliena: i bimbi esemplificano ben altro. Certo, l'idea che l'adulto eserciti una coercizione sul bambino plasmandolo o domandolo a propria misura c'è. Ma anche ridurre l'originale ad una mera metafora del conflitto USA-URSS mi sembra riduttivo, c'è molto di più dietro l'allegoria politica, che è solo la superficie, l'aspetto più evidente della pellicola che non richiede particolari sforzi interpretativi.

    Oltretutto il remake di Carpenter per me è inefficace anche stilisticamente: è piatto, televisivo, recitato malissimo, senza un vero crescendo. Il look dei bambini è inverosimile, ridicolo: quando camminano tutti in fila indiana per il paese è difficile non farsi prendere da un attacco di ilarità :D
    Ultima modifica: 4/06/16 11:17 da Rebis
  • Poppo • 4/06/16 20:32
    Galoppino - 466 interventi
    la discussione potrebbe continuare, piacevolmente, a lungo.

    inutile aggiungere che se qualcun altro ha da dire la sua, io sarei felice...

    sul fatto che i bambini in fila per due suscitino ilarità, sai, sono abbastanza perplesso: per giove e giunone, o sono vecchio per la vostra media oppure sono stato in scuole fasciste... accidenti a questa italia, ma alle elementari, nei mitici sessanta e settanta, tutti in fila per due... e qualche prof tentò pure alle medie...

    vale la pena rivedere i due film, fidatevi. Nel primo i bambini sono "cattivi" senza apparenti motivi... e questo la dice lunga su come Carpenter abbia rivisto e rilanciato problematiche molto più sottili sul piano psicologico e umano.

    probabilmente qui sta il rifiuto della critica: un Carpenter quasi sempre impegnato politicamente si sposta su un fronte diverso... (dove la politica va letta in chiave psicologica e sociologica). Infatti, The Ward, stessa sorte.
  • Schramm • 9/05/22 17:03
    Scrivano - 7737 interventi
    nuova versione del romanzo del 1957 I figli dell'invasione di John Wyndham dopo quello omonimo di Rlla del 1960.
  • Zender • 9/05/22 18:02
    Capo scrivano - 48418 interventi
    Scusa Schramm, ma se Imdb segna che è un remake perché dovrebbe essere una versione? O hai delle indicazioni precise in senso opposto (e le scrivi) o ci atteniamo a Imdb, te l'ho detto ieri...
  • Schramm • 9/05/22 18:33
    Scrivano - 7737 interventi
    scusa zender ma ci si attiene a imdb o al fatto che la fonte letteraria del remake è la stessa? perché in tal senso bisognerebbe tenere conto delle mancanze di imbd anche in questo ramo..
  • Zender • 10/05/22 08:22
    Capo scrivano - 48418 interventi
    Ma te l'ho già scritto più volte Schramm...  La fonte letteraria identica non necessariamente significa che non sia un un remake. Ci si attiene a Imdb a meno di non essere certi che Imdb sbaglia (come ovviamente è sempre possibile). In quel caso spieghi perché imdb sbaglia e correggiamo.
    Per carità, non chiedo di non rispiegare anche mille volte se necessario, sia chiaro, ma non capisco cosa ci sia di difficile: si prende da Imdb e, se si hanno informazioni diverse, si corregge.
    Ultima modifica: 10/05/22 08:27 da Zender
  • Daniela • 10/05/22 21:25
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Zender ebbe a dire:
    La fonte letteraria identica non necessariamente significa che non sia un un remake. 
    Purtroppo non sono riuscita a reperire la fonte ma ricordo chiaramente di aver letto tempo fa un'intervista a Carpenter in cui il regista raccontava di essere rimasto molto colpito quando, ancora ragazzino. vide per la prima volta il film di Rilla, anzi ha anche confessato di essersi preso allora una "cotta" per una delle bambine aliene. Questo avvalora la tesi del remake del film del 1960 ripetto ad una nuova versione del romanzo di John Wyndham

  • Zender • 11/05/22 08:20
    Capo scrivano - 48418 interventi
    E' vero, anche se in teoria se uno fa un remake dovrebbe citare nei titoli di testa o coda o gli sceneggiatori dell'originale, o il titolo, o qualcosa che lo riagganci ufficialmente diciamo.
    Ultima modifica: 11/05/22 08:21 da Zender
  • Buiomega71 • 7/02/23 10:09
    Consigliere - 26613 interventi
    Forse tra i più lapidati e sottostimati film di Carpenter, realizzato in un "declino artistico" per l'autore di Halloween, la metà degli anni 90 (che se faccio il paragone, almeno da quel che ricordo, c'ho trovato più Carpenter qui che nemmeno nel Seme della follia, che pareva un parto barkeriano più che carpenteriano).

    Puro cinema di serie b (come lo era Essi vivono) che non tenta nemmeno di nasconderlo (il parco attoriale è terribile, ma non è questo il punto) e che rimane saldamente ancorato nell'ottica carpenteriana senza spersonalizzarsi (come avveniva in Avventure di un uomo invisibile) nonostante dietro ci sia una major come l'Universal.

    L'inizio sembra Fog (l'ombra minacciosa che sale dal mare e si proietta sul muro delle case), e la vera essenza carpenteriana salta fuori nella resa dei conti notturna, con i bambini dannati in mezzo alla strada a far barriera e la folla inferocita con fiaccole in mano (come nel Seme della follia), nel massacro tra poliziotti mentre assediano i bimbi alieni nel fienile (questa volta l'assediato è il male) con riverberi da Distretto 13, nella maternità (straordinaria e pura essenza carpenteriana la scena in cui le gestanti partoriscono all'unisono nella tenda predisposta dalle autorità, con sottofondo l'incalzante score carpenteriano) che ritornerà in Pro-Life (come l'essere deforme nella teca) e in quella chiusa finale dove Carpenter cita l'amico Cronenberg (Brood si conclude più o meno alla stessa maniera).

    Al di là del cast totalmente anonimo (ma chissenefrega, è pur sempre un b movie, quel b movie tanto caro a Carpenter che non ha mai tradito, eccetto casi rari),  degli omicidi off screen o con dissolvenze in nero (quelli sì fastidiosi) o a qualche superficialità (le auto incidentate che esplodono , ma è pur sempre un b movie) il remake carpenteriano (che, ovviamente, non è La cosa) ha anche il valore aggiunto di una certa crudeltà di fondo nei suicidi indotti dagli occhi fluorescenti multicolore dei bimbetti capitanati dalla piccola e dispotica Mara.

    La mano nell'acqua bollente (e suicidio conseguente gettandosi dalla scogliera avvolta nella nebbia, scena suggestiva e potentissima tra l'altro), il bidello che si butta dal tetto della scuola e si infilza nel manico della scopa impattando violentemente sul pick-up parcheggiato, l'oculista acceccata, la fanatica che si da fuoco, la dottoressa che si apre lo stomaco con il bisturi, il prete che si spara col fucile, Melanie che si spara in bocca), ma che poi Carpenter sfuma, non mostrando nemmeno una goccia di sangue (come in Halloween del resto), lasciando, al contrario del suo slasher, un pò di amaro in bocca e forse unica vera pecca di un film che ha quel sapore di fantascienza  retrò che unisce il rifacimento all'amorevole tributo (curiosamente la parola "alieno" non viene mai pronunciata). Carpenter rifà (con passione e amor cinefilo) un classico della SF sessantiana, prima di subire (in anni recenti) la legge del contrappasso.

    Geniale la schermata mentale prima del mare e poi del muro (se non ricordo male nell'originale rilliano c'era solo il muro) e i mocciosi fatti in serie hanno un chè di veramente inquietante che stanno tra i pirati di Fog e i barboni del Signore del male, e vederli camminare, in fila, per le abbandonate strade urbane di una simil Haddonfield ha un chè di tremendamente evocativo.

    Del tutto ingiustificato e senza alcun senso il divieto ai 18

    Se non proprio tra i Carpenter migliori è comunque (per il sottoscritto) nettamente superiore al più blasonato, e ben più ridicolmente trashoso, Il signore del male.

    Straordinario score carpenteriano (come sempre)

    Inusuale come Ciak dell'epoca (è comunque pur sempre un Carpenter, che piaccia o meno) snobbi completamente il film, relegandolo a un lumicino sulle paginette striminzite dello Schermo fantastico curato da Andrea Ferrari, quando ancora doveva uscire in italia (agosto 1995).
    Ultima modifica: 7/02/23 16:31 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 7/02/23 10:12
    Consigliere - 26613 interventi
    Zender ebbe a dire:
    E' vero, anche se in teoria se uno fa un remake dovrebbe citare nei titoli di testa o coda o gli sceneggiatori dell'originale, o il titolo, o qualcosa che lo riagganci ufficialmente diciamo.

    Confermo che il classico di Rilla è citato nei titoli di testa, quindi è un vero e proprio remake e non una versione.
    Ultima modifica: 7/02/23 10:57 da B. Legnani
  • Zender • 7/02/23 15:02
    Capo scrivano - 48418 interventi
    Ottimo, raro e fortunato caso in cui ci pensano i titoli a chiudere la questione.
  • Poppo • 8/02/23 00:12
    Galoppino - 466 interventi
    Vero, è un remake. Ma La Cosa rimane un doppio salto mortale che alla fine Remake rimane pure lui... anche se non è il caso di parlarne qui.