Discussioni su Midsommar - Il villaggio dei dannati - Film (2019)

DISCUSSIONE GENERALE

30 post
  • Rebis • 10/08/19 22:35
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Aster sa il fatto suo e ne è totalmente consapevole. Rispetto a Hereditary - un buon prodotto secondo me, pur con un finale che sa più di involuzione nel genere che di rispetto per lo stesso - qui ha sfondato le barricate e ha trovato vallate su cui costruire la sua visione autoriale: la seconda parte chiede solo di essere guardata e percepita. Più che a un meandro lynchano però ho pensato a Jodorowsky, ma solo sul piano figurativo e rituale: sul piano delle scrittura e della definizione psicologica siamo su un altro livello.
    Ultima modifica: 10/08/19 22:36 da Rebis
  • Herrkinski • 27/09/19 15:59
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Ho letto la bellissima discussione e sono sostanzialmente d'accordo con tutto quello detto da Rebis e da Brainiac; non a caso ho chiuso la mia recensione con l'aggettivo "Stordente.", l'effetto che mi ha procurato il film, quasi avessi assunto i misteriosi intrugli psicotropi offerti ai malcapitati protagonisti, sotto il sole perpetuo dell'estate svedese attorniato da balli pagani. Un film che è un'esperienza sensoriale, ma non per questo privo di una narrazione coerente.
    L'incipit, cupissimo, in contrasto con il resto del film e quasi un richiamo al precedente Hereditary, è girato con una maestria e un senso del montaggio che è proprio dei grandi. Ci sono talmente tante cose buone nel cinema di Aster che gli si perdoneranno le sempre individuabili influenze e qualche eccesso di autostima, così come le durate importanti; avanti di questo passo credo si parlerà di un regista con una cifra stilistica e un gusto per la regia come è diventato (con un genere differente) Tarantino, per dire, ma anche Lynch o Jodorowsky come hanno detto altri. Vedremo se con il prevedibile reclutamento di attori più blasonati in futuro e di maggiori disponibilità finanziarie Aster non perderà il plot, ma credo ne vedremo delle belle.
    Ultima modifica: 27/09/19 16:00 da Herrkinski
  • Poppo • 30/11/19 00:35
    Galoppino - 466 interventi
    Director's cut da capogiro per un film da capogiro.
  • Schramm • 30/11/19 16:21
    Scrivano - 7694 interventi
    Poppo ebbe a dire:
    Director's cut da capogiro per un film da capogiro.

    quindi meglio dirottarsi per direttissima su quest'ultima?
  • Poppo • 30/11/19 21:31
    Galoppino - 466 interventi
    Direi di sì, anche perché ti obbliga a vedere il film (tre ore) in lingua originale :-)

    Se piace, piace subito, fin dal prologo, e poi si tira all'infinito; se pubblicassero una versione superestesa prenderei anche quella.

    Il finale è un capolavoro degno di LvT. L'abito di fiori direi che si oppone per senso a quello della sposa che vediamo nel prologo di Melancholia...
  • Gestarsh99 • 13/02/20 13:21
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Aster sa il fatto suo e ne è totalmente consapevole. Rispetto a Hereditary - un buon prodotto secondo me, pur con un finale che sa più di involuzione nel genere che di rispetto per lo stesso - qui ha sfondato le barricate e ha trovato vallate su cui costruire la sua visione autoriale: la seconda parte chiede solo di essere guardata e percepita. Più che a un meandro lynchano però ho pensato a Jodorowsky, ma solo sul piano figurativo e rituale: sul piano delle scrittura e della definizione psicologica siamo su un altro livello.


    D'accordissimo per quanto riguarda l'esito abbacinante di questo secondo lungometraggio, un'opera da cui lasciarsi trasportare senza badare tanto alla trama o ai suoi risvolti (chi ha visto
    The wicker man non troverà di certo sorprese scioccanti). Dal punto di vista tecnico ed estetico ci ho trovato dentro parecchio Kubrick (un Kubrick in scala minore, chiaramente).

    Devo però aggiungere che, per quanto mi riguarda, il divario qualitativo rispetto al film precedente è piuttosto considerevole: dopo la prima deludente visione in lingua originale in quel di Belfast nel 2018, per correttezza mi son dovuto rivedere Hereditary anche recentemente ma in più punti non ho potuto che tornare a sorriderci sopra, visto il contrasto - per me - fortissimo fra la convinzione estrema dell'autore e la comicità strisciante involontariamente evocata da molte situazioni.
    Ultima modifica: 13/02/20 16:27 da Gestarsh99
  • Piero68 • 6/03/20 08:59
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Una piccola specifica al mio commento:
    Ho menzionato Il prescelto di LaBute con Nicolas Cage consapevole che fosse il remake di The wicker man di Hardy. Il problema è che Il prescelto l'ho visto, The wicker man, no.
    Ergo non è mia abitudine citare film che non ho visto.

    Comunque, giusto per entrare nello spirito critico di questo film molto discusso. Qualcuno ha detto che gli ricorda un pò Kubrick. Ed io sono molto d'accordo, nel senso però negativo.
    Ari Arter, del quale ho apprezzato enormemente Hereditary, è un pò come Kubrick. Nel senso che tralascia spesso la narrazione a beneficio della bella inquadratura e dell'autocitazionismo. Visivamente sarà un prodotto anche perfetto ma se rimane fine a se stesso e non racconta niente, per me resta un esercizio di stile. Bello ma inutile e soprattutto ininfluente per la narrazione.
    Da sottolineare che ho notato anche qualche plot hole. Per esempio tutte le spiegazioni sul libro delle scritture (cosa sia realmente, perchè le pagine sono quasi tutte cancellate, chi lo ha rubato ecc) E francamente, in un film che dura 140 minuti e perde 10 minuti di tempo solo per raccontare un trip andato pure male per qualcuno, mi sembra davvero inaccettabile.
    Non so, sembra quasi che Arter sia uno di quei registi che ti voglia prendere per i fondelli. Un pò come l'ultimo Refn. Ti spara riprese "stordenti" senza che però ci sia un vero senso in quello che fa.
    O forse sono solo io che non lo capisco
    Ultima modifica: 6/03/20 09:15 da Piero68
  • Caesars • 6/03/20 09:06
    Scrivano - 16812 interventi
    Zender,
    per errore ho messo "The wicked city" come film che mi viene ricordato da questo. Trattasi di un grossolano errore (volevo mettere The wicker man, come fatto successivamente).
    Cospargendomi il capo di cenere, ti chiedo se gentilmente puoi cancellarmi quel ricordo.
  • Zender • 6/03/20 13:58
    Capo scrivano - 47818 interventi
    Non li tocco i ricorda, Caesars. Tanto verranno a breve cancellati tutti con la nuova grafica come da nota disposizione. Anzi, continuo a sconsigliare di metterli :)
  • Caesars • 6/03/20 14:28
    Scrivano - 16812 interventi
    Ok. Terrò conto del tuo "sconsiglio" e eviterò di metterne altri.