Curiosità su Guardie e ladri - Film (1951)

CURIOSITÀ

2 post
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  • Undying • 13/04/09 12:02
    Risorse umane - 7574 interventi
    Mario Bava fu impegnato sul set come direttore della fotografia.
    Così lo ricorda Mario Monicelli:

    "La scena dell'inseguimento sull'argine del Po (in realtà è l'Aniene, come si vede chiaramente nel nostro speciale location, ndr) era particolarmente problematica: dovevamo girare in esterno, i due attori dovevano correre e non ne avevano per niente voglia, per cui c'era bisogno di un direttore della luce molto svelto, quasi sbrigativo, che approfittasse di ogni momento della loro disponibilità. Bava realizzò quella sequenza in modo impeccabile e con grande classe, tant'è vero che è diventata la scena simbolo del film, la fanno rivedere ancora oggi, la proiettano nelle scuole. Più per merito suo che per me o per gli attori".

    Intervista a Mario Monicelli, Roma, 7 aprile 2004. A cura di Michele Sancisi.
    Pubblicata su Kill Baby Kill! Il cinema di Mario Bava - edizioni Unmondoaparte
  • Smoker85 • 30/04/19 12:40
    Custode notturno - 82 interventi
    Nel finale del dialogo tra Fabrizi e Totò, quando il ladro decide di arrendersi alla guardia per non fargli perdere il posto di lavoro, si nota una leggera eterogeneità del sonoro. Ciò è dovuto al fatto che quella scena è stata parzialmente ridoppiata, in ossequio alle imposizioni della censura dell'epoca, che non voleva far apparire la guardia Bottoni eccessivamente solidale col ladruncolo Esposito, come spiegato in A. Anile, Totò proibito, Lindau, 2005.