The midnight sky - Film (2020)

The midnight sky
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Titolo originale: The Midnight Sky
Anno: 2020
Genere: fantascienza (colore)
Note: Prodotto e distribuito da Netflix. Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo del 2016 "La distanza tra le stelle" scritto da Lily Brooks-Dalton.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/12/20 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 26/12/20 19:39 - 12430 commenti

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Dopo che una catastrofe ambientale ha determinato l'estinzione del genere umano, in una base antartica uno scienziato tenta di contattare l'equipaggio di una missione spaziale di ritorno sulla terra. Opera fantascientifica ambiziosa e di impatto visivo (fotografia, ambientazione ed effetti speciali sono di alto livello), ha per protagonista un ottimo Clooney che regala al suo personaggio (ben caratterizzato dalla sceneggiatura) una profonda umanità ma è meno efficace come regista quando mescola tre diversi piani temporali e narrativi. Opera comunque godibile e meritevole di visione. 

Il ferrini 27/12/20 21:06 - 2392 commenti

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Si prendano le passeggiate spaziali di Gravity e le si mischino con il rapporto padre/figlia di Interstellar, si spruzzi il tutto con un po' di sopravvivenza alla Arctic e otterrete questo film, che brutto onestamente non è, ma prevedibile parecchio. La confezione è buona, fatta eccezione per i terribili flashback color seppia, ma l'astronave è ben fatta, sia dentro che nelle scene esterne. Clooney si conferma attore versatile e anche regista con una propria poetica, prendendosi i suoi tempi e sfruttando a dovere le musiche. Non male.

Enzus79 28/12/20 23:16 - 2945 commenti

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Non male dopotutto. Tratto dal romanzo di Lily Brooks-Dalton. Pellicola fantascientifica molto introspettiva nella quale il melodramma la fa da padrone. Pur non annoiando la storia è piatta a causa di ritmi un po' troppo bassi, e in alcuni casi sembra che si perda il filo narrativo. Discreta l'interpretazione di George Clooney (qui anche regista). Così così la colonna sonora.

Pigro 29/12/20 09:50 - 9732 commenti

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L’ultimo sopravvissuto sulla Terra con una bambina misteriosa, e l’ultimo equipaggio in un difficile ritorno. Apocalisse minimale, nei gesti e soprattutto nell’intimo di personaggi sospesi sull’abisso della fine. Il deciso e intrigante registro interiore e simbolico, post-tarkovskiano, si sposa con una forte spettacolarità nelle riprese. Ma l’impressione è che il film non aggiunga nulla di necessario, non riuscendo a equilibrare l’ambizione della profondità con qualcosa di non banale da dire. Non male, ma neanche troppo bene.

Kinodrop 6/01/21 19:16 - 3004 commenti

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L'ultimo rimasto sulla Terra tra i ghiacci di un osservatorio artico e per giunta malato non può far altro che elucubrare, rimpiangere o moraleggiare, cercando night and day un contatto con la troupe di una base spaziale in difficoltà. Due piani narrativi e temporali che il regista non riesce ad amalgamare, limitandosi a una alternanza un po' greve e deludente tra effetti speciali ormai consolidati (in orbita) e vaghi messaggi ecologici nel turbinio della tormenta artica. Dato l'argomento, più che aggiungere, reitera un collage di cose viste e riviste fino alla noia.

Minitina80 29/01/21 07:55 - 2992 commenti

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Infinite sono le storie che si possono raccontare semplicemente alzando gli occhi nel cielo stellato. Clooney utilizza lo spazio come strumento per muoversi all’interno di più strati narrativi accomunati da una ricerca profonda e introspettiva dell’animo umano. Non sempre gli riesce bene perché inserisce in più occasioni sequenze che risultano dispersive, dilatando in maniera poco funzionale la narrazione. Sono presenti guizzi che sfruttano gli scenari spaziali, sempre trascinanti, e momenti maggiormente coinvolgenti per cui vale la pena arrivare alla fine.

Daraen4 30/04/21 23:15 - 102 commenti

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Dramma spaziale ben montato e girato, dalle belle atmosfere compassate e affascinanti per i loro silenzi dell'anima, ma che soffre di una serie di buchi di sceneggiatura legati al twist finale, ovvero all' identità della bambina. Un soggetto interessante, ben interpretato da Clooney; intrigante e solido il montaggio parallelo tra Terra e astronave. Sa di già visto ma si fa guardare senza nessun momento di noia.

Capannelle 12/05/21 23:44 - 4430 commenti

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Dopo una prima ora di una noia mortale, costellata di mutismi, elucubrazioni e flashback di poco costrutto, arriva la prima scena degna di nota quando Clooney si trova solo in mezzo alla tormenta con movenze da film muto. La seconda ora, anch'essa troppo lunga e sfilacciata, propone invece l'astronave dove almeno qualcosa succede ma tutto sa di déjà vu e i dialoghi continuano a rimanere sotto il livello di guardia. Opera ambiziosa, tecnicamente discreta ma assemblata male, con colori e musiche poco in tono e tante cose lasciate andare alla deriva (spaziale).

Cotola 26/10/21 23:16 - 9112 commenti

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La solita catastrofe ha portato alla quasi estinzione dell'umanità. Ma qualcuno sopravvive sulla terra ed altrove. Storia già vista? Sì, ma Clooney tenta la carta della fantascienza alta, centrando però solo in parte il bersaglio. Merita perché cerca di fuggire dalle logiche spettacolari e commerciali di tanti film di genere, ma non riesce a gestire al meglio i diversi piani temporali e spaziali. Mancano, almeno in parte, tensione narrativa e coinvolgimento emotivo. Ogni tanto però qualche emozione fa capolino, specie nel finale. Molto buona la confezione.

Daniela 3/05/22 14:46 - 12719 commenti

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Visto che stiamo mandando in malora il pianeta su cui viviamo, può essere utile trovarne uno di ricambio e infatti durante l'esplorazione di una luna di Giove viene individuato, ma una brutta sorpresa attende gli astronauti al loro ritorno... Clooney in versione eremita barbuto dirige e interpreta questo mesto catastrofico che si dipana tra i ghiacci polari e gli spazi interstellari, deludendo su entrambi i fronti con riflessioni banali, flashback insipidi, dialoghi poco incisivi e un twist scorretto e ruffiano. A parte qualche sequenza suggestiva, un film ambizioso ma mediocre.

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Rufus68 1/01/24 18:34 - 3858 commenti

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Depressivo-autorial-apocalittico (col budget gonfio di dollari, però) che rimane incompiuto su tutti i fronti, dall’utopia alla riflessione (spicciola) sin al racconto fantastico. Il finale lascia intravedere una nuova speranza politicamente corretta per l’umanità: a ciò si riduce il topolino partorito da tale pachiderma parafilosofico cui si presta un Clooney barbogio e piangina. Più interessanti gli effetti speciali che, tuttavia, paiono sempre superflui rispetto all’economia della trama. Ordinario il cast a latere.
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