The covenant - Film (2006)

Clamoroso passo falso di Harlin che da un po' di tempo non azzecca un film. E dire che un ritorno all'horror poteva essere l'ideale, per un regista che praticamente ha esordito con Nightmare 4. Invece qui tutto è sbagliato, a cominciare dal soggetto (una scopiazzatura di Brotherhood di DeCoteau!) Non vi è un minimo di emozione nè una scena horror da ricordare, (tantomeno una erotica)! Tutto è fasullo, a cominciare dalla fotografia patinata da cartoon horror al cast stile reality show. Tempo perso. Evitatelo.

Film decisamente anonimo tra un finto horror e un pessimo fantasy. La trama va avanti a scatti lasciando lo spettatore al buio praticamente fino alla fine. Così non si capisce chi sono i personaggi, perché hanno questo strano potere. La fotografia è piacevole solo in alcuni momenti, mentre per la maggior parte del film ha colori desaturati che alla fine stancano. Il regista poi si è dimenticato che, oltre alla notte, esiste anche il giorno. Il finale è disarmante e sembra di vedere una partita di Street Fighters (famoso videogioco giapponese).

Horr-ibile. Un film che non merita l'interesse del pubblico, a partire dai quattro insopportabili protagonisti (di cui ci viene offerta una bella vista negli spogliatoi, manco il film fosse firmato DeCoteau). Perché dovrebbe importarmi qualcosa di loro? E perché ho sprecato il mio tempo per questa sciocchezza senza tensione, senza ironia e senza novità? Effetti speciali scarsi e fotografia da teen movie non fanno che rendere il prodotto ancor più indigesto. Next!

Regista dal discreto passato e dal meno glorioso presente, Renny Harlin dirige un film ibrido tra horror e fantasy, nel quale pesca a piene mani in tutti i possibili clichè narrativi dei generi, non facendosi mancare nulla sia sul versante estetico che su quello narrativo. A questa fastidiosa sensazione di già visto, si aggiunge una recitazione del cast largamente al di sotto della sufficienza, ulteriormente aggravata dal pessimo doppiaggio italiano.

Pasticcio horror/fantasy che scopiazza qua e là Stephen King (anche citato) senza trovare però mai la giusta via per coinvolgere. La regia di Harlin è buona, così come gli effetti speciali e le location, ma la sceneggiatura lascia a desiderare, tra svolte prevedibili e pochissimi veri brividi. Il cast è poi da mani nei capelli, composto esclusivamente da bellocci di dubbia bravura, con un villain troppo poco credibile. Ritmo almeno veloce e battaglia finale potabile, per chi si accontenta.