Discreto thriller in cui Al Pacino a caccia di un killer misterioso si innamora di un'indiziata, la conturbante Barkin. Premesse non particolarmente originali per un film che tuttavia appare ben realizzato, soprattutto per la discreta regia e per l'interpretazione dei due attori pricipali, specie Pacino che realizza bene l'interpretazione di un poliziotto piuttosto logoro e deluso dalla vita che viene trascinato in un vortice erotico dall'incontro con la bella (e brava) Barkin. Bella la canzone che dà il titolo (originale) al film.
Non è male questo thriller alla Hitchcock con venature poliziesche, erotiche e romantiche. Spesso la storia della relazione tra i due protagonisti sovrasta quella gialla e questo è evidente negli ultimi 10 minuti, ma l'insieme è brillante e il coinvolgimento non manca. Notevole interpretazione di Al Pacino e discreta colonna sonora, tipicamente anni 80 (non male soprattutto i pezzi che accompagnano le scene di suspense).
Un thriller tradizionale: ambientazione metropolitana, una vecchia volpe di poliziotto, un serial killer, labili indizi, una dark lady... Ciò che rende molto piacevole la visione di questo film è la storia d'amore tra Al Pacino e l'indiziata numero uno, Ellen Barkin: una storia emozionante, come sempre avviene quando i protagonisti hanno, entrambi, una paura folle di innamorarsi. Il finale lascia davvero... soddisfatti (anche se non proprio esterrefatti). Bella la canzone "Sea of love" nella versione di Tom Waits.
Piccolo film che si fa adorabile per l'interpretazione dei due protagonisti (un Pacino assai in palla e una torrida, lussureggiante Barkin). L'incrocio tra la trama (un giallo nel mondo dei cuori solitari) e le solitudini dei protagonisti (lei una sospettata con pedigree sentimentale difficile, lui di mezza età , professionalmente deformato e che trema a presentarsi come poliziotto, col vizio della "bibita") permette ai protagonisti dei gustosi duetti, fuori e dentro il letto. Goodman è un'adorabile, gigantesca spalla di Pacino. Non eccezionale ma amabile.
MEMORABILE: La forza erotica di Ellen Barkin; Pacino con scarpe color giaguaro.
Ha segnato il ritorno di Al Pacino al successo, questo ottimo thriller vecchia scuola con due protagonisti al top della forma in grande sintonia anche nelle bollenti scene erotiche. Bravo John Goodman e più stereotipato Michael Rooker, ottime la colonna sonora e le ambientazioni newyorkesi. Scorre a tratti prevedibile ma intriga e trascina nella storia. Davvero consigliato. Il miglior ruolo di Ellen Barkin.
Giallo diverso dal solito che alterna buoni momenti di tensione ad altri di scherzosità . La sceneggiatura è stata articolata in modo da creare e risolvere dubbi, con una bella sorpesa finale. Pacino primeggia trovandosi in uno dei ruoli per lui congeniali, ed Ellen Barkin si mostra nel suo fascino passionale. Tra i due c'è qualche scintilla trasgressiva accompagnata dalla bella canzone "Sea of love". ***!
Purtroppo avevo già letto l'albo di Dylan Dog n. 71 "I delitti della mantide" ad esso ispirato, ma nonostante questo ho trovato il film comunque avvincente e stiloso. Il protagonista è pieno di nevrosi (il classico detective di città maturo e divorziato), ma Pacino riesce a tenere a freno la sua gigioneria. Ottimamente assortito il collega ciccione Goodman, buona la dark lady Barkin, ma il vero punto di forza del thriller è l'ambientazione newyorkese, abusatissima ma qui davvero bella come poche volte.
MEMORABILE: Lui intravede una pistola nella borsetta di lei e, terrorizzato, la chiude nello sgabuzzino: "Questa città riduce la gente a pezzi!"
Thriller brillante: nella sceneggiatura, nella prova degli attori, (ottimi i protagonisti con le loro interpretazioni), nelle atmosfere e nei movimenti di macchina. La solitudine interiore che accomuna i due, la passione che li pervade, il rischio per la situazione in cui si trovano ne fanno un thriller avvincente e coinvolgente. L'erotismo è calibrato e la suspense assicurata.
Al Pacino e John Goodman sono due poliziotti a caccia di una spietata serial killer che uccide uomini conosciuti tramite appuntamenti al buio. I due così si fingono scapoli alla ricerca dell'assassina. Al Pacino però finirà per innamorarsi di una indiziata e... Buon giallo, poco misterioso e con poca suspense, retto soltanto da un buon Pacino e dal sempre ottimo Goodman. Alla lunga stanca. Evitabile il lungo epilogo mentre buono è il colpo di scena sul killer.
Cosa accade quando il poliziotto che indaga su una serie di omicidi s'innamora del suo maggiore sospetto? Becker mette in scena un thriller ad alta tensione e lo dirige come una coreografia sino al gran finale, senza perdere un battito. Per quanto incredibile (per i tempi in cui è stato girato) la vena di sensualità non insegue la moda, ma è fortemente tematica. Tridimensionali i personaggi: Al Pacino ci regala un'interpretazione magistrale, supportato da un'Ellen Barkin capace di turbare i sogni e un John Goodman semplicemente perfetto.
MEMORABILE: Gli incontri di Pacino e Goodman con le inserzioniste in un locale pubblico.
Il poliziotto in crisi, il serial killer, una donna ambigua: tutti elementi che caratterizzano un thriller classico, molto ben sceneggiato e affidato a ottimi attori. Il personaggio di Helen Cruger è costruito benissimo e la Barkin è brava a sostenere un ruolo sfaccettato e sfuggente. Al Pacino, come al solito, non delude mai.
Nonostante un buon colpo di scena, questo ibrido thriller/poliziesco/sentimentale si lascia apprezzare più per il disegno psicologico dei personaggi che per l'intreccio narrativo. Al Pacino è bravo nel tratteggiare un poliziotto stanco e vulnerabile cui una complessa indagine offre un inatteso riscatto, Goodman è una validissima spalla, ma la scena se la prende quasi tutta la Bakin: sexy, ambigua e intrigante, per lei il ruolo della vita. La regia di Becker non è entusiasmante, ma confeziona comunque un prodotto onesto.
Indagando su una serie di omicidi di uomini che avevano risposto a inserzioni per "cuori solitari", un poliziotto sotto copertura avvicina donne in cerca di compagnia e finisce per intrecciare una relazione proprio con la principale sospettata... Se la vicenda poliziesca in se stessa è ben poco originale, nonostante la presenza di una spalla gustosa come Goodman, il film risulta affascinante come thriller sentimentale, grazie all'alchimia fra i due protagonisti: la sensuale Barkin, dal fascino ambiguo, e Pacino, febbrile e disperatamente solo.
Chi uccide i poeti degli annunci per cuori solitari? Una dark lady naturalmente... Il detective Frank (Al Pacino) escogita una semplice trovata per acchiappare la ragazza con la pistola: tendere una rete con un annuncio poesia e incontrare decine di donne, fra le quali individuare quella buona. La rete si avviluppa intorno a lui, inevitabile. Al Pacino è sempre lui ma nell'89 era ancora una sorpresa, la Barkin e Goodman sono ottimi comprimari, il thriller, più che teso, è rilassante ma non privo di interesse; ci si aspetta sempre il lieto fine.
Un bel thriller, dalla trama non molto intricata ma con un buon ritmo e un ragionevole dubbio che coinvolge l'affascinante Barkin, dubbio che dà modo ad Al Pacino di fornire una prova convincente, spalleggiato da un simpaticissimo Goodman. Oltre alla trama poliziesca è apprezzabile anche il rapporto tra i due protagonisti, non banale e con alcuni momenti pseudo-erotici abbastanza riusciti. Notevole.
Pellicola che poggia quasi interamente sulle spalle di Al Pacino, come sempre impeccabile, ma non lascia il segno. Colpa di una sceneggiatura prevedibile, che se non dà certezze su chi sia l'assassino di certo ne concede parecchie su chi non lo possa essere, smontando gran parte della tensione che intenderebbe creare. La regia è solida, i dialoghi sono ben scritti, gli attori sono capaci, Goodman il mestiere ce l'ha e anche la Barkin; insomma, tutto è lì dove dovrebbe essere. E forse è questo il suo più grande difetto.
MEMORABILE: Il cameo iniziale di Samuel L. Jackson; Goodman che fa il cameriere.
Misteriosi omicidi inducono il detective Keller, già depresso per un matrinomio finito, a compiere indagini approfondite, notata la matrice comune dei delitti; la ricerca lo porterà in un vortice passionale incontrollabile. Thriller urbano di sicuro valore, diretto da Becker con piglio deciso. Pacino è in gran forma, Goodman gli tiene testa ma gli occhi sono tutti per la Barkin che con bravura (e non solo) ruba loro la scena. Sicuramente una visione la merita.
Spacciato come thriller erotico è un poliziesco urbano più attento alle caratterizzazioni che al sesso e all’azione. Un’indagine fuori orario tra le inserzioni dei cuori solitari traccia una mappa piuttosto credibile delle solitudini urbane. L’inizio è incisivo, poi la storia sentimentale tra i due protagonisti prende il sopravvento e smorza un po' l’impatto in attesa della sorpresa finale. Azzeccato il ricorso al classico “Sea of love” come leitmotiv dell’omicida, Pacino sempre bravo nei panni del poliziotto stanco e disilluso. Efficace anche la bellezza “particolare” della Barkin.
MEMORABILE: Il ricorrente tormentone di “Sea of love”; I finti incontri al ristorante; “I rapporti umani sono impegnativi, troppo impegnativi”.
Film che rilancia la carriera di Al Pacino dopo anni di insuccessi e di esilio; il nostro incarna benissimo il ruolo di poliziotto depresso che deve risolvere il caso di alcuni morti violente. Fatale, ma anche sensuale è l'incontro con il personaggio misterioso di Ellen Barkin, che duetta splendidamente con lui. Bravi John Goodman,Richard Jenkins e Michael Rooker, ma occhio alla breve comparsata di Samuel L. Jackson all'inizio. Bollente.
È quello che si dice un buon film, non tanto per la storia, che non è niente di che, ma per gli interpreti, su tutti Pacino, Goodman e la Barkin. È la classica pellicola in cui non ci sono particolari guizzi registici o colpi di scena, ma che suscita comunque interesse nello spettatore, che può apprezzare gli scambi verbali e un certo realismo agevolato dalle sfumature dei personaggi, come il giornalista, uomo molto solo. Il ritmo è quel che è, ma qui non era indispensabile una narrazione sciolta, veloce, visto che doveva crearsi una situazione piuttosto tesa e pesante.
MEMORABILE: Alla ex in piena notte "Pronto, credo che dovrò essere operato di appendicite"; Il padre del protagonista recita una poesia scritta dalla moglie.
Sicurramente ci sono tracce hitchcockiane, in questro thriller nel quale un serial killer colpisce senza pietà vittime molto particolari. Ma più della trama gialla affascina la superba recitazione degli attori, primo tra tutti un Al Pacino semplicemente perfetto nel ruolo di un poliziotto deluso ma che comunque sa fare il suo mestiere. Forse un po' lungo nella prima parte, ma quando decolla tiene incollati.
Investigatore mette un annuncio per cuori solitari con lo scopo di stanare una donna killer. Thriller che sa dosare i momenti caldi e riesce a tenere viva l'attenzione grazie a un paio di snodi indovinati. La parte sentimentale è un po' affrettata e si preferisce il clima da indagine. Pacino è meglio quando fa lo sbirro e la Birkin ha un suo lato sinistro (figlia piccola esclusa). Divertente la presenza di Goodman e bene approfondite le considerazioni sulla solitudine, e relative nevrosi, di chi vive a New York.
MEMORABILE: Le impronte sui bicchieri; I 45 giri; La pistola a salve; Le orribili scarpe.
Un detective di New York indaga sul caso di un serial killer che uccide coloro che scrivono annunci su giornali per cuori solitari. Bel noir, non c'è che dire. Ben scritto (da Richard Price), con personaggi di contorno ben delineati. Al Pacino non è convincente, lo è di più! Titolo in italiano pessimo, meglio l'originale "Sea of Love". Apprezzabile la colonna sonora.
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Sì, dunque:
- in quella storia Dylan Dog segue il caso di un serial killer che miete vittime dopo amplessi occasionali.
- Come Al Pacino nel film, anche lui finisce per frequentare la principale sopsettata, ovvero la donna che si scopre essere uscita per ultima con le vittime. La donna in questione per l'appunto si chiama addirittura Ellen!
- Oltre tutto anche questa Ellen, come quella del film, è commessa in un negozio elegante, è divorziata e ha una bambina piccola sulle spalle.
p.s.
ricordo nella storia anche un mini-mini- riferimento a Ghostbusters, con la figura del vicino di casa petulante e impiccione ricalcato sulle fattezze di Rick Moranis ;)
DiscussioneZender • 24/10/10 12:44 Capo scrivano - 47814 interventi
Buona a sapersi, grazie. Attendiamo la conferma del titolare dello special e inseriamo.
Sì Cotola è un albo di più di dieci anni fa, anzi diciamo pure venti! Nell'occasione dico anzi complimenti per il tuo monumentale speciale: mi fa tornare in mente di colpo tante cose che non ricordavo io.
grazie a voi!