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Titolo originale: C'était un rendez-vous
Anno: 1976
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Regia: Claude Lelouch
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/01/19 DAL BENEMERITO GRAF
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Estremo esito del cinema-verità o del cinema-cinema come preferiva chiamare Lelouch la sua opera. Un uomo, probabilmente in ritardo, attraversa il centro di Parigi a folle velocità per arrivare in tempo. Il regista azzarda grosso mettendo a rischio la sua e l’altrui vita, grandi sono le riserve etiche e giuridiche su una simile pericolosa operazione, ma l’esito del cortometraggio è elettrizzante e comunica, in fondo, un immenso romanticismo. Girato una Domenica d'agosto all'alba. L'auto al cui cofano Lelouch aveva fissato la cinepresa era una Mercedes-Benz 450SEL 6.9.
Un'auto gira per le strade di Parigi a folle velocità, senza riguardo per segnaletica e semafori. Quale sarà la sua meta? Il film è tutto qui. Lelouch piazza la macchina da presa sulla macchina e filma la sua corsa. L'esito è sicuramente coinvolgente (anche se moralmente discutibile il come sia stato realizzato) ed è interessante il fatto si tratti di un unico piano sequenza, senza nessuno stacco. Però il tutto è un po' fine a se stesso e l'operazione ha più il sapore di una bravata che di un film.
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- Secondo me il titolo della scheda dovrebbe essere quello originale e non Rendezvous (che è quello con cui è circolato nei paesi anglosassoni). Non mi risulta sia mai stato proiettato in Italia (ma potrei sbagliarmi) con tale titolo.
Chiedo lumi anche a Graf, che ha inserito la scheda. - Un attimo Caesars. La regola nostra dice che in assenza di titolo italiano la voce "titolo" diventa il titolo anglosassone. Solo in assenza del titolo angolsassone si ricorre a quello originale (che resta sempre alla voce titolo originale).
- Ah, OK. Credevo che in assenza di titolo italiano si usasse l'originale. Allora va benissimo il titolo attuale.
- Il titolo originale francese del cortometraggio è C'était un rendez-vous, ma è conosciuto (non molto) con il titolo Rendezvous.
Filmato che Lelouch ha prudentemente ritirato dalla circolazione dopo le polemiche sorte per il fatto che esso, essendo cinema verità e non mera finzione, autocertificasse più di qualche reato... Un unicum della cinematografia mondiale. Claude Lelouch, che guida la Mercedes, rischiò seriamente di finire in galera.
Il cortometraggio è tornato in circolazione solo da qualche anno, dopo che tali eventuali reati erano abbondantemente caduti in prescrizione...
Circa 30 i semafori che Lelouch passa con il rosso nel centro di Parigi ad una velocità media costantemente superiore ai 100 Km orari.
Insomma, si è rischiato il morto...e che lo stesso regista si rompesse l'osso del collo...
Gunilla Friden, la ragazza che appare alla fine, era la vera fidanzata di Claude Lelouch all'epoca nella quale fu girato il cortometraggio e pare fosse totalmente ignara della rischiosissima operazione.
Solo il regista e due assistenti sapevano dell'azzardo che si stava per girare ed ambedue erano collocati strategicamente nei due punti più pericolosi del percorso che Lelouch doveva percorrere a folle velocità… a causa del fatto che il tragitto curvasse prima a sinistra e poi a destra di 90° gradi, impedendo, per qualche istante, la visuale panoramica che il guidatore costantemente conserva in tutti gli altri momenti. Se ci fosse stato il pericolo che l’auto di Lelouch avesse potuto investire un passante nascosto alla sua visuale, l’assistente doveva segnalarlo per tempo al regista…
Le due curve pericolose sono poste al minuto 3.23" e al minuto 5.02" del cortometraggio. Girato in una Domenica d’agosto del 1976 a partite dalle cinque e trenta di mattina… Il tragitto percorso misura 10.500 metri.
Fonti: C'était un rendez-vous. Wikipedia inglese, sito internet: ruote classiche - quattroruote, sito internet: Vitadistile.
