Pranzo al limone - Film (1985)

Dieter Hallervorden è uno dei più vulcanici comici tedeschi e in questo PRANZO AL LIMONE si divide addirittura in sette dando vita a una serie di buffe caratterizzazione di fratelli “in attesa di eredità” che non può non ricordare il nostro TOTO’ DIABOLICUS. Con i dovuti distinguo, sia chiaro, perché la comicità di Hallervorden (anche regista e sceneggiatore del film) è molto più fisica rispetto a quella del nostro Principe. Siamo spesso e volentieri dalle parti dello slapstick, con uno solo dei sette Hallervorden a dominare la scena e gli altri che esauriscono i colpi dopo tre o quattro pose a testa. Dieter “Didì” Dudel...Leggi tutto è il fratello spiantato, quello a cui il vecchio lascia l'intera eredità perché “unico a non chiedergli mai un soldo”. I fratelli rimasti senza un quattrino decidono di cercare l'erede irrintracciabile e di farlo fuori: ci sono il militare tutto d'un pezzo, la sorella tirannica, lo scienziato pazzo, il boss mafioso, il pancione che si strafoga. Finiranno un po' come i potenziali assassini di Clouseau (altro personaggio a cui Hallervorden guarda molto) all'Oktoberfest di LA PANTERA ROSA SFIDA L’ISPETTORE CLOUSEAU (tanto per rimanere in Germania). Una comicità semplice e ingenua, a tratti anche spassosa ma decisamente povera. Demenzialità un po’ in stile Franco e Ciccio, se vogliamo, legata alla mimica e alla gestualità. Il protagonista fa molta tenerezza...

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