Jackie Brown - Film (1997)

Jackie Brown
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Jackie Brown
Anno: 1997
Genere: drammatico (colore)
Note: Tratto da un romanzo di Elmore Leonard.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ed ecco finalmente il nuovo film di Quentin Tarantino, il vero successore del fenomeno PULP FICTION, lavoro cinematograficamente straordinario e innovativo. Tarantino aveva diretto un episodio del mediocre FOUR ROOMS, prodotto il notevole DAL TRAMONTO ALL’ALBA, ma non aveva ancora avuto il coraggio di riproporsi in prima persona, dopo il “caso” PULP FICTION. E ora rieccolo finalmente tra noi con un film interamente scritto (prendendo spunto dal romanzo di Elmore...Leggi tutto Leonard, l'autore di “Get Shorty”) e diretto da lui. Meglio evitare impietosi confronti con il superpremiato predecessore, perché era subito chiaro che ripetere un exploit simile sarebbe stato impossibile. Molti elementi caratteristici dell’inconfondibile stile di Tarantino naturalmente rimangono. In primis la colonna sonora: invadente, ritmata, a prima vista slegata dalle immagini e invece perfettamente calzante, produrrà un nuovo CD dal successo assicurato. Poi il cast: oltre al fido Samuel Jackson ecco spuntare i grossi nomi, che questa volta sono Robert De Niro, Michael Keaton e... Pam Grier (la Jackie Brown del titolo, ex attrice di spicco di tanti “blacksploitation”, altro filone cui Tarantino rende omaggio. Infine quella che fu una delle componenti più distintive di PULP FICTION: il fattore tempo. Anche se qui concentrata solo nell'ultima mezz'ora, la costruzione a flashback che si incastrano come tessere di un mosaico risulta di nuovo affascinante e contribuisce non poco a risollevare le sorti di un film altrimenti troppo lento. E’ nell'ultima mezz'ora che il talento del regista risorge e torna a colpire lo spettatore: colpi di pistola a bruciapelo, sangue, abbattimenti improvvisi... In realtà per la gran parte della proiezione Tarantino pare essere presente (con i suoi dialoghi nonsense, l’ironia efficace...) solo nelle brevi parentesi in casa di Jackson, dove lo stesso Jackson, De Niro (il migliore, nella sua apatia “cosciente”) e Bridget Fonda scambiano dialoghi assurdi. Ecco: questo è il cinema che Tarantino ci ha fatto amare, non certo i lunghi sproloqui della Grier (brava ma troppo monocorde nella sua interpretazione) o gli sguardi da duro di Forster, non le eccessive tortuosità della trama, i dialoghi scialbi e troppo gratuitamente volgari della sceneggiatura. Mentre ancora il talento spunta nella scelta delle location, nelle scenografie barocche di alcuni interni, nella scelta di luci insolite. Insomma: la classe non è acqua, ma JACKIE BROWN è la dimostrazione che perfino Tarantino, senza una storia accettabile e coinvolgente da raccontare, rischia di tornare tra i semplici autori di gangster-movie di medio cabotaggio, nel “pulp” becero. C'è troppa ingenuità, in JACKIE BROWN, e manca soprattutto un protagonista del calibro di John Travolta o Harvey Keitel.

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Magnetti 1/03/07 12:43 - 1103 commenti

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Con Jackie Brown Tarantino si diverte a fare un film atipico, con una trama che sembra buttata lì per poter mettere sullo schermo una serie di personaggi veramente riusciti. Da Jackson commerciante d'armi (colpisce il video feticista con le donne in bikini che vendono armi gigantesche e potenti) a De Niro ergastolano, da Forster cacciatore di taglie a... Insomma, ha pescato e riproposto personaggi da vari generi diversi condendo il tutto con musiche straordinarie.

Mancho 2/04/07 02:24 - 28 commenti

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"Inaspettato", questo è il primo vocabolo che viene in mente se dopo Pulp fiction un autore se ne esce con un film così. "Maturo" è il secondo termine. "Intelligente" è il terzo, seguito da una sfilza di: "Classico", "prudente", "pudico" ecc. ecc... Ma l'opus n. 3 di Tarantino (senza contare le innumerevoli sceneggiature scritte per altri) è un rarissimo esercizio di stile del tecnico collaudato fatto con l'anima entusiasta del film d'esordio. "Unico" verrebbe da dire. Ed è proprio così...

Il Gobbo 14/06/07 08:55 - 3015 commenti

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Il film di Tarantino che piace di più ai falsi fan, ma è bellissimo lo stesso! QT evita di adagiarsi sugli allori (avrebbero scritto "si ripete"), e sceglie una narrazione più lineare e rilassata grazie anche a un plot che per una volta ha una sua logica interna autonomamente funzionante (per forza, è di Leonard!). Il tutto senza negarsi pezzi di bravura e registici (l'"orologio" al centro commerciale) e di scrittura. Splendido ritratto femminile, grandi prove d'attori, un film di sussulti, di sottintesi, di emozioni. Eccezionale.

Undying 24/12/07 14:59 - 3807 commenti

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Da un racconto di Elmore Leonard, Tarantino trae una sceneggiatura affascinante, distante anni luce dalla frenetica azione presente nelle sue due opere precedenti (Le Iene e Pulp Fiction). Realizzato con protagonisti di colore (Pam Grier, Samuel L. Jackson, Chris Tucker, Lisa Gay Hamilton) "Jackie Brown" punta sull'approfondimento psicologico dei protagonisti, coinvolti nel recupero di una valigetta ricolma di banconote. Ottimo il cast, che brilla per la "comparsa" di un De Niro poco presente, ma significativo, in un ruolo indimenticabile...

Homesick 24/02/08 08:57 - 5737 commenti

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Rinunciando sia alla tragicità che agli eccessi di violenza e graffiante humour nero, Tarantino non si ripete e dirige un noir molto più regolare e silenzioso, financo con venature romantiche di gusto retro. I dialoghi sono meno brillanti e talvolta il ritmo arranca, ma l’attenzione è stimolata grazie alla colonna sonora – scelta con la cura di un musicofilo – e agli attori: il recupero della Grier (hostess affascinante e scaltra come la Andress di Colpo in canna) e un De Niro contenuto ma indimenticabile.
MEMORABILE: Bridget Fonda che vede La belva col mitra, con tanto di Nello Pazzafini quasi in primo piano.

Supervigno 21/04/08 19:03 - 229 commenti

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Grande film che dimostra l'ecletticità di Tarantino e, allo stesso tempo, celebra in modo efficace il suo amore per la blackploitation, facendola conoscere e amare anche a chi, come la sottoscritta, ne ignorava l'esistenza. Come sempre, ci regala una indimenticabile figura di donna combattente e indomita, affidata a una Pam Grier appesantita ma sempre meravigliosa, attorniata da personaggi indovinati e accompagnata, nel suo viaggio verso il riscatto, da una colonna sonora da antologia.

Tromeo 25/04/08 19:20 - 52 commenti

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Il film della maturità di Quentin Tarantino. Dopo il grande successo di critica e pubblico ottenuto con Pulp Fiction il regista sorprende tutti e dirige un omaggio alle pellicole blaxploitation interpretate dalla grande Pam Grier (Foxy Brown e Coffy su tutte), ma scevre della violenza e della sessualità. Ne esce un film straordinario, un atto d'amore verso l'attrice, come testimonia il piano sequenza iniziale e i tanti primi piani sul volto invecchiato ma sempre splendido della Grier. Un film molto anni settanta, un po' sottovalutato.

Brainiac 29/12/08 08:39 - 1083 commenti

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Bellissimo film. Struggente rapporto d'amore non colto che lascia l'amaro in bocca. Robert Forster e Pam Grier si incontrano sullo sfondo di un colpo che s'ingarbuglia. Tarantino si diverte a rallentare il ritmo lasciando l'azione allo Stonato De Niro, criminale da strapazzo che ha un ruolo piccolo ma memorabile. Del film restano negli occhi i lunghi tragitti in auto di ogni personaggio, ricchi di musica Soul e Disco d'annata. Molto realistici. La scena finale, ripresa da vari punti di vista, è un gioiello per cinefili.
MEMORABILE: Bridget Fonda stuzzica De Niro.

Rickblaine 3/01/09 11:28 - 635 commenti

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Un altro apprezzabile film del maestro del pulp. Una storia già raccontata, ma non nel modo tarantiniano. Una donna che, sfruttata per lo spaccio libero fra i confini, viene ricattata dagli sbirri e portata ad avere timori per il suo mandante. Con l'aiuto di un professionista delle cauzioni, cercherà di fregare sia l'una che l'altra parte. Grande colonna sonora, come del resto in ogni film di Tarantino. Bravissimi gli attori, soprattutto la protagonista che riesce ad affascinare. Complimenti anche a un sorprendente Keaton, a Fonda, a Jackson e a De Niro.
MEMORABILE: "Ma che fine hai fatto. Eri un duro, prima..."

Patrick78 23/01/09 17:34 - 357 commenti

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Il punto più basso toccato da QT nella sua formidabile carriera. Impersonale e troppo portato per le lunghe, un film che il regista tenta invano di adattare per i suoi fans e invece finisce inevitabilmente con l'annacquare e allungare come un insipido brodino. Bravi gli attori con il redivivo Forster e l'esplosiva Grier che calamitano l'attenzione generale anche se i pezzi da novanta Jackson e De Niro gli rubano spesso la scena. Unico caso per QT di film tratto da una sceneggiatura non originale. In definitiva un film picevole ma poco tarantiniano.

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Ford 1/03/09 18:57 - 582 commenti

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Interessante questo film di Tarantino, il suo film più contenuto, forse il meno divertente ma quello dove si ha più tempo per vedere l'evoluzione dei personaggi, tutti ben caratterizzati e interpretati (De Niro e Jackson su tutti). Una ripresa della blackxploitation che parte in maniera normale per poi schizzare nel finale con gli ormai noti salti temporali tarantiniani e qualche colpo di scena azzeccato che danno un tocco in più a un ottimo film di "maniera".

Tomslick 2/09/09 20:30 - 205 commenti

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Le basi di Jackie Brown sono i dialoghi, la colonna sonora, ma soprattutto la regia di Quentin Tarantino, vero e probabilmente unico grande fenomeno in questo campo venuto fuori in questi due ultimi decenni. Non sbaglia nulla, tutto perfetto: messa in scena, inquadrature, uso delle luci, direzione d'attori. E già che ci siamo non è affatto male nemmeno la storia: per tre quarti galleggia a mezz'aria con l'impressione di non ben sapere dove andare. Ma poi il lungo finale sistema tutto: tutto si compie, tutto collima. Grande, grande Jackie Brown!
MEMORABILE: "Però devi ammettere che non è una cima." "Ah beh, adesso forse stai esagerando..." "Quando legge muove le labbra. Che vuol dire, secondo te?"

Capannelle 14/09/09 11:00 - 4412 commenti

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Copione che vince non si cambia, avrà pensato Tarantino, ma la magia di Pulp fiction è decisamente lontana. Troppo verboso e, per certi versi, anche troppo noir sospeso nell'aria. De Niro ci mette giusto il nome, Jackson una buona presenza che però alla lunga stanca, la Grier un carattere interessante che caratterizza la pellicola e fa da contrappeso al ritmo generale non proprio brillante. Non è un film banale, ma una visione basta.

Galbo 6/10/09 15:29 - 12402 commenti

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Vecchie e nuove glorie cinematografiche nel film che consacra definitivamente Quentin Tarantino dopo il grande successo di Pulp fiction. Tratto da un romanzo di Elmore Leonard, Jackie Brown è un'ottima macchina di intrattenimento, frutto di un'ottima sceneggiatura che incastra alla perfezione personaggi ed accadimenti dominati da un deus ex machina che in questo caso assume le fattezze della protagonista principale. Ottima la prova di tutto il cast e validissima la colonna sonora.

Fabbiu 18/10/09 20:55 - 2148 commenti

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QT anni dopo il capolavoro di Pulp Fiction. La forza sta tutta nei personaggi: partendo dal recupero di Forster, che avrà modo di ricordare a tutti di essere un grande attore, a Pam Grier che incarna l'energia della blaxplotation, a un De Niro incredibilmente perfetto, un Jackson del tutto autentico e Bridget Fonda tanto sensuale quanto fastidiosa (nel suo personaggio). Il resto è la solita ricetta tarantiniana (dialoghi serrati, differenze temporali, crimine, musica particolarmente selezionata), ma ciononostante rimarrà uno dei suoi filmpiù atipici e interessanti.
MEMORABILE: La sequenza d'apertura (titoli di testa) con Pam Grier.

Cotola 14/03/10 22:25 - 9060 commenti

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Il Tarantino che non ti aspetti: lontano dal suo stile ma non troppo (c'è sempre qualche dialogo da puro cazzeggio), dirige un ottimo noir (tratto da un romanzo di Elmore Leonard) che riesce a coinvolgere lo spettatore nonostante il ritmo non sia serrato. Il tutto impreziosito da punte romantiche del tutto riuscite. Bella la prova degli attori (con la rediviva Pam Grier) e, come accade sempre nei suoi film, la colonna sonora è ottima.
MEMORABILE: Il piano di sequenza iniziale.

Gestarsh99 29/01/11 23:37 - 1395 commenti

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Tarantino si discosta per un attimo dai bizzarri andirivieni temporali e dalla struttura ad episodi rimescolati/concatenati dei suoi precedenti film per dirigere un'opera dal montaggio canonico, ritagliandosi così tutto il tempo necessario a creare un'atmosfera vintage caldamente soffusa ed approfondire personaggi e situazioni, governati dal sobrio doppiogiochismo di una maliziosa ma castigata Pam Grier. Blaxploitation anni '70, commedia, noir, thriller e sentimento brillantemente disciolti ed amalgamati in quello che è già diventato un classico sempreverde.
MEMORABILE: De Niro e Bridget Fonda che guardano in tv La belva col mitra di Grieco.

Belfagor 9/02/11 09:52 - 2690 commenti

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Ingiustamente etichettato da alcuni come una semplice opera di transizione, è un segno della maturazione registica di Tarantino che, dopo essersi sbizzarrito con i primi due film, realizza un film più serio e misurato. Elogio e rivisitazione della blaxploitation con il tipico substrato da noir, può vantare una galleria di personaggi realistici e ben tratteggiati che danno vita ad una trama avvincente. Non è un cult, ma a volte questo è un bene: Le iene e Pulp Fiction si chiudono con i titoli di coda, Jackie Brown potrebbe durare per ore e ore.

Fiezul 21/02/11 10:08 - 25 commenti

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La storia gira intorno allo straordinario personaggio di Bob Forster, pagatore di taglie. Al suo amore corrisposto ma impossibile con Pam Grier. Meravigliosa riflessione sulla caducità: del genere cinematografico e della vita (al tempo della mezza età) sul tapis roulant della vita. Dove le energie sono ancora eccellenti, ma la fiducia e lo slancio tremano. De Niro caratterista è un cult, Pam Grier a tratti (solo a tratti, volutamente) è splendida. La scena finale, primo piano in auto cantando Across 110th street, vale da sola 10 anni di cinema.

Jandileida 5/04/11 15:25 - 1567 commenti

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Solo Quentin poteva regalarci un **** assegnando il ruolo del protagonista al misconosciuto Forster e quello del caratterista ad un fantastico De Niro. Con questa pellicola Tarantino si conferma cineasta di alto livello capace di portarci con classe dentro la storia: tante e gustose le perle registiche. Non é un omaggio alla blax (se non nella leonina protagonista) perché di quella mancano la violenza e le incongruitá, ma é piuttosto uno smoothie-film tenue nei colori e nell'andamento con effetti rilassanti e benefici per l'occhio e per il cervello.
MEMORABILE: De Niro alle prese con il telefono; "Hey, are you scared of me?" e chi non lo sarebbe Pam?

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Mark 16/05/11 01:56 - 264 commenti

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Lontano dal clichè della violenza che gli avevano attaccato addosso dopo Pulp fiction, Tarantino dirige stavolta una storia dove la violenza è solo una cornice all'interno della quale si muove una protagonista che è fulcro di un intreccio di avvenimenti, espedienti e astuzie di ogni sorta in vista del gran colpo finale. Samuel Jackson è impeccabile ma forse troppo ripetitivo, De Niro invece è strepitoso malgrado in un ruolo di secondo piano ha una resa incredibile. Nel complesso un buon film.

Trivex 29/06/11 13:36 - 1744 commenti

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Occorre tutto l'estro di Tarantino per dare fama al film. Ci sono elementi della blaxsploitation moderna, non troppo cruda e meno avvincente di quella "integrale" degli anni 70. Per come si muovono la storia e i suoi personaggi, viene garantito lo spirito distintivo ed affascinante che rappresenta la firma del mitico QT. Ci sono personaggi complessi, simpatici ma oscuri e con comportmenti deplorevoli. Non dico eroi del male, ma sicuramente non modelli da seguire, questi furbetti sempre in cerca del soldo facile. E' comunque difficile gridare al capolavoro...

124c 2/12/11 16:37 - 2921 commenti

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Terzo film di Quentin Tarantino, che affida il ruolo della protagonista ad una non più giovane Pam Grier, ex-star di bloixploitation anni '70 come Foxy Brown (che Tarantino omaggia già nel titolo). Un altro thriller, meno violento e più parlato dei precedenti, ricco di personaggi riusciti, fra cui quelli di Robert de Niro (che fino ad allora bazzicava sopratutto Scorsese), Samuel L. Jackson e Bridget Fonda (che sfoggia annelli sexy alle dita dei piedi). Divertente e, ai suoi tempi, poco capito. Da tre.

Giùan 12/12/11 14:49 - 4571 commenti

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In qualche modo resterà, comunque vada, il miglior film di Quentin: quello più spiazzante dal punto di vista dello stile e metacinematograficamente il più calibrato e malinconico. Il riferimento ai generi infatti è in JB tutto nella misura: dal titolo al ritmo cadenzato e a tratti catatonico (tra Ozu e Rivette). Tarantino esaspera il suo prioritario interesse per i personaggi (tutti memorabili) e per l'utilizzo proustiano della scansione temporale. Un film che avvolge senza coinvolgere, tra le cui spire è dolce farsi cullare. In the moood Grier e Forster.
MEMORABILE: L'inizio è tutto: la visione di Pam sul nastro trasportatore mentre rombano le note di Across 110th street; De Niro che "elimina" Bridget Fonda.

Zuni 2/01/12 00:36 - 68 commenti

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Proprio quando tutti si aspettavano un Pulp fiction 2, Tarantino alla terza opera dimostra una maturità da grandissimo regista. Si appoggia ad un libro di Elmer Leonard per un mix superbo di blaxploitation, noir e un pizzico di love story supportato come sempre da una sceneggiatura al metronomo e un grandissimo stile nel raccontare le vite dei suoi personaggi meravigliosi. Cast da spellarsi le mani e una colonna sonora come sempre indimenticabile per quello che ancora oggi, nonostante il livello generalmente alto dei suoi lavori, è il suo capolavoro.
MEMORABILE: L'intera sequenza di Ordell da Beaumont; Lo scambio con i tre punti di vista; La belva col mitra in tv con Helmut Berger scambiato per Rutger Hauer.

Nancy 15/02/12 14:16 - 774 commenti

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Il film scivola liscio come l'olio, senza personaggi troppo memorabili e senza eclatanti pecche, anzi: Jackson (come già si era visto nel precedente film) e la Grier rubano senza fatica la scena a De Niro, pur "relegato" in un ruolo minore. Sceneggiatura non da migliore Tarantino, con qualche lentezza e intoppo qua e là, ma nel complesso scorrevole, anche se l'ultima parte del film è oggettivamente migliore della prima, della quale si ricorda solo qualche battuta tra Jackson, De Niro e la Fonda. Buona colonna sonora. Un po' troppo lungo, ma interessante.

Daniela 16/03/12 11:41 - 12673 commenti

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Fra tutti i film di Tarantino, quello dal taglio più tradizionalista, dallo svolgimento narrativo più lineare, meno scoppiettante di trovate visive. Proprio per questi motivi, il più sottovalutato. Ma è proprio questa sua relativa "semplicità" a mettere in luce le doti del regista, che confeziona un noir classico, in cui l'eleganza dello stile e l'alta professionalità della confezione (prestazioni attoriali comprese) lasciano trasparire un nocciolo duro di malinconico romanticismo, quello delle occasioni perdute e delle parole non dette. Bello

Piero68 17/07/12 09:27 - 2958 commenti

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Per quel che mi riguarda JackieB è il punto più basso della carriera del grande regista. Per il semplice motivo che Tarantino smette di fare Tarantino e si avvia per sentieri che non solo non gli sono congeniali ma alla lunga stufano pure. I suoi punti di forza - situazioni surreali, dialoghi brillanti, montaggio frenetico e gli immancabili salti temporali - qui sono solo un pallido ricordo, spolverato in un paio di situazioni. A questo c'è da aggiungere un De Niro versione Max Cady molto poco credibile ed un Jackson stranamente posticcio.

Paulaster 15/01/13 09:51 - 4431 commenti

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Passo falso di Tarantino, che dirige a rilento una trama tutt'altro che complicata. Nella durata oversize si distingue solo l'ultima mezz'ora e in particolare lo scambio nel negozio di abbigliamento, dove ritrova la mano felice. Qualche buon dialogo, qualche accelerata, ma troppo poco visto il cast a disposizione, in cui la Grier ha notevole presenza scenica. La colonna sonora forza gli eventi a dare un senso alle immagini, ma l'andatura monocorde resta inchiodata a terra, come il finale senza sale.

Mtine 27/01/13 15:06 - 224 commenti

I gusti di Mtine

Da Tarantino ci si aspetta molto: colpi di scena a ripetizione, ritmo indiavolato, trama coinvolgente, dialoghi geniali. E invece questo Jackie Brown cade troppo spesso nel già visto, a causa di una storia poco intrigante e di una sceneggiatura banale e mai spiazzante. Certo, Tarantino è un maestro e grazie alle sue inquadrature sempre originali, ai suoi personaggi ai limiti del surreale e alla musica che non si limita solo ad accompagnare l'azione, rialza il livello del film; ma dopo la fine non si resta soddisfatti come in altre sue pellicole.
MEMORABILE: Il look di Samuel L. Jackson.

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Pumpkh75 7/03/13 20:26 - 1751 commenti

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Dopo Pulp fiction Tarantino sorprende con una storia sicuramente dallo sviluppo più lineare ma non meno avvincente. Lo stile si mantiene avvolgente e l’omaggio alla blacksploitation (vedi anche la presenza di Sid Haig) si trasforma in un perfetto affresco di cinema. Cast da strapparsi i capelli, con un’affascinante Pam Grier e, sorprendente, una lolitesca Bridget Fonda. Colonna sonora perfetta. Se si aveva il dubbio che Tarantino sapesse girare solo film narrativamente spericolati ed anarchicamente logorroici, è servito. Strepitoso.

Herrkinski 17/04/13 01:47 - 8127 commenti

I gusti di Herrkinski

Forse il miglior Tarantino dopo Pulp fiction. Il regista mantiene saldo il suo mix tra noir e gangster-movie, questa volta contaminandolo con la blaxploitation anni '70; perfetta quindi come interprete una regina del genere, la fascinosa Grier, affiancata dal sottovalutato Forster, da un Jackson nuovamente straordinario, una spassosa Fonda e un inedito De Niro (eccellente). Cala la violenza, permangono i lunghi dialoghi e le bellissime musiche, così come lo stile elegante e il montaggio intrigante. Ottimo cinema, nostalgico e affascinante.
MEMORABILE: "La belva col mitra" in TV; De Niro e la Fonda nel parcheggio; La scena iniziale.

Mickes2 15/08/13 16:36 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Gangster-noir dall’anima black; fulgida commistione di generi, alternanza di toni, elaborazione di personaggi e dialoghi fiume a introdurre e descrivere il contesto urbano e i contrasti che lo dominano. (Falso) profilo basso per un Tarantino che invero vola alto, non tanto quanto i precedenti, ma sulla vetta ci rimane per capacità d’interessare lo spettatore, partecipazione cinefila, stile, tecnica del racconto, character, estetica della violenza, situazioni al limite del grottesco e una squisita punta di romanticismo. Stupendo.
MEMORABILE: La super sexy Bridget Fonda; L’incipit con la splendida “Across 110th Street”.

Deepred89 17/11/13 19:23 - 3709 commenti

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Citazioni a parte, quanto di più distante esista dal Tarantino recente: una commedia nera piuttosto lineare e totalmente priva di eccessi, brillante nelle intuizioni registiche e dal notevole cast, ma appesantita da una verbosità che alla lunga stanca, nonostante l'elevata qualità dei dialoghi. Nella seconda parte il film migliora e ci regala momenti di grande spasso, ma se da un lato troviamo più personalità qui che in tutti i Tarantino degli ultimi 10 anni, dall'altra se lo si rapporta ai lavori coevi si nota un vago senso di fiacca. Discreto.
MEMORABILE: De Niro alle prese con le chiacchiere di Bridget Fonda: incassa, incassa, incassa e poi...

Saintgifts 20/11/13 09:51 - 4098 commenti

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Il gioco delle tre borse: i soldi sono in tutte le sporte, quale sarà quella più ricca? Macchinoso spostamento di denaro visto da angolazioni diverse e diverse ripetizioni. In questo senso abbastanza interessante ma che presuppone, dopo un inizio dove i protagonisti sono ritratti con caratteri precisi e per niente inclini a farsi prendere per i fondelli, a un cambiamento di registro dove tutti si instupidiscono all'infuori della formosa Jachie e del romantico Max. Tarantino è riconoscibile in molti dettagli, ma non dirompente come altrove.
MEMORABILE: Le location nei centri commerciali.

Cangaceiro 2/02/14 17:47 - 982 commenti

I gusti di Cangaceiro

Un Tarantino unico nel suo genere, meno pulp e più intimista. Oltre all'immancabile gioco delle tre carte in versione criminale (qui collaudato e non molto sorprendente) il regista sfodera un'inaspettata analisi sul rapporto tra i sessi. C'è la relazione uomo/donna nell'accezione più lurida e carnale ma è collocata in secondo piano, prevale il focus sull'amore platonico, così puro da restare in sospeso per non essere rovinato. Il bel finale irrisolto va in questo senso. È un film fatto di camminate: decisa la Grier, ciondolante Forster, goffo De Niro.
MEMORABILE: I titoli di testa (evidente omaggio a Il laureato) e il finale con la Grier al volante con l'autoradio a tutto volume.

Grifun 20/04/14 23:37 - 24 commenti

I gusti di Grifun

Terzo film di Tarantino, è il suo film più lineare, sottovalutato soprattutto perché ha lo svantaggio di essere il film successivo al capolavoro Pulp fiction. La pellicola si regge su una sceneggiatura validissima (tratta da un romanzo di Elmore Leonard), scritta dallo stesso Tarantino e su un bel cast, nel quale svettano la protagonista Pam Grier e un De Niro che compare poco ma che lascia il segno.

Toporosso 10/01/15 15:06 - 77 commenti

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Molta atmosfera anni '70 in questa trasposizione tarantiniana di un romanzo di Elmore Leonard. Dagli omaggi alla blaxploitation, alla splendida colonna sonora fino al dichiarato omaggio al vinile e alle musicassette. Meno brillante e adrenalinico di Pulp fiction, in compenso più riflessivo e a tratti malinconico. Cast formidabile: Pam Grier sensuale al punto giusto, De Niro meno istrione del solito, Jackson, Fonda e Keaton impeccabili. Un film lungo e dal ritmo non incalzante, tuttavia decisamente godibile.
MEMORABILE: De Niro doppiato, nella versione italiana, dall'indimenticabile Ferruccio Amendola.

Lythops 22/10/15 19:29 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Difficile pensare a Tarantino in questo film piuttosto fiacco, molto lontano dal precedente (soli quattro anni) Pulp fiction. Sembra che il regista, riconoscibile comunque dai piani paraleoniani e dai dialoghi, abbia voluto cimentarsi più con un esercizio di stile in sceneggiatura che nell'azione alla quale ci abituerà con le sue opere successive. Resta un buon prodotto, con notevoli intuizioni, da vedere tenendo presente che il vero Quentin ha dato il meglio di sé in altri lavori.

Il ferrini 21/11/15 02:55 - 2361 commenti

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La migliore sceneggiatura portata sullo schermo da Tarantino e su questo non ci sono davvero dubbi. Ma non solo: un'altra genialità di questo film sta nel prendere Michael Keaton e Robert De Niro e usarli da "spalle", donando il palco a Pam Grier e Robert Forster, volti assai meno noti. Samuel L. Jackson è semplicemente stellare, probabilmente la migliore interpretazione di tutta la sua carriera. Era davvero dura ripetersi dopo Le iene e Pulp fiction: obiettivo centrato.
MEMORABILE: De Niro che spara alla petulante Bridget Fonda nel parcheggio.

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Rocchiola 20/02/20 10:36 - 968 commenti

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Hostess di colore deve sfuggire dalle grinfie del boss per cui trasporta denaro sporco e dalla polizia che la vuole usare per incastrare il criminale. Nell’impresa troverà l’inaspettato aiuto di un non più giovanissimo cauzionatore. Dopo aver contagiato il mondo con la moda pulp Trantino si rimangia parte del suo stile e confeziona un noir romantico e disilluso dai tempi dilatati decisamente più classico del previsto. Grande cast in cui spiccano un De Niro più suonato di una campana e una Grier risorta dalle ceneri della blaxploitation.
MEMORABILE: L’uccisione di Beaumont; Lo scambio di denaro al centro commerciale; Gara che non trova più il furgone nel parcheggio; L’addio tra Jackie e Max.

Rebis 4/02/16 08:50 - 2339 commenti

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Va inteso, innanzitutto, come l'opera post Pulp Fiction: lavora quindi sulle attese di critica e pubblico, spiazzandole e depistandole; è poi un esercizio di ascetismo, di purificazione sintattica, un digiuno performativo che apre a una nuova elaborazione. Ma è tutto fuorché una dimostrazione di maturità, una rinuncia al lessico familiare, perché lo stile, il citazionismo metabolico - che qui attraversa la black culture e l'exploitation afroamericana - è salvo. Piace più l'operazione che il film in sé (non memorabile). Il doppiaggio italiano snatura diversi personaggi (Jackson in particolare).

Didda23 5/02/16 10:40 - 2428 commenti

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Se da un lato è lodevole il tentativo di QT di affrancarsi dalle dinamiche che lo hanno reso grande, dall'altro non si può del tutto gioire per il risulato finale per colpa della prolissità di certe scelte narrative e per la mancanza di sequenze che si elevano rispetto ad altre. Rimane l'indubbia qualità dei dialoghi, della scelta degli attori (Forster e Jackson su tutti), delle citazioni cinefile più o meno evidenti. Non male la scelta dei pezzi che formano la colonna sonora. Ingiustificatamente troppo lungo, con un corpo centrale che andava sforbiciato.
MEMORABILE: Il rapporto fra la Fonda e De Niro; Il primo incontro fra la Grier e Forster; L'acconciatura di Jackson.

Pinhead80 11/04/16 20:34 - 4773 commenti

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Pazzesca incursione registica di Tarantino nella blaxploitation anni settanta. La storia non è di quelle da urlo ma il cast è diretto in maniera esemplare. Vedere De Niro nella parte dell'ex galeotto ammosciato e fuso alle prese con una bionda costantemente fatta è qualcosa di incredibile. Tutto è esageratamente pacchiano (l'acconciatura di Samuel Jackson, il modus operandi di Keaton, la calma serafica di Forster) e allo stesso tempo incredibilmente realistico. Curatissima al solito la colonna sonora.
MEMORABILE: De Niro e la Fonda al supermercato.

Puppigallo 26/06/16 13:34 - 5282 commenti

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Attori in parte, la giusta colonna sonora, alcune situazioni squisitamente Tarantiniane e qua e là scambi verbali da gustare permettono a questa pellicola di procedere piuttosto bene, nonostante qualche rallentamento di troppo. La sensazione però, è che il brodo filmico sia stato un po' annacquato. Ma proprio le caratterizzazioni dei personaggi finiscono per salvare il film. Nota di merito per la bionda strafatta del boss nero, che chiunque avrebbe finito per uccidere, facendola possibilmente anche soffrire.
MEMORABILE: Il discorso tra la protagonista e Jackson, dove il buio contribuisce a rendere molto precaria la situazione; De Niro e la strafatta nel parcheggio.

Hackett 17/12/16 09:25 - 1867 commenti

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Dopo i fuochi d'artificio di Pulp fiction eccoti arrivare un Tarantino che cambia volutamente marcia, spiazzando lo spettatore che si stava abituando al suo stile eccentrico. Il film è un solido noir, come sempre ricco di citazioni e attori che rimandano alle passioni filmiche del regista che però confeziona una pellicola più ordinata, lenta, a tratti statica. Pur nell'assoluta qualità, leggermente inferiore al film precedente e a quelli che verranno.

Rambo90 23/01/17 17:40 - 7704 commenti

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Un Tarantino diverso dal solito, più pacato sul fronte violenza e dalle atmosfere meno cupe e più brillanti. La durata è francamente eccessiva, ma il film si segue con piacere, anche grazie a dialoghi ottimi e a qualche twist ben piazzato. Il cast è come sempre di lusso: Jackson e Grier sugli scudi, entrambi perfetti, ma anche un De Niro strafatto e un credibile Keaton fanno il loro, più anonimo invece Forster (nonostante la nomination all'Oscar). Chi è abituato ai bagni di sangue del regista forse non gradirà, ma nel complesso è ben fatto.

Tarabas 8/02/17 09:22 - 1878 commenti

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Come se Vince e Jules non fossero mai comparsi sui nostri schermi, Tarantino gira un film solido, profondo, con personaggi credibili e dialoghi plausibili. Che sia merito (anche) del romanzo di Leonard da cui è tratto? Sia come sia, al di là del merito tecnico, della musica perfetta, dell'incastro ingegnoso, quello che ti porta via del film è quello che non c'è. Nell'unico lavoro "per sottrazione" della sua carriera finora, il regista fa centro. Se non avete mai sperato che Max cambi idea, che Jackie torni indietro, non voglio conoscervi.

Il Dandi 10/10/17 23:38 - 1917 commenti

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Fernando Di Leo lo considerava un plagio del suo Colpo in canna e probabilmente aveva ragione, ma i risultati sono diversi e non (solo) perché l'ex-black queen Pam Grier porta i suoi quarant'anni meglio dell'ex-Bond girl Ursula Andress. Un film fortunato, sia perché innegabilmente buono, sia perché il feticismo cinefilo di Tarantino (in questo caso per la blaxploitation) era ancora una novità: così chi non lo coglie non ha la sensazione di ascoltare una barzelletta senza capirla e chi lo coglie non ha quella di riascoltarene una vecchia.
MEMORABILE: "Chicks who loves guns".

Matalo! 11/10/17 07:10 - 1378 commenti

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Fosse il suo ultimo film si potrebbe scrivere "a fine carriera il 70enne regista si congeda con un piccolo noir che è un compendio in salsa amabile del suo stile. Rinuncia ai fasti fiammeggianti e si concede di girare serenamente una storia per il piacere di farlo, innamorandosi dei personaggi". E visto che è l'ultimo film della "prima maniera" lo sottoscrivo. Tenero, amabile, con una primadonna stupenda sotto ogni punto di vista e una lezione surrogata del suo metacinema affabulatorio e non così nichilista come si può credere a prima vista.

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Giacomovie 11/10/17 14:59 - 1398 commenti

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La 44enne e ambiziosa hostess Jackie entra nel giro del contrabbando di denaro. L'avvio è a lenta carburazione e buona parte del film scorre senza sussulti, alimentando la prolissità di una trama ad alta densità ma a basso rendimento. È un noir a tensione limitata nel quale Tarantino gira con classe e sa dare ugualmente un certo interesse alla storia, ma dilata i tempi lasciando spazio ai dialoghi, che a volte diventano semplici "chiacchiere". La ripresa nel finale smorza ma non elimina la delusione.

Minitina80 1/04/18 12:42 - 2986 commenti

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Aver attinto da un testo non suo deve aver obbligato Tarantino a rimanere su binari più standard e quadrati. Non è così esasperato come in altre occasioni e tutto è più strutturato per una storia ricca di intrecci che si combinano con discreta precisione. La cura nella caratterizzazione dei personaggi è sempre maniacale e anche De Niro, che ha un ruolo secondario, riesce comunque a incidere come si deve. Stessa cosa dicasi per la colonna sonora, la cui scelta dei brani è sempre funzionale alla scena. La lunghezza non pesa oltremodo.

Vito 3/08/18 01:52 - 695 commenti

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Omaggio di Tarantino alla blaxploitation e alla sua musa Pam Grier, con la camera spesso ferma sul suo volto o a seguirne feticisticamente ogni movimento. Ma è soprattutto un grandioso noir, con ritmo e tempi perfetti, un meccanismo a orologeria, oltre a un sapiente uso del montaggio. E i suoi personaggi dolenti, tristi e malinconici. Ottimi Jackson, Forster e De Niro. Forse il miglior film del regista italo-americano.
MEMORABILE: La fine di Bridget Fonda.

Rigoletto 30/12/18 13:48 - 1787 commenti

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Altro ottimo film di Tarantino che dimostra quanto visionario e competente possa essere. Pantagruelico nel minutaggio ma mai noioso per lo spettatore, il film, complici attori in ottima forma (la Grier e Jackson più di un defilato De Niro), riesce a impressionare per la linearità pur essendo in sé ingarbugliatissimo, con la protagonista abilissima a giocare con un piede in tre scarpe. Consigliato.

Bruce 29/04/20 14:59 - 1007 commenti

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Tarantino si conferma con questo gangster movie mostrando grandi qualità e tenendo a bada gli eccessi tipici del suo modo di fare cinema. Un film fatto più da dialoghi che da scene d'azione, nel quale tutto funziona e si incastra come in un orologio svizzero. Il soggetto è valido, la sceneggiatura scritta divinamente, con dialoghi diretti e credibili; buone anche le prove degli attori protagonisti. La tensione rimane sempre alta, nonostante la lunghezza sia forse leggermente eccessiva. Colonna sonora micidiale. Qualità e intensità notevoli.

Redeyes 4/04/20 07:30 - 2449 commenti

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Dall'exploit di Pulp fiction alla Blaxploitation il passo è breve, forse con qualche incertezza ma comunque deciso nella mira. Il film consacra l'arte del recupero del nostro e come nelle migliori trash art ecco una storia di Leonard che prende vita. Il ritmo è meno serrato e anche la geniale verbosità ha qualche rallentamento, ma la storia pian piano cattura fra amori in potenza e violenza in atto. Il cast di tutto rispetto gira bene (su tutti Grier e Forster) e le musiche non deludono affatto. Non il miglior Tarantino ma ben fatto.

Noodles 15/04/20 17:19 - 2235 commenti

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La classica montagna che partorisce un topolino. Un film non brutto, che però promette situazioni scoppiettanti, si infarcisce per tutta la sua grande durata di bei dialoghi e di ottimi personaggi e poi si perde totalmente in una risoluzione finale da giallo televisivo. Sicuramente uno dei Tarantino meno consueti, ma anche uno dei più deludenti e fiacchi. Anche perché le premesse erano altre. Resta la storia come sempre godibile e i dialoghi divertenti. Ma resta anche un senso di presa in giro.

MAOraNza 5/02/21 10:33 - 244 commenti

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Quando è uscito, Jackie Brown si portava appresso aspettative esageratamente alte per via del suo predecessore Pulp fiction. A distanza di quasi 25 anni, Jackie Brown rimarrà forse il film più lineare di Tarantino, non il suo migliore ma un buon gangster movie che rende omaggio alla blaxploitation anni '70. Si potrebbe dire "sottotono", ma in realtà l'aggettivo migliore è "misurato", con un buon climax finale, nessun colpo di scena o plot twist da torcicollo. Un paio di sequenze (De Niro nel parcheggio con la Fonda su tutte) sono consegnate comunque alla storia del cinema.
MEMORABILE: "Looooouuuisssss?".

Berto88fi 7/04/21 17:02 - 216 commenti

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Apprezzabile quanto Tarantino riesca a distaccarsi dal suo solito stile, scandito da eccessi di vario genere, girando un noir elegante, dagli azzeccati salti temporali, dialoghi mai banali e una colonna sonora difficile da dimenticare. Nel cast Jackson non sbaglia un colpo, ma merita menzione anche la buona prova di Forster, mentre vengono un po' deluse le aspettative sulla blaxploitation-queen Grier. Il ritmo dilatato e l'eccessiva durata risultano essere i difetti più evidenti, e il finale privo di verve lascia con l'amaro in bocca.

Schramm 12/04/21 12:10 - 3495 commenti

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Come si cambia per non morire. Il più tarantiniano dei film di Tarantino e il meno tarantiniano dei film di Tarantino. Del più, il contorsionismo narrativo estremizzato dentro una linearità rinsaldata tanto più viene sabotata. E l'irradiare cinema dei personaggi-dialogo (l'iridescenza interpretativa di Jackson fa film a sé), e dei sottomondi filmici da loro rifratti. Del meno, il moto linearuniforme sinuoso ma dimesso, e la rimozione forzata del coefficiente ematico: il blablablax manda la violenza ai fuori campo forzati. Tutto il resto, che noia non è, al gaudio del vostro scoprire.

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Keyser3 25/06/21 23:48 - 444 commenti

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Non proprio all'altezza dei fasti de Le Iene e di Pulp fiction, ma pur sempre l'ultimo vero grande film di Tarantino. quando ancora il buon Quentin non firmava lavori per autocompiacersi e per far vedere quanto era (è) bravo. Ci sono tutti gli ingredienti del suo cinema: dialoghi scurrili e gustosi, esplosioni di violenza (ancora nei limiti del verosimile), una storia che si intreccia a dovere e due immensi protagonisti (di colore): Jackson ("che te lo dico a fa...") e la Grier, a dir poco sorprendente. Memorabile anche De Niro; da ricordare l'omaggio a La belva col mitra.
MEMORABILE: La capigliatura di Samuel L. Jackson.

Piovrone 5/09/21 00:38 - 34 commenti

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Quando si ha la fortuna di assistere e bearsi di un capolavoro come Jackie Brown, nel commentarlo non si sa da che parte cominciare: dagli attori, con un Forster perfetto con le sue righe e il suo stile anni 60 (magistralmente doppiato), un Jackson e un inedito De Niro strepitosi, una black magic woman come Pam Grier della quale è impossibile non infatuarsi, un Keaton algido e impeccabile? Dal commento sonoro, con perle di altissimo soul funk vietate ai comuni mortali? Dalle scene, tirate, asciutte, noir, imprevedibili come solo il Maestro? Comunque lo si osservi, tutti in piedi!

Androv 21/03/22 13:15 - 195 commenti

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Trama molto interessante con un intreccio fitto e dominato dalla simultaneità, svolto molto bene dal regista. Ottimi attori e alcune scene da antologia (i dialoghi e la scena del parcheggio De Niro-Fonda). Un film poco tarantiniano, senza eccessi di violenza esplicita ma gradevole per chi ama le storie un po' più complesse. Attori eccelsi, nessuno escluso, Pam Grier solida e Robert Foster convincente. Piccola parte per Michael Keaton, come sempre notevolissimo nel suo tipico ruolo di bastardo simpatico. Film ingiustamente sottovalutato.
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  • Homevideo Undying • 24/12/07 15:24
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dvd in catalogo Cecchi Gori, opzionabile a singolo o doppio DVD (Collector's Edition).

    Il film è proposto nel formato video 1.85:1 con audio italiano ed inglese (dolby 5.1).
    Pur essendo chiara, nitida e poco compressa l'immagine, l'ulteriore traccia in italiano DTS non si distingue per potenza, lasciando spesso in ruolo subalterno il vano posteriore di satelliti audio.

    Sul disco 2 della Collector's Edition, oltre 100 minuti di extra, nei quali predomina -ovviamente- la figura di Tarantino, che si esprime sul film, sulla sua origine e sugli attori.

    I contenuti del disco 2 sono così suddivisi:

    - Trailer cinematografici originali
    - Spot TV
    - Documentario su Jackie Brown: introduzione di Quentin Tarantino, Rum Punch, Elmore Leonard, l'influenza di Quentin Tarantino, Pam Grier, Robert Foster, Samuel L. Jackson, Robert De Niro, Bridget Fonda, Michael Keaton, la Produzione
    - Making of Jackie Brown (50 min)
    - Chicks with guns (4:50)
    - Jackie Brown on MTV
    - MTV Live
    - Scene tagliate con commento del regista
    - Note biografiche cast
    - Filmografie regista e attori principali


    P.s. un refuso sulla custodia indica la durata del film in 154 minuti, in realtà la versione del DVD Cecchi Gori dura 145 minuti.
    Ultima modifica: 24/12/07 23:27 da Undying
  • Discussione Harrys • 16/03/10 14:34
    Fotocopista - 649 interventi
    C'è una sorta di codice nel commento di Cotola...
  • Discussione Cotola • 16/03/10 15:29
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Mmmmm. Ora sembra essere tutto a posto. In ogni
    caso anche a me ogni tanto capita di vedere strane cifre nei commenti dei davinottiani (di
    rado ma succede). Attribuisco la cosa al mio
    pc ed al "mefitico" explorer.
  • Discussione Caesars • 16/03/10 16:32
    Scrivano - 16812 interventi
    Effettivamente ora è tutto a posto. Anch'io quando ho visto il "codice" segnalato da Harrys ho pensato che la colpa fosse di Explorer, poi ho aperto la scheda con Firefox e il codice appariva ugualmente.
  • Discussione Harrys • 16/03/10 16:48
    Fotocopista - 649 interventi
    Sì, anche a me sembra tutto a posto ora.
  • Curiosità Nemesi • 30/05/14 09:55
    Disoccupato - 1670 interventi
    La collezione primavera/estate di cappelli Kangol di Ordell.

    Azzurro



    Nero (che indosserà anche nella scena al bar con Louis Gara)



    Bianco



    Beige



    Rosso (con maglietta)



    Ordell fa tendenza e riesce a coinvolgere anche Jackie Brown



    In casa il cappello non si porta, ma i pantaloni corti sì.

  • Curiosità Noncha17 • 15/03/16 02:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    Anche se uscito da tutte le parti nel 1998, il film negli Stati Uniti è stato presentato il giorno di Natale (come l'ultimo di Tarantino..) dell'anno precedente!
  • Homevideo Rocchiola • 20/02/20 10:40
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Pubblicato anche in bluray dalla Eagle in varie edizioni. Che sia la prima versione nella confezione normale, o l'edizione steelbook o ancora quella della serie Indimenticabili e forse c'è anche quella con il ricettario, penso carichino sempre lo stesso master della Studio Canal. Io ho l'edizione primaria del 2012
    che mi è sempre parsa ottima sia come immagine (pulita e dal buon dettaglio), che come audio (di cui preferisco la versione 2.0 rispetto al 5.1).

    Ultima modifica: 20/02/20 15:29 da Zender