Il falso traditore - Film (1962)

Intenso dramma spionistico, teso dall'inizio alla fine, con una coppia di interpreti in un dualismo attoriale di rara intensità. L'amore ai tempi dei nazisti è un sentimento accompagnato da un pericolo costante, lo stesso che muoveva la Griffith in Vite sospese e la Bergman in Notorious. La trama all'apparenza "manipolata" dagli sceneggiatori (c'è un po' troppa carne al fuoco) prende vita grazie a un avvincente impianto narrativo, che vanta continui colpi di scena. Nel cuore del terzo Reich è l'angoscia a dominare e questo traspare. Cospirativo.

1942: commerciante svedese in affari con la Germania viene costretto a collaborare con i servizi segreti inglesi. Quando si innamora di una tedesca antinazista, la situazione si complica ulteriormente. Da un libro a sua volta tratto da una storia vera, uno splendido mix fra spy story e melodramma, che nonostante le oltre due ore di durata non annoia neppure per un secondo grazie a una sceneggiatura ricca di pathos e di avvenimenti. Perfetto Holden, di gran classe la Palmer, bravi comprimari, belle location, adeguate musiche di Alfred Newman.