Finché ex non ci separi - Film (2018)

Ormai è talmente scontato l'incipit con scena che anticipa una fase saliente del film, che non ci si preoccupa nemmeno più di farlo seguire dal solito "tre giorni prima" o giù di lì... Un'auto esce di strada senza freni e la donna al volante si lancia fuori dall'abitacolo mentre il veicolo si schianta. Stop. Riavvolgiamo il nastro fino a quando una moglie e madre, Sophia (Sullivan), si sta riavvicinando al marito, Kyle (Payne), dopo un breve periodo di separazione. Emma (Newton), la figlia, è prevedibilmente felicissima, ma non hanno fatto i conti con Claire (Van Hooft), la vicina di casa con la quale l'uomo aveva avuto una fugacissima relazione...Leggi tutto culminata in un unico rapporto sessuale. Talvolta uno basta, però: Claire è infatti incinta e lo dice a Kyle, perché ha tutte le intenzioni di mettercisi insieme eliminando dalla loro vita Sophia. Quest’ultima non ci mette molto a capire le mire della donna, ma da qui a sconfiggerla è un altro paio di maniche; anche perché Claire è diabolica (con quegli occhi da splendida gatta) ed escogita ogni tipo di trucco per mettere zizzania nella copia che faticosamente era riuscita a ristabilire un ottimo rapporto.

D'altra parte sono proprio le invenzioni di Claire a dare un senso al film, disseminando di trappole e furberie di ogni sorta la trama e incuriosendo lo spettatore, che attende solo di poter capire quale sarà la nuova follia messa in atto da una donna fin da subito presentataci come poco stabile; quanto tutti i personaggi analoghi che questo tipo di thriller paratelevisivi offre, naturalmente, in cui esistono una donna buona protagonista e una perfida antagonista chiamata di norma a minare l'armonia della coppia al centro della vicenda.

Kelly Sullivan ricopre bene il suo ruolo positivo (atletica, amorevole, comprensiva con la figlia, indulgente col marito, rigida solo nei confronti della rivale in amore) e si concede anche qualche dolce parentesi con l'avvocato (Panton) accorso in aiuto e che in gioventù era innamorato di lei. Claire intanto prova a rendersi simpatica e brillante agli occhi della figlia alla quale, nei suoi piani, dovrà fare da madre una volta eliminata dai piedi Sophia. Figura chiave e perfida, Claire si destreggia bene nella sua ambiguità di fondo mostrandosi ingenua e stupita agli occhi dell’uomo che ama. Particolarmente scaltra, abile al computer (al punto di piazzare virus e spyware nel computer di Sophia), specialista del doppio gioco, troverà sulla sua strada l'immancabile amica del cuore della protagonista, figura tipica da thriller-tv che indaga e fa scoperte eccezionali senza rendersi conto di mettere a repentaglio la propria vita, nel suo andare alla ricerca di scheletri nell'armadio...

Un intreccio comunque che, al di là della sbrigatività di un finale risolto senza gran spiegazioni, sa mostrarsi intricato al punto giusto. Non nel meccanismo di base, ovviamente, quanto nella messa in atto dei tanti diversi espedienti studiati da Claire. Payne fa il solito matto dall'aria poco convinta ma non demerita, così come la Newton figlia per una volta nemmeno troppo ribelle. Insomma, il film si segue senza difficoltà e, se si sorvola su qualche buco in sceneggiatura, ci si può quasi appassionare. I soliti richiami al PATRIGNO (con tanto di foto ritagliata e sostituita) vengono esplicitati solo nell'ultima parte, ma li si era intuiti già da ben prima...

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