Doraemon - Serie animata (1979)

Serie animata con un protagonista difficile da scordare (un gatto spaziale panciuto con tascone quadridimensionale dal quale estrae aggeggi tecnologici). Doraemon è al servizio (anche se ha una sua autonomia) di Guglia: bambino un po' sfigatello e piuttosto asinello; e assieme si cacceranno e usciranno dai guai di continuo, assieme agli amici (compresa un'amica) di Guglia. Il tratto è semplice, i colori sono piuttosto vivaci e le storie, adatte a un pubblico di bambini, reggono ancora oggi, grazie anche alla modernità di Doraemon. Buono.

È forse il cartoon che vanta il protagonista più antipatico: Nobita (o Guglia) è un ragazzino svogliato e pigro, costantemente preso in giro dai compagni di scuola e dalla ragazzina di cui è innamorato, ma non si sforza minimamente di migliorare: tanto ci pensa Doraemon, con le sue prodigiose invenzioni, a risolvere la situazione. Comunque un cartone più che buono, decisamente divertente.

Serie che non ho mai apprezzato troppo. L'animazione è più che discreta certamente, però le storie non mi hanno mai convinto e il personaggio principale Doraemon mi è sempre stato parecchio antipatico. La serie è invecchiata bene, ma continua a risultarmi insufficiente.

Serie tv originariamente proposta su Raidue nel 1981 (all'interno del programma per ragazzi "Tandem" con Fabrizio Frizzi), "Doraemon" era la storia di un gatto spaziale e del suo piccolo padrone, "Guglia" Guglielmo, un combinaguai con occhiali. Divertenti i chuski del gattone, che Guglia usava sempre male, così com'erano divertenti la ragazzina, il ciccione e il furbetto, amici e rivali di Guglia. La nuova edizione dell'anime, però, mi lascia perlesso, anche perché i doppiatori sono cambiati.

Mi è sempre piaciuto innanzitutto per quel tratto morbido e tenero dei personaggi, con i colori vivaci e poi per il modo in cui è caratterizzato il bambino protagonista: sfigato, sbruffone, svogliato, pigro e completamente irritante. Doraemon il gatto spaziale è indimenticabile come le sue invenzioni, tutte sono delle trovate davvero graziose. Gli episodi poi sono velocissimi, di breve durata. Un buon prodotto.

Lanciato da mamma RAI ad inizio anni Ottanta, questo anime lascia buoni ricordi, se non altro per l'originalità: una creatura capace di tirar fuori dal suo "cilindro" qualsivoglia oggetto in soccorso alle sciocchezze del ragazzino Guglia. Avventure fantastiche e buona animazione. Riproposto qualche annetto fa, riesce ancor oggi a far la sua figura.

Il personaggio del gatto spaziale Doraemon, che estrae oggetti di ogni genere dalla tasca sulla pancia, è pressochè indimenticabile e viene sfruttato tutt'oggi in nuove serie. Da piccolo mi piaceva tantissimo e non ne perdevo una puntata; ancora oggi è divertente da vedere e i personaggi di contorno funzionano, anche se l'attenzione è catalizzata dal gattone. Bello lo stile dei disegni. Simpatico!

Quanti pomeriggi ho passato in compagnia del mitico Doraemon! Doraemon è un gatto spaziale che nel corso dei vari episodi estrae dal suo tascone un'infinita di simpatiche invezioni che serviranno al suo amico Nobita. L'originalità, la brillantezza dei colori e la buona caratterizzazione dei personaggi fanno di Doraemon un ottimo prodotto.

Non ho un ricordo particolarmente bello di questo cartone che, al di là delle tante situazioni in cui si cacciano i protagonisti, ho trovato sempre noioso e con dei personaggi non proprio simpaticissimi. Confesso candidamente che, proprio a causa della noia, ho saltato diversi episodi per cui non ho il quadro completo dell'opera nella sua organicità, ma resto anche dell'opinione che il quadro completo non avrebbe cambiato granchè la mia impressione. C'è di molto meglio. **

Insieme a Lamù è uno degli anime storici, tanto in Giappone quanto da noi, che non ho mai smesso di amare. Tali serie sono infatti accomunate dalla rappresentazione di un Giappone perennemente sospeso tra i suoi aspetti tradizionali e l'esuberante fantascienza. I personaggi e le storie, per quanto semplici e in qualche caso ripetive, divertono molto e offrono sempre qualche utile e simpatico spunto morale. L'unica serie di cui ho apprezzato tutti gli OAV e i remake. Nostalgico e attuale.

Notevole cartone animato, in particolare per l'atmosfera "made in Japan" che caratterizza storie e personaggi. Il ragazzo amico del gatto spaziale non se la passa spesso bene, poichè vessato abbastanza sistematicamente dal "collega" più robusto e prepotente. Ma anche il gattone non sempre prende le sue difese, forse in quanto ha capito che il destino del giovane un po' sfigato dipende anche da quanto potrà fare senza di lui. L'istinto "anime", seppur assolutamente"per tutti", salta fuori saltuariamente, per esempio quando si assiste a bagnetti "malandrini".

Stupisce che un cartone dichiaratamente pedagogico come Doraemon riesca tuttoggi a mantenere intatta la sua fama e a riscuotere successo. Complici di certo l'accattivante character design e storie tutto sommato non troppo banali e perfettamente attinenti alla nostra realtà. Certo è che l'impostazione prescrittiva ogni tanto raggiunge l'eccesso, con Nobita e i suoi amici costantemente contrapposti a Dekisugi, monolitica incarnazione infantile del giapponese modello. Le trovate umoristiche tuttavia non mancano e si guarda con piacere.

Una bella serie d'animazione giapponese, forse un po' ripetitiva ma riuscita. Memorabile il povero Nobita, che necessita costantemente del gatto spaziale Doraemon per risolvere i guai nei quali finisce puntualmente. Simpatici gli "amici" di Nobita. Consigliato anche agli adulti, magari da guardare con i propri bambini (è di gran lunga superiore a molti pseudo cartoni moderni).

Ecco: tra le tante cose che la vulgata dei manga giapponesi ci ha insegnato in ambito grafico quanto pedagogico, Doraemon si caratterizza indubitabilmente per il suo aver reso in qualche maniera accettabile l'idea di un protagonista vertiginosamente pusillanime e di esemplare meschinità, a suo modo gogoliano. Proprio il rapporto tra la piagnucolosa immoralità di Nobita e la scocciata ma incrollabile fedeltà del gatto coi chiusky è il motore di un anime dalle alterne annate ma dalla riconoscibile personalità. Dorayaki dolce amaro.

Peggiore di altri cartoni simili (i coevi Lamù e Pollon erano un'altra cosa). Si assiste alle disavventure di un protagonista (Nobita) sfigato, svogliato, pusillanime e piagnone. Doraemon, sorta di Eta Beta in salsa giapponese, avrebbe i mezzi per aiutarlo, ma... Sebbene le trovate migliori passino proprio dalle variegate invenzioni del gattone (ma Pietro Ubaldi come suo doppiatore stona un po') e dai loro effetti, il protagonista non fa simpatia e risulta spesso duro da digerire; a volte si spera quasi che Gian e Suneo riescano davvero a menarlo. Mediocre, anche nell'animazione.