Creators: The past - Film (2019)

Otto dei, un concilio e una decisione da prendere che non mette tutti d'accordo sono gli elementi di una trama basilare quanto grottesca, difficile da mandar giù, attorno alla quale ruota un film in cui si salvano soltanto effetti speciali, trucco e musiche imponenti. Certo, vedere dei Creatori provenienti da  epoche siderali indossare abiti tra il medievale e il fantascientifico e parlare di password genera un effetto straniante e la lunghezza appare eccessiva, per ciò a cui effettivamente si assiste; tuttavia un'occhiata gliela si può dare.

Prima (e sinora unica) opera a firma Zaia, deve la sua "fama" più che altro per il gran flop al botteghino e per una trama che i complottisti adorerebbero (c'è pure un cameo di Mauro Biglino). Il cast annovera nomi importanti, il doppiaggio e gli effetti speciali pure, ma tali ottime risorse vengono convogliate in una sceneggiatura inadeguata. Ne risulta un nervoso guazzabuglio di situazioni eterogenee tra il poco comprensibile e l'assurdo, peraltro tratteggiate troppo sbrigativamente. Difficilmente i due sequel vedranno la luce. Belle le musiche, un discreto pasticcio il resto.

La locandina del film, alla sua uscita, recitava: “Cast stellare per il più grande kolossal sci-fi italiano". Con queste premesse, al di là del fatto che di colossale ci sia stato soltanto il completo fallimento commerciale di un'opera tanto ambiziosa, è la noia quasi mortale: un guazzabuglio d'idee maldestramente realizzate e con una fotografica quasi terribile. Il trash è sempre dietro l'angolo in simili operazioni, ma tutto sommato a rigor di logica, è quasi la "salvezza", per questa micidiale pellicola.