Cadavere nel ghiaccio - Film (2015)

Giallo televisivo poliziesco d'impronta classica che ha nell'insolita location austriaca la sua maggiore ragion d'essere: i paesaggi innevati del piccolo paese di montagna in cui si svolge la vicenda sono piuttosto suggestivi e ripresi con buon gusto da parte di una regia che segue con discreta perizia la vicenda.

In verità ci sarebbe un altro motivo per cui varrebbe la pena vedere il film e riguarda il doppiaggio italiano affibbiatogli, in più parti realmente comico. Anche a voler chiudere un occhio sul fatto che i personaggi in età avanzata conservano voci giovanili decisamente fuori luogo, è tutto l'insieme ad apparire quasi amatoriale, ai confini...Leggi tutto dello scherzo. Ci si aggiunga poi che, in più parti, pure la traduzione dei dialoghi sembra uscire da Google translate, con frasi corrette che d'improvviso prorompono in costruzioni sintattiche improbabili o prive di senso, risposte sgangherate pronunciate con esilarante naturalezza da chi forse nemmeno si rende del tutto conto di cosa stia dicendo (o non se ne cura). Perché sentire qualcuno dire: "Sono in licenza, mi occuperò di percorsi turistici dopo esperienza granito" o l'avventore di un bar ricordare che "Puttana disse alla sua birra, come se ci fosse seduto dentro" lascerebbe non poco di stucco, se non ci si fosse resi già ampiamente conto della terrificante resa del doppiaggio nel suo complesso...

Si indaga ad ogni modo sul cadavere del titolo, appartenente a un ricco turista venuto da Linz e ucciso sulla superficie ghiacciata di un lago con una pietra da curling. Lo ritrova un poliziotto in pensione (Hader) che ama agganciare telecamere agli alberi lì intorno convinto di riprendere prima o poi un alce, mentre il detective di turno è l'ispettrice Grete Oller (Hofstätter), accompagnata da una collega appena chiamata ad affiancarla (Fussenegger). Le due interrogano il proprietario d'un bar lì nei pressi che si chiama subito fuori scoprendo in seguito che l'indiziato principale è un uomo (Reisinger) venuto da Vienna con la moglie (Gschwendtner), la quale era stata da questi vista amoreggiare proprio con la vittima. La cerchia dei sospetti naturalmente si amplierà, entreranno in scena le tenutarie della pensione dove alloggiavano tutti e tre i "turisti" e altri personaggi collegati in modo da conferire forte coralità all'operazione.

Il caso non sarebbe nemmeno troppo complesso da seguire se non per chi desidera ascoltare il film in italiano con le conseguenti distrazioni dovute all'incredibile doppiaggio, che rende per mille motivi tutto più confuso e folle, come quando si comincia a parlare di una pianta velenosa (o "roba verde"!) simile ai "fagioli da bosco". Peccato, perché comunque la costruzione tipica da whodunit a suo modo funziona, la fotografia è superiore a quella di un normale film-tv e il tutto è confezionato piuttosto professionalmente, pur senza superare di molto i limiti del prodotto televisivo. Convincono meno le vicissitudini del gatto dell'ispettrice e alcune divagazioni superflue, mentre il finale con l'alce testimonia dell'eccentricità che si nasconde dietro ad alcune inusuali soluzioni scelte dalla sceneggiatura.

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