Discussioni su Thelma - Film (2017)

DISCUSSIONE GENERALE

18 post
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  • Daniela • 12/12/17 09:25
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Chiamata in appello per gli amanti dell'horror, anche se qui siamo più sul terreno del fantastico, ed in particolare per i "carristi", ossia per gli estimatori della Carrie depalmiana, con la quale questa Thelma norvegese ha più di un punto di contatto pur non risultando derivativa.

    Il film richiede pazienza, perché il ritmo è molto lento, però a mio parere ripaga ampiamente la visione, soprattutto per alcune sequenze molto suggestive, come quella iniziale sul lago ghiacciato o quella "vibrante" ambientata all'interno di un auditorium.
  • Mco • 12/12/17 14:23
    Risorse umane - 9970 interventi
    Grazie Dany, faccio sempre tesoro dei tuoi consigli!
  • Schramm • 12/12/17 15:23
    Scrivano - 7694 interventi
    carrie a onor del vero non è mai rientrato tra i bellidezzio del sottoscritto, pur essendomi indubbiamente piaciuto il libro come il suo cine-adattamento. mai vistone sequel e remake, mi bastò il prototipo, per un totale di volte due in tutta la vita. questo, danyta cara, ce l'avevo da un po' nel libro mastro dei futuri recuperi che ormai tocca diverse centinaia di titoli. da più parti me ne hanno detto un gran (talvolta grandissimo) bene. da qualche parte nel futuro ne riparleremo senz'altro.
  • Herrkinski • 12/12/17 17:25
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Grazie Daniela, questo me lo vedo di sicuro.
  • Herrkinski • 13/12/17 00:03
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Gran bel film. Mi sono fermato a 3 pallini solo perchè avrei preferito meno approfondimento sulla parte medica centrale a favore di un finale sviluppato in modo più consistente, ma l'impressione puramente epidermica che mi ha dato è notevole, ha quel qualcosa di etereo che ammalia non poco, un sacco di contrasti che lo rendono affascinante.
  • Daniela • 13/12/17 00:04
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    carrie a onor del vero non è mai rientrato tra i bellidezzio

    Infatti avevo notato che mancava il tuo commento al film di De Palma (ho controllato la scheda per individuarne gli estimatori), ma ti devi rassegnare alla chiamata di default quando si tratta di un horror ;o)
    Ultima modifica: 13/12/17 00:40 da Daniela
  • Cotola • 13/12/17 00:30
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    @ Daniela

    L'avevo già adocchiato nella stessa videoteca che frequenti anche tu. Ora la visione direi proprio che è d'obbligo.
  • Daniela • 13/12/17 00:31
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Gran bel film. Mi sono fermato a 3 pallini solo perchè avrei preferito meno approfondimento sulla parte medica centrale a favore di un finale sviluppato in modo più consistente...

    Stesse impressioni: parte medica troppo tirata per le lunghe e finale invece troppo criptico e sbrigativo.
    Però il fascino trasmesso da alcune sequenze è tale a mio parere da compensare ampiamente questi difetti di costruzione del racconto.
    E poi devo confessare la mia particolare benevolenza con gli horror (o similari) che provano ad uscire dai binari e questo spiega il punto esclamativo.
  • Herrkinski • 13/12/17 05:31
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Gran bel film. Mi sono fermato a 3 pallini solo perchè avrei preferito meno approfondimento sulla parte medica centrale a favore di un finale sviluppato in modo più consistente...

    Stesse impressioni: parte medica troppo tirata per le lunghe e finale invece troppo criptico e sbrigativo.
    Però il fascino trasmesso da alcune sequenze è tale a mio parere da compensare ampiamente questi difetti di costruzione del racconto.
    E poi devo confessare la mia particolare benevolenza con gli horror (o similari) che provano ad uscire dai binari e questo spiega il punto esclamativo.

    Vero, in questo senso anch'io ho vacillato sul mezzo pallino in più.
  • Capannelle • 19/12/17 00:15
    Scrivano - 3524 interventi
    Buon film, grazie della chiamata. Già la bella locandina esprime alcune delle sue qualità.
  • Daniela • 19/12/17 00:25
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Buon film, grazie della chiamata. Già la bella locandina esprime alcune delle sue qualità.

    Anch'io ho trovato bellissima la locandina. Anzi, è stata proprio la locandina a spingermi a vedere un film di cui non avevo ancora sentito parlare. Mi sono ripromessa più volte di non seguire questo metodo di scelta perché mi ha portato a vedere molta roba da poco, ma questa volta mi è andata bene :o)
  • Cotola • 23/06/18 10:12
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Il film è al cinema.
  • Schramm • 28/04/19 15:17
    Scrivano - 7694 interventi
    finalmente lo vidi e a scoppio ritardato, danyta, rispondo alla tua chiamata per dirti che m'ha convinto ben poco. ma dovrai attendere il commento per sapere perché. ;)
  • Daniela • 28/04/19 19:01
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Schramm, da qualche tempo ho smesso di consigliarti alcunché: abbiamo gusti divergenti che collimano solo per caso e quanto collimano è per motivi divergenti anch'essi.
  • Schramm • 30/04/19 16:43
    Scrivano - 7694 interventi
    come vuoi, ma i gusti non sono tenuti a collimare per forza, altrimenti non si vede che senso piacere divertimento avrebbe il confronto analitico con tutte le sue sfumature e diramazioni.
    in ogni caso non è neanche così vero, se vai ad accostare le ultime visioni comuni (i primi due all'occhio: an island, scorrendo la tua scheda; bad day for the cut scorrendo la mia).

    che dire, al mio sguardo e al mio sistema nervoso, per quello che vuole dire passi l'originalità minata non appena scopre il corpo sotto l'abito, ma purtroppo manca di dirompenza e più ancora mi è molto mancata la carnalità e l'annessa ambiguità e multivalenza che si porta dietro. è tutto troppo chiaro, cristallino: a incipit favolosamente misterioso e prelogico risponde quasi subito a effetto valanga il razionale chiarimento e un gioco a carte scoperte senza che mai una di esse ne sembri un'altra, e quest'altra una terza.

    linearità per linearità allora meglio davvero carrie, o se vogliamo parlare di coming of age interpolata da cortocircuiti psicoemotivi devastanti, il sorprendente raw. là sì che. qua purtroppo di spiazzamento logico non ne ho avvertito che un filo, e per conseguenza è venuto meno anche tutto quello emotivo. e avrei dovuto aspettarmelo: di trier già vidi (lo noto solo oggi) oslo, e mi convinse colpì piacque anche tacche meno di questo.

    ...che altro dire? provaci ancora, trier. è il tuo cognome a importelo.
  • Poppo • 30/04/19 19:50
    Galoppino - 466 interventi
    Dirò una cosa impopolare ma Thelma con Carrie non c'entra una fava; e il chiacchiericcio intorno a 'sta cosa ha (come poi spesso capita) creato aspettative assurde in un film, questo di Trier, che non è horror e per tanto ha obiettivi totalmente differenti dal film di De Palma, di conseguenza fa uso del paranormale come metafora del non mostrabile.

    La mirabile scena girata all'auditorium ne è un fulgido esempio. Così il gran finale quasi mistico-cristologico...

    SPOILER!!!!!!!!!!!!!

    Cammina, stupida!
    Ultima modifica: 30/04/19 19:52 da Poppo
  • Schramm • 2/05/19 14:14
    Scrivano - 7694 interventi
    sul piatto ci butta veramente tanta roba, ma senza mai rendere indistinguibili i sapori. è il suo guaio, male accompagnato da quello di una forma che non osa mai compromettersi con una più congeniale sporcizia. di carrie ha indubbiamente alcune risonanze (e parlando di echi, non sono certamente le sole che, per caso o scelta, vengono da king), la più adamantina delle quali è affidata al repressivo senso di colpa cattolico genitoriale (qui usato come strabico tentativo terapeutico, laddove in carrie afferiva maggiormente a un'invasività della medea tiranna; se mi passi la crasi, qua diviene carreich) quale possibile epicentro dell'ESPlosione. se carrie non è un punto di partenza né di approdo dell'opera, resta comunque impossibile dissociarla del tutto o non esclamare chissirivedetoh!

    comunque la si giri, a me non è certo arrivato il ceffone che l'incipit lasciava sperare.
    Ultima modifica: 3/05/19 17:25 da Schramm
  • Buiomega71 • 14/11/20 11:06
    Consigliere - 26027 interventi
    Convince assai poco questa sottospecie di Tocco della medusa in chiave femmineo/introspettiva (e non poco nordica, forse anche troppo), dove fallisce proprio sotto l'aspetto "soprannaturale", in una serie di scelte narrative loffie se non ridicole, dove la voglia di fare "qualcosa di diverso" (cheppoi tanto diverso non è) si rivela altamente controproducente.

    Dopo un notevole incipit che faceva ben sperare (papà e figlia  a caccia tra i boschi innevati, il fucile impugnato dal babbo che cambia traiettoria, dal cerbiatto all' altezza della testa della bimba), il film prende derive da drammone intimista che tira in ballo : solitudine, l'impossibilità di essere normali, la colpa, il peccato, il peso dell'educazione rigidamente religiosa, il risveglio della sessualità che genera inquietudine e malessere, mutandosi in eventi parapsicologici semi catastrofici, incubi, simbolismi e passaggi onirici da Nightmare in versione extralusso.

    Se la confezione è impeccabilie (così come le splendide location norvegesi), il resto è il classico filmettino da festival, laccato, pulitino e indolore, esteticamente affascinate ma freddamente cerebrale e anche un tantino snob, dove Joachim Trier (non facendo onore a cotanto cognome) non vuole sporcarsi le mani più di tanto, percorrendo (senza particolari guizzi) la triste e fastidiosa strada del politicamente corretto.

    Tra citazioni sparse quà e là (i corvi kamikaze di Dark Skies, la piscina della scuola che diventa la vasca da bagno del primo Nightmare, il bimbo imprigionato dalla lastra di ghiaccio del lago alla Zona morta, Thelma tra tac e risonanze come la Regan dell'Esorcista, o bardata "telecinesicamente" sgranando gli occhioni che sta tra Patrick e Aenigma), brutti effetti in CG (il serpentone tentarore che si infila nella bocca, il finestrone che esplode, le fiamme sulla barca), la parte "horror" (cheppoi tanto horror non è) accusa squisite puntate nel ridicolo involontario che stridono con il rigore formale che vuole impostare Trier, per poi sfociare nel pacchiano pre finale in odor di miracoloni (tacendo sulla terribile chiusa che manco Dawson's Creek).

    SPOILER
    La scomparsa del neonato che continua a frignare, poi , magicamente, ritrovato sotto il divano del salotto è una pseudopagliacciata senza pari-davvero non credevo a quello che stavo vedendo-

    Il babbo prende improvvisamente fuoco sulla barca in mezzo al lago (fiamme in CG ovviamente), si tuffa in acqua, riemerge e piglia ancora fuoco.

    L'amica innamorata scompare misteriosamente dietro ad un finestrone dopo essere stata investita da una miriade di schegge di vetro (in CG ovviamente), un capello rimane attaccato al vetro-che manco nel più scadente J HORROR-, poi ricompare come se nulla fosse nel finale a baci sul collo, il potere dell'amore vince su ogni cosa

    Mammà viene miracolata da Thelma in via di santificazione che nemmeno Bernadette

    Thelma si getta nel lago, c'è un trapasso oniricheggiante, poi risale a riva sputando uccelli morti dalla bocca

    FINE SPOILER

    A funzionare un pò di più è forse l'interessante aspetto sentimental/lesbo alla Vita di Adele che lega Thelma con Anja (l'amicizia chiesta su Facebook, la visita al profilo, la seduzione saffo in discoteca, il feticismo per il capello lasciato sul cuscino, la divertente "gara" di imprecazioni sul povero Gesù, la mano di Anja che tocca Thelma nelle parti intime all'auditorium-con reazione di Thelma che fa oscillare la struttura sul soffitto, il bacio passionale che ne consegue, le chiamate di Anja, senza risposta, sullo smartphone, alla festa casalinga fumando la finta canna, dove le passioni di lesbo si fanno più ardite in un cortocircuito oniricheggiante, rovinate dal serpentone in CG) e qualche buona trovata visiva (il sangue da naso che cola nel bicchiere di latte).

    Ma tolto questo rimane poco altro, se non una glaciale deriva nella complessa psicologia femminile, le solite metafore sulla sessualità che si desta all'improvviso fomentata da passioni amorose incontrollabili e una snobistica puzza sotto il naso, dove la visceralità della carne e la crudeltà dell'animo umano rimangono fuori dai giochi, compromettendo uno script che sulla carta poteva anche funzionare se impostato diversamente (sembra più uno "pseudobiopic" di qualche supereroina della Marvel, più che la tanto strombazzata Carrie kinghiano/depalmiana).

    Bravissime le due ragazze protagoniste, che riescono a dare una sensazione di realismo nel loro tormentato rapporto amoroso e la parte medica (che si allunga più del previsto) è francamente noiosa.

    Avrebbe funzionato molto di più se fosse stato solamente un dramma LGBT con i suoi crucci e i suoi dolori, senza scomodare gli orpelli extrasensoriali e le derive (ben poco ficcanti, pretestuose se non qualche volta ridicole) nel cinema di genere (che per come la vedo io lo si dovrebbe affrontare con cipiglio impulsivo e passionale, non con irritante snobismo e pedanteria  autoriale).

    Per quanto mi concerne parecchio sopravvalutato e più convenzionale di quanto non si creda.

    Riprovaci Gioacchino von Trier, sarai più fortunato.
    Ultima modifica: 14/11/20 14:38 da Buiomega71