Buiomega71 • 28/02/18 10:02
Consigliere - 26027 interventi Strombazzato, all'epoca, da Massimo F. Lavagnini, che ne scriveva benissimo sul tomo sacro 35 MM DI TERRORE, appioppandole tre stellette (mica bruscolette), in realtà (o almeno, per quanto mi riguarda) uno dei film più stupidi e insulsi mai girati (altro che la new wave horror arriva dalla Finlandia!)
L'inizio sembrava promettere benissimo, una specie di
Mother's day scandinavo (difatto, in Germania, è stato spacciato come pseudosequel), con figli ritardati e madre anziana autoritaria, immersi nel nulla innevato tra i monti finlandesi, e l'arrivo di una modella che si installa in una baitella in prossimità della loro spelonca e aizza la libido del figlio idiota.
Quel che ne consegue e di una cialtroneria senza pari, da vedere per crederci
Il redneck infoiato (che almeno la faccia da pervertito c'è l'ha), mira a stolkerizzare la ragazza (simpatica come la rogna), facendole avances pesanti e volgari.
Lei non molla, lui tenta in tutti i modi di entrare nella sua piccola baita, con risultati mostruosamente catastrofici degni di Willy il coyote.
Intanto c'è il fratello ritardato del sessuomane, un gigantesco cerebroleso tenuto recluso dalla madre in un capanno, che di notte esce dal suo nascondiglio a ululare alla luna tra i boschi innevati
Il redneck assilla la ragazza (cagnissima a recitare, una delle scream queen più sciape e inutili apparse in un film di genere, ma almeno regala un pregevole nudo integrale), inseguendola con il trattore sulle stradine innevate, facendole le fotografie come l'Edwin Neal di
Non aprite quella porta, minacciandola con un forcone in un market (poi, lui, inciampa e vabbè...), infine, stanco di essere preso per il naso, prima le disfa il camino della baita a martellate, poi tenta di tirarle giù la casina con l'argano del trattore, in uno dei finali più scemi che abbia mai visto
Ma il dementifico è raggiunto da due perle trashissime che manco Nando Cicero:
La ragazza e il fratello chiusi in auto, il redneck salta sul cofano, stile Joe Spinnel in
Maniac, solo che al posto del fucile il redneck non fà di meglio che calarsi le braghe mostrando i gioielli di famiglia alla ragazza
La ragazza fugge al gigantesco fratello ancor piu scemo del redneck, e le getta in testa di tutto, lui fà le boccaccie, poi lo minaccia con un trapano mal funzionante, pantomime idiote degne di un Tom & Jerry.
E siccome non succede nulla per tutto il film (a parte le ridicole imprese del redneck infoiato per avere l'oggetto del suo malsano desiderio, che le fà discorsi imbecilli del tipo: masturbarsi è bello ma con una donna ancor di più), il regista ci infila (gratuitamente) l'unica scena di omicidio del film (tra l'altro realizzata malissimo), dove un agente del canone televisivo si becca un falcetto in testa dal gigante subnormale.
E tra la ragazza che si fà da mangiare, spacca la legna (scena penosissima), e bighellona nelle tundre finniche innevate a cercare la sua cagnolina (dove ogni tanto sbuca il redneck infoiato a guastarle la giornata) non c'è molto altro
E mentre il redneck (fissato con le grazie della modella che non gliel'ammolla manco morta) tenta in tutti i sacrosanti (e risibili) modi per entrare nella baita, il fratello di lei, intanto, prepara trappole con la corrente elettrica fissata sulla maniglia della porta, che nemmeno Nancy in
Nightmare
Momenti da commediaccia scorreggiona (e non per nulla, Soinio, ne girerà pure un sequel tre anni dopo, che da quanto leggo, pigia ancor di piu l'acceleratore sul comicarolo), tra furti feticistici di mutandine appena sfilate e sbirciate sotto la doccia stile
L'insegnate viene a casa
L'unica cosa che interessa è la sorte della simpatica e buffa cagnolina Eppa
Il redneck è una via di mezzo tra il Judd di
Quel motel vicino alla palude e il Tom Savini di
Creepshow 2, che pensa solo (con esiti disastrosi) a farsi la modella che viene dalla città
Tolte le suggestive location innevate, l'ottima fotografia e l'incipit lunare con i cani (con echi atavici al
Buio si avvicina misto a
Antarctica, che faceva ben sperare), resta una pagliacciata senza capo nè coda, sfruttando male (e finendo in peggio) un ottimo potenziale
Se queste sono
Le colline hanno gli occhi finlandesi non e che siano messe benissimo.
Curioso come i titoli di testa (scritti in finlandese) diano risalto al produttore Heikki Takkinen, non menzionando il regista Olli Soinio (se non nei titoli di coda, tra i tecnici del cast)
Oltre che stupidello è pure parecchio noioso, e brutto com'è non fà manco ridere.
Buiomega71