Massaccesi chiama a raccolta un nutrito parco d'attori che avrebbe - involontariamente - rappresentato il momento di totale decadenza del cinema italiano. A velocità da record, ricalca la storia del più celebre (coevo) film di Adrian Lyne avendo l'accortezza d'invertire i ruoli: Sarah Aspronn (Jessica Moore) stuzzica e tormenta il suo uomo facendogli scherzetti e inattesi (quasi sadici) dispetti. Il regista calca la mano sulle scene di nudo e l'interessante cast aiuta a seguire, senza sosta, la (risaputa) avventura erotica.
Il cinemabis di casa nostra è sempre stato abile a cavalcare i successi internazionali dei film hollywoodiani: questa è la volta di un 9 settimane e ½ a ruoli ribaltati in cui la giovanissima e opima Jessica Moore è promossa a vessillifera del bondage e di altre pratiche sessuali eccentriche o degradate/degradanti. Lo script di Drudi-Fragasso è povero e derivativo, mentre la regia di Massaccesi pone enfasi sul nudo integrale mantenendo i contatti con il mondo erotico di Em(m)anuelle, pure richiamato dal personaggio dell’agente letterario interpretato proprio da un’elusiva Gemser.
Mediocre soft-core di enorme successo. Se la sceneggiatura è un pastrocchio che tenta di unire ironia, melò e rivalse femministe, bisogna dire che Jessica Moore su cui è costruito l'intero film è incantevole e decisamente generosa nel mettersi in mostra. Con vari seguiti più o meno apocrifi.
MEMORABILE: La leccata al partner legato e completamente spalmato di miele.
Recitato con una leggerezza impressionante e pregno di sessualità, il film di Massaccesi, caratterizzato da una soundtrack tanto kistch quanto effimera e semplicistica, vede un uomo vicino alle nozze sperimentare con una perfetta sconosciuta nuovi orizzonti sessuali e scambi di ruolo. E se nessuno è andato a scuola di recitazione, in compenso tutti/e sanno come mostrare i gioielli di famiglia. Imbarazzante ed effimero, ma imperdibile per gli amanti del trash.
MEMORABILE: Lo sguardo della domestica il mattino successivo alla notte "mielata"... E lo slip merlettato...
La Ottaviani non si nega alla macchina da presa, costituendo l'unico buon motivo per la visione del film. La sceneggiatura è quella rubacchiata da 9 settimane e mezzo con un'inversione di ruoli a tratti imbarazzante. Il protagonista maschile sembra spesso poco a suo agio di fronte alla sensualità prorompente della Moore. Musiche d'accompagnamento azzeccatissime per evidenziare l'atmosfera trash di tutto il film.
Joe D'Amato sapeva il fatto suo in fatto di business cinematografico e questa operazione ne è l'ennesima conferma. Massaccesi annusò gli afrori e catturò le smanie che volteggiavano intorno a plot e stratificazioni che tendessero alla trasgressione seguitati al successo internazionale di 9 settimane e mezzo, riproponendone una versione nostrana. L'attrice è la prosperosa Moore-Ottaviani e regala i suoi seni da antologia a più riprese in sequenze che spingono ai limiti del soft ma aggradano chi guarda. Un passo obbligato per Aristidiani.
Ai suoi tempi ebbe un grosso successo e permise di originare una serie di film apocrifi ottenuti rititolando erotici di Joe D'Amato. Un successo inspiegabile al giorno d'oggi vista la bruttezza di questo film, che si salva solo per un impianto generale più curato del solito e una trama davvero scadente che deborda nel trash. Poi per il resto il film ha momenti pessimi ma anche stramberie nelle scene di sesso "subite" dall'ingenuo di turno con occhialoni vintage. Musiche di Montanari meno fracassone e brutte del solito. Uno scult.
Senza dubbio tra i migliori erotici di D'Amato, che qui s'ispira chiaramente al successo di 9 settimane e 1/2 e ne realizza una versione da B-movie comunque efficace, specialmente grazie alla burrosa Moore/Ottaviani, al ritmo ben dosato e all'ambientazione di New Orleans, stavolta sfruttata discretamente. Le scene softcore sono ben fatte e non si prolungano per troppo tempo come in altri epigoni; anche la trama, per quanto semplice, offre alcuni momenti riusciti e una tendenza al BDSM e a svariate perversioni per l'epoca abbastanza coraggiose.
Massaccesi è stato fra i più abili nel nostro cinema a rifare i blockbuster americani con pochi soldi per cui non gli deve essere sembrato vero riprendere addirittura in America l'erotismo patinato a stelle e strisce molto in voga in quegli anni. Peccato però che tutto quello che passa per lo schermo dia la spiacevole sensazione di già visto e i dialoghi "non brillino certo per iniziativa". D'altro canto il cast non è proprio da Oscar e i due protagonisti, a parte le nudità statuarie, non aggiungono molto alla pochezza del prodotto. Sicuramente non fra i migliori del regista.
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Bella e simpatica la citazione che Massaccesi dedica a se stesso: ad un certo punto Michael ed Helen se ne vanno dentro ad un cinema che ha, in programmazione, un film d'amore, almeno stando a quel che dice la ragazza.
Altro che film d'amore! Si tratta invece di Deliria, diretto da Michele Soavi (al suo debutto come regista) quello stesso anno, ma prodotto dalla Filmirage di Massaccesi e in cui Loredana Parrella (aka Lori Parrel) è oltretutto presente con un personaggio dallo stesso nome (Corinne). Sono gli unici due film in cui è accreditata. Ecco i titoli di coda che i due vedono al cinema (grazie a Lucius per i fotogrammi):
Tra gli extra sono indicati:
- Ultimo tango a New Orleans: interviste a Luciana Ottaviani, Aristide Massaccesi, Rossella Drudi, Mary Sellers e Antonio Bonifacio - Scene alternative - Trailer e galleria fotografica
Volevo precisare che le mie considerazioni sulla soundtrack sono da riferirsi ai brani cantati, non alla soundtack del maestro italiano.Uno dei due brani allucinanti dovrebbe intitolarsi "The power of love", l'altro, quello sui titoli di coda, che al termine della visione resta in testa, mi piacerebbe proprio conoscerne il titolo...
Appaiono i titoli di coda che sono quelli di Deliria, che io ho immediatamente riconosciuto, "spacciati" scherzosamente per quelli del film, poi la camera si allarga e si scopre che i due sono al cinema e lei appare tanto commossa dal film che hanno appena visto, Deliria appunto, poi il film prosegue...
E uno dei pochi Massaccesi post 9 settimane emezzo che mi manca. Ho trovato Topmodel un piccolo gioiellino, a differenza di Dirty love. Dovrò recuperarlo al più presto...