C. Thomas Howell vuole a ogni costo entrare ad Harvard per diventare avvocato. Fingendosi di pelle nera riuscirà a vincere una borsa di studio e ad accedervi. Ovviamente s'innamorerà della ragazza a cui ha soffiato la borsa di studio e si ravvederà. Commediola abbastanza simpatica e ben recitata, che non eccelle certo in originalità. Dietro la macchina da presa c'è quel Steve Miner che in precedenza aveva girato due seguiti di Venerdì 13. Più che potabile.
Edificante e abbastanza divertente. La spigliatezza del protagonista, che si finge di colore per vincere una borsa di studio, ha contagiato tutti gli interpreti, per cui il film, senza eccessive pretese, ma volando comunque tutt’altro che basso, arriva in porto senza il minimo problema.
Film senza troppe pretese con una bella colonna sonora e un paio di scene divertenti (in primis la sequenza della partita di pallacanestro). La storia è presto detta: un ragazzo bianco si finge di colore per poter ricevere una borsa di studio. Naturalmente ne succederanno di tutti i "colori".
Garbata commedia giovanilistica della metà degli anni 80 (1986) che tratta un tema scottante (le diversità razziali) e lo fa in modo simpatico senza voler insegnare nulla. Peccato che il protagonista C. Thomas Howell non abbia avuto una carriera più importante!
Garbata commedia, abbastanza divertente e con qualche pallido accenno alle questioni razziali. Tra equivoci e luoghi comuni (le capacità dei neri nel basket), strappa più di qualche risata e si mantiene abbastanza vivace per tutta la sua durata. Nel cast spicca la sempre piacevole presenza di James Earl Jones. Buona colonna sonora. Nulla di rilevante, ma si lascia guardare.
Già ragazzino prodigio con Spielberg, l'attore C. Thomas Howell è il principale interprete di questa gradevole commedia realizzata intorno all'assunto del dimostrarsi in maniera differente da quello che si è. Viene larvatamente affrontato il tema del razzismo, ma il film è tendenzialmente una commedia disimpegnata ben diretta ed interpretata, con una splendida colonna sonora di classici della musica soul.
La chimica, il travestimento e gli anni '80: un bel connubio tra l'avveniristico e il paternalistico. Soul Man vanta situazioni divertenti, sempre in bilico tra (auto)ironia e voglia di sbarcare il lunario, visto che il protagonista si finge nero (tramite pillole inventate da un suo amico studente di chimica) per accedere a una borsa di studio universitaria. Canonico ma godibile.
Lo stesso anno di quello che per me è il suo "film della vita", The hitcher, il talentuoso C. Thomas Howell interpreta questa commedia a sfondo sociale che riesce a divertire e pure a muovere qualche riflessione sulle questioni razziali in modo garbato. Nonostante l'assurdità dell'assunto di base e di molte situazioni (impossibile che nessuno lo riconosca?), il film offre comunque molte gag riuscite, se preso per quel che è; non mancano buoni sentimenti e un cast di contorno niente male, che sostiene Howell in maniera egregia. Bella la OST.
MEMORABILE: La cena; La visita dei genitori e della ragazza a casa.
Steve Miner è sempre stato un onesto mestierante, capace di passare da buoni sequel di "Venerdì 13" a film leggeri ma per niente stupidi come il qui presente Soul man. Graziata da un cast in ottima forma con il da sempre sottovalutato Howell a far da protagonista, questa commedia a sfondo razziale non sarà un capolavoro ma sprizza ancor oggi simpatia da tutti i pori. E pazienza se il sunto stesso della vicenda è implausibile; le numerose gag con equivoci a raffica gli donano una freschezza non riscontrabile in opere anche più blasonate.
MEMORABILE: L'arrivo contemporaneo di Sarah e dei genitori a casa di Mark.
Commedia anni Ottanta che non troppo seriamente affronta il tema del razzismo. Brillante, effervescente e con momenti più che ilari, si lascia guardare con interesse pur cadendo qualche volta in banalità evitabili. Finale condito di un buonismo tutt'altro che fastidioso. C. Thomas Howell simpatico, brava la Chong. Colonna sonora discreta con canzoni prettamente pop.
Steve Miner HA DIRETTO ANCHE...
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Formato video 1,78:1 Anamorfico
Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano Inglese
5.1 Dolby Digital: Italiano
Sottotitoli Italiano
extra - Trailer cinematografico italiano
- Trailer cinematografico inglese
- Teaser inglese
CuriositàZender • 9/09/14 09:40 Capo scrivano - 47813 interventi
Dalla collezione "I flanetti di Legnani" (con contributo di Zender al restauro), il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della prima tv di Soul man (23 dicembre 1988, come da ricerche di Zender):