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VOLTI ITALIANI NEL CAST
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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- Quello che si dice un buon film:
Pinhead80 - Mediocre, ma con un suo perché:
Galbo, Domino86, Daniela - Gravemente insufficiente!:
Il Gobbo
La truccatrice Kika viene violentata da un grullo, e finisce nel mirino di una reporter continuamente in caccia di notizie pulp da dare in pasto al pubblico... Tavanata galattica di Almodovar ormai sopraffatto dai propri stilemi: ogni secondo del film è studiato a tavolino pour èpater le bourgeois, solo che ogni "trovata" è esattamente quella che ti aspetti dall'Almodovar dell'epoca, molto chiacchiere e distintivi. Gli attori, in tono col resto del film, tutti sopra le righe. Pessimo.
In Kika, Pedro Almodovar porta le caratteristiche del suo cinema al limite, derivandone un film estremo, eccessivo in tutto e pertanto scarsamente equilibrato e paradossalmente poco personale (sembra quasi un'imitazione mal fatta dell'opera dell'artista iberico). Si salva l'estrema satira della "televisione spazzatura" decisamente (siamo nel 1993) in anticipo sui tempi.
Un film di Pedro Almodovar dove tutto è portato al limite, pellicola in cui le pazzie dei vari personaggi si intrecciano l'una con l'altra causando una serie di morti. Sicuramente non tra i migliori del famoso regista ma comunque con un suo perché.
Film paradossale di quel genio che risponde al nome di Pedro Almodóvar. Dico paradossale, perché i personaggi sono talmente sopra le righe da rendere stridente la sceneggiatura. La scena con la Forqué violentata continuamente nel letto e la Abril a cercare di spiare la sua vita continuamente ne sono una testimonianza. Sotto l'aspetto sociologico è un film che ha anticipato i tempi.
Kika è un'estetista sempre di buon uomore nonostante il suo legame con il cupo Ramon, fotografo di biancheria intima che non ha ancora digerito il suicidio della madre ed ha un rapporto anbiguo con il patrigno, scrittore famoso... Sono solo alcuni dei numerosi personaggi di questo film grottesco in cui Almodóvar sembra quasi fare la parodia di se stesso. Per quanto possa risultare premonitrice la rubrica tv spazzatura condotta da Abril robocoppizzata, le troppe bizzarrie provocano assuefazione depotenziando la carica satirica della pellicola e finendo anzi per annoiare.
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- Mi stupisce un pò che nessuno ne abbia parlato ma, ad un certo punto, in virtù della satira della "televisione spazzatura", nel film fa capolino pure una parodia (magari di cattivo gusto) dell'omicidio di Maritza Munoz nel TV Show spagnolo 'Ocurrio Asi' ad opera di Emilio Nunez visto in Traces of death, Death scenes 3 e pure in Bowling a Columbine.
Hai capito Almodovar...
