Little miss Sunshine - Film (2006)

Little miss Sunshine
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia raffinata, molto ben scritta e venata di black humor. A tratti divertente, più spesso triste e malinconica, ma molto ben interpretata da un cast affiatato che sa dare spessore ai personaggi. La famigliola che parte in furgoncino Volkswagen per portare la piccola Olie a esibirsi in un concorso di bellezza per bambine (da cui il film prende il titolo ma che in italiano viene tradotto con “Piccola Miss California”) è eterogenea e bizzarra (tranne la madre, ovvero l'unica che pare avere tutte le rotelle a posto): il padre (Greg Kinnear) è un fissato della “mentalità vincente”, il nonno (il redivivo Alan Arkin) è una sorta di maniaco sessuale che sniffa eroina, il figlio (Paul Dano)...Leggi tutto non parla per protesta da sei mesi e lo zio (Steve Carell, che ha raggiunto la notorietà con 40 ANNI VERGINE) ha appena tentato il suicidio dopo essere stato mollato dal suo ex. In un clima di tensione familiare costante il gruppo affronta un viaggio in cui capiterà ovviamente un po' di tutto, ma su ogni cosa domina la volontà degli autori (i registi sono due) di non sbracare mai, di voler far sorridere sfruttando i problemi del quotidiano mentre talvolta rischiano di trasformarsi in drammi. Non c'è niente di nuovo, in LITTLE MISS SUNSHINE, ma non si possono non apprezzare la discrezione e il gusto con cui il film è diretto. E il finale è meno prevedibile di quanto si creda, per una volta. Gli americani sanno come confezionare professionalmente una commedia “intelligente”, se vogliono, e LITTLE MISS SUNSHINE, con la sua morale, ne è la conferma.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/02/07 DAL DAVINOTTI
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Xamini 5/02/07 18:55 - 1254 commenti

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Commediola sulla dicotomia perdente/vincente dalla prospettiva di una famiglia paradossale: tra un padre fallito che si professa vincente (appunto), un nonno cocainomane, un figlio nichilista devoto a Nietzsche al punto da far voto di silenzio, uno zio amante di Proust e del suo miglior allievo, la madre è l'unica con il cervello a posto. Poi c'è la figliola che trascina tutti a un baby concorso di bellezza. Scontato e mai pungente il sarcasmo scivola via su un furgoncino giallo in mezzo a qualche sorriso e qualche buona battuta.

armandyno 28/02/07 22:20 - 25 commenti

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Vedere il pulmino correre via sulla superstrada nel finale mi ha provocato angoscia. Il che è positivo. Non è uno di quei semplici film in cui c'è il riscatto finale, in cui i personaggi da perdenti diventano vincenti e risolvono tutti i loro disastrosi problemi in 20 minuti. È un finale degno quanto un'amara realtà e suggerisce dei piccoli metodi per prendere in modo positivo alcune delle sciagure della vita. Un piccolo quadretto della famiglia in cui, anche con il benessere, non si sta poi bene.

Magnetti 9/05/07 09:43 - 1103 commenti

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Famiglia disastrata: mamma un po' nevrotica, papà motivatore fallito, nonno eroinomane e pornomane, zio gay, figlio chiuso in un volontario mutismo e la figlia, che con il suo sogno di reginetta di bellezza, è il collante del film. Viaggiano verso la California facendo migliaia di miglia per portare la figlia al concorso: il loro pulmino giallo sembra un ufo che viaggia attraverso gli USA e loro sembrano alieni portatori sani di una unità familiare che culmina (e viene alla fine ritrovata del tutto) con il balletto finale. Originale e valido.

Lercio 19/05/07 12:18 - 232 commenti

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Non mi ha convinto questo film. Certo è gradevole e ben girato, ma non porta a nulla; inoltre le sensazioni di deja vu rispetto ai film di Wes Anderson, in particolare a I Tenenbaum, sono un po' troppo ricorrenti, addirittura nei costumi della bambina. Interessante la figura del ragazzo che fa voto di silenzio. Il problema di questo film è, come dicevo sopra, che non porta a nulla: il finale è piatto e la morale esposta è trita e ritrita, sempre se si può parlare di morale. Una piccola delusione.

Il Gobbo 21/05/07 15:03 - 3015 commenti

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Non male, tutto sommato, questo bizzarro, obliquo omaggio alle virtù della famiglia, ancorché disfunzionale, che evita le numerose, possibili trappole del moralismo o del buonismo, e regala alcune azzeccate caratterizzazioni. Decisamente riuscita, fino allo sbraco (inevitabile) finale, la porzione del concorso, un'autentica galleria di mostri fisici (le bambine) e morali (le madri). Buona l'idea del muto per scelta, se ne potrebbe fare un remake scritturando, all'uopo, Nanni Moretti e i suoi fratelli.

Renato 19/11/07 22:48 - 1648 commenti

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Buona commedia sulla solita famiglia strampalata americana. Ormai è quasi un sotto-genere, che obbedisce a regole ben precise. Comunque il film è divertente, la bambina è molto brava e i momenti felici non sono pochi. Peccato per il finale al concorso di bellezza, un po' facile a mio avviso... Il duo Dayton-Faris offre una regìa sobria ed adatta al tipo di racconto messo in scena; non cerca di strafare a tutti i costi con l'inquadratura "originale", ed il film ne guadagna.

Puppigallo 20/11/07 18:59 - 5282 commenti

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Una bambina più o meno equilibrata (a parte il suo sogno) in mezzo a un branco di sciroccati, complessati, vinti dalla vita, o semplicemente inaciditi (il nonno logorroico e sboccato, pieno di “perle” di saggezza). Per fare un buon film ci vorrebbe altro, ma pare che da un po’ di tempo a questa parte basti inserire personaggi complessati, con mille problemi, per ricevere il diploma di pellicola intelligente, o peggio, d’autore. Detto questo, è sicuramente vedibile, ma non lascia veri segni tangibili.
MEMORABILE: Il gay incontra un suo ex, che gli domanda: "Come stai?". E lui: "Bene", nascondendo i polsi che si è tagliato.

LEX 26/11/07 12:50 - 49 commenti

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Prima di decidermi a vederlo ero decisamente diffidente... La trama mi sembrava fin troppo leggera per non scadere nella banalità e il rischio era quello di incappare nella solita sequenza di gag semitristi classiche delle commedie americane. È stato bello rimanere piacevolmente sorpreso: belli i protagonisti, ognuno con la propria vena malinconica e quindi più veri; la piccola Olie, tenera e coerente; il finale dove la reazione del vecchio metallaro è stata un po' anche la mia. Il fratello mi ha ricordato Joey Ramone. Grazie.

Pintoccu 6/12/07 21:32 - 3 commenti

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Commedia davvero piacevole e a tratti originale. Il quadretto di insieme familiare è l'aspetto più divertente. Spassosa la trovata del pulmino WV, soprattutto in occasione del "guasto" al clacson. Ottima la piccola protagonista ma il finale non è di certo memorabile.

Flazich 3/12/07 18:59 - 669 commenti

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Little miss Sunshine è un piccolo film ma al contempo immenso. Tralasciando la trama e iniziando a scavarci sopra e sotto ci si accorge che tutto sommato i componenti della famiglia rappresentano la normalità della vita. Loro stessi non ne sono consapevoli e, per scoprirlo, intraprendono un viaggio (pensando che fosse una forma di riscatto) che al suo termine li renderà consapevoli del loro stato. Ottima l'interpretazione della bimba. Sbalorditivo il nonno.

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Redeyes 15/01/08 10:58 - 2449 commenti

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Commedia gradevolissima. Interpretazioni ottime, il nonno in particolar modo è eccelso. Ovviamente condita da qualche gag già vista (vedi la fuga col morto o la gag delle riviste porno) e con un po' di ironia sul, ridicolo, mondo delle sfilate e sulle aspettative dei genitori. La bimba è dolcissima. Sia nella prima scena con gli occhialoni, sia quando sbeffeggia, con moine da velina, lo show business. Sicuramente un film molto molto piacevole.

MAOraNza 30/01/08 15:42 - 244 commenti

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La cosa più importante è sottolineare quanto la Abigail Breslin protagonista, bambinetta bruttina e sgraziata (ad hoc per il film, ovviamente) ma con un grande sogno nel cassetto, sia più brava di buona parte dei "colleghi" più blasonati. Commedia fresca, pungente, con qualche lampo di accecante sarcasmo, dialoghi frizzanti e un amaro sottofondo che lascia qualcosa... Little Miss Sunshine è un film molto carino, ben confezionato; una divertente variante della commedia "on the road". Da vedere.

Capannelle 12/02/08 13:10 - 4412 commenti

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Commedia on the road, girata con garbo e con attori ben amalgamati. A prima vista sembrano tutti schizzati ma sotto sotto ognuno di essi rappresenta una schizofrenia tipica della società moderna. Se il padre è un deja vù tipicamente americano (ma comunque piacevole), nonno e nipotina sono azzeccati e ci trascinano in una serie di situazioni divertenti a bordo di un pulmino giallo che, credo, diventerà un'icona. Dissacrante e godibile quanto basta, senza andare sopra le righe.

Galbo 25/06/08 20:01 - 12400 commenti

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Divertente e fresca commedia on the road dedicata alla famiglia come nucleo forte della società, sebbene di aspetto talora disastrato e disadattato come quella protagonista del film. La sceneggiatura brillante dell'opera si concentra su situazioni divertenti ma anche sovente fonti di riflessione sulla società odierna; esplicative in questo senso le irresistibili sequenze del concorso di bellezza per bambini. Ottimo cast, molto eterogeneo e ben assortito.

Fabbiu 29/08/08 02:40 - 2148 commenti

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Per una commedia moderna per giunta americana e come se non bastasse incentrata sul tema della famiglia, il risultato è piuttosto soddisfacente. Invero non c'è niente di estremamente geniale ma il suo forte è la semplicità, il non eccedere e sbilanciarsi (cosa che per un amante dell'estremo come me non è sempre funzionale). Una buona sceneggiatura che non pompa la morale e sa dosare una sottile ironia su sfondi malinconici: il merito va agli attori, che interpretano ottimamente i loro complessi ruoli.

Mascherato 4/09/08 16:51 - 583 commenti

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La famiglia Hoover è sui generis e sull'orlo di una crisi. L'apparente sfaldamento delle relazioni familiari si tramuterà in solidarietà di fronte ai veri freak della vicenda (le sconvolgenti minorenni partecipanti al premio) durante il numero della tenera Olive: uno strip al ritmo (non casuale) di Superfreak di Rick James. Il solito prodotto indie? Forse sì, prevedibile quanto volete, ma diretto con mano felice dai due videoclippari Dayton & Faris ed interpretato da signori attori su cui svetta un inedito Steve Carell drammatico.

Kolly 25/09/08 13:55 - 34 commenti

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Una famiglia formata da un depresso, un illuso, una casalinga, un nonno eroinomane, un figlio che non parla per scelta e la piccola aspirante reginetta di bellezza. Una missione: portare la piccola ad un concorso per mini regine di bellezza, dove si mostrano il dietro le quinte e le bambine trasformate in piccole adulte (cosa che a parer mio fa abbastanza rabbrividire). Un film interessante dalla trama originale che tocca varie tematiche che il mondo di oggi ci serve quotidianamente su un vassoio. Il cast è molto azzaccato e il doppiaggio ottimo.
MEMORABILE: Le varie uscite del padre e i suoi 9 passi. Il nonno che dà consigli sulle donne al nipote. Steve Carell e le riviste porno. La fuga con la salma.

Belfagor 8/08/09 14:17 - 2690 commenti

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Una delle più gradevoli, profonde e anticonformiste commedie americane degli ultimi anni. Lo sguardo critico ma non colpevolizzante su un'improbabile famiglia di "perdenti" interpretata in modo ottimo da un valido cast, che comprende Kinnear, Carell e Toni Collette, in fondo non è altro che una metafora sul declino del sogno americano. Il finale è esilarante e la giovane protagonista è adorabile.
MEMORABILE: Carell alle prese con le riviste porno. Il numero di Abigail al concorso.

Ciccio 23/01/09 10:43 - 9 commenti

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La forza del film sta principalmente nella caratterizzazione dei personaggi, molto ben delineati e così diversi tra loro da sembrare incompatibili, ma che finiscono col compensarsi a vicenda. Dialoghi essenziali, una comicità assolutamente garbata e distensiva delle tensioni drammatiche che non mancano nel racconto, ed un notevole gusto anche nelle situazioni più paradossali, ne fanno una commedia di qualità. L'accompagna una critica (ma senza condanna) a certe mostruose (nel vero senso della parola) manifestazioni di agonismo genitoriale.
MEMORABILE: Il finale, che ricompone il nucleo narrativo, richiamando alla memoria tutti gli elementi che hanno fatto parte della storia.

Pigro 14/07/09 08:17 - 9674 commenti

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Famiglia americana con il mito del successo e la realtà del fallimento, in viaggio verso un concorso di bellezza per bambine. Piccolo ma folgorante gioiello tragicomico, tra guizzi grotteschi e baratri drammatici. Una magistrale sceneggiatura con uno sguardo amaro ma anche pietoso su un'umanità illusa e sofferente ma viva. Un ottimo cast che incarna personaggi talmente assurdi da essere veri e viceversa. Il finale consolatorio e caciarone (sia pure nella cornice del concorso alla Diane Arbus) smorza purtroppo l'eccellenza del film.

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Ford 25/07/09 20:51 - 582 commenti

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Piccolo grande film, semplice in tutto ma così ricco di sottotesti, di significati nascosti, di malinconia malcelata. Tutti ottimi i personaggi, veri nella loro stramberia; il colore, la musica, la recitazione, tutto sembra andare nella via di questo nuovo cinema-indie che imperversa nei nuovi festival, ma qui è tutto così gradevole che gli si perdona tutto...

Il Dandi 26/06/10 17:22 - 1917 commenti

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Interessante apologia della famiglia in chiave on the road e post-indipendente: una famiglia squinternata, con adolescenti fissati, un cinico nonno eroinomane e uno zio omosessuale reduce da un tentato suicidio. In questo viaggio la famiglia, paradossalmente, viene così presentata come custode della difesa della diversità e delle scelte individuali, facendo scudo comune di fronte ad aspettative di omologazione che provengono solo dal mondo esterno. Non un capolavoro, ma possiede un suo garbo poetico.
MEMORABILE: Il nonno sull'eroina: "non toccarla, alla tua età è da fessi farsi di quella roba" -"Ma tu la fumi" -"Alla mia età è da fessi non farlo!"

Didda23 18/02/11 20:29 - 2426 commenti

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Divertente ed originale pellicola nella quale spicca un cast molto ben assortito grazie alle bellissime prove di Dano, Arkin e Carell. Molte trovate sono memorabili. Meritato Oscar sia ad Arkin come miglior attore non protagonista che alla miglior sceneggiatura originale. Da vedere assolutamente!

Pinhead80 28/02/11 15:53 - 4771 commenti

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Prendete una ragazzina in cerca di successo, un nonno erotomane con il vizio dell'eroina, uno zio gay con tendenze suicide e un fratello che non parla per scelta, mischiate il tutto e ne uscirà fuori questo bellissimo film, ricco di trovate geniali e di situazioni al limite del paradossale. Il suo punto di forza è la genuinità trasmessa dai protagonisti. Da non perdere.
MEMORABILE: Il poliziotto che trova le riviste porno.

Macguffin 16/03/11 17:38 - 124 commenti

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Si parte da un ottimo soggetto e ci si imbarca in questa commedia on the road che ha per fulcro una strepitosa bambina. Fa un po' fatica ad ingranare e ogni tanto aleggia quel senso di "furbata" artefatta (la famiglia ultra-bizzarra), ma poi scorre bene e riesce a dirci qualcosa sull'apertura verso gli altri, sul vero senso di essere "vincenti" e sulla nostra società che mercifica tutto. Il finale la butta un po' in caciara ma funziona, ed è meno banale di quanto potrebbe sembrare...

Stefania 2/03/11 02:40 - 1599 commenti

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A prima vista, niente di nuovo sotto il sole (della California): di famiglie "outsider", composte da sciroccati, perdenti, ribelli senza (più) una causa, relitti della contro-cultura sixties ne abbiamo viste tante... Ma com'è che questi "alternativi" sono sedotti da un sogno tanto piccolo borghese: far vincere un concorso di bellezza alla loro bambina? E' un anelito all'integrazione o un'ennesima, sotterranea sovversione? Non importa: questo road-movie è godibile dall'inizio alla fine perché non è mai scontato: parafrasando Tolstoj... ogni famiglia disfunzionale è disfunzionale a modo suo!
MEMORABILE: Lo spaventoso concorso di bellezza. Il muto.

Cotola 8/03/11 23:24 - 9058 commenti

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Discreta e simpatica commedia, forse però troppo sopravvalutata, che ha il pregio di intrattenere piacevolmente per tutta la sua durata. I momenti divertenti non mancano ma a volte danno l’impressione di essere poco spontanei e troppo programmati a tavolino, così come pure sembra che l’anticonformismo a tutti i costi diventi solo una facciata tanto da sfociare in un finale che qualcuno potrebbe trovare abbastanza conformista e in fondo mi sembra esserlo. Furbetto.

Vanessa 4/04/11 18:08 - 19 commenti

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La commedia proveniente da Hollywood più bella degli ultimi tempi, con momenti esilaranti sostenuti da una situazione che in alcuni momenti tocca sentimenti molto seri. Fantastici tutti i protagonisti e particolarissimo e molto reale il modo in cui viene proposto il viaggio sia come recitazione che come tecnica di ripresa.

Ishiwara 14/05/11 11:39 - 214 commenti

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Film leggero e non banale con buoni interpreti per ottimi personaggi. L'eterogeneità e le peculiarità dei componenti di questa improbabile famiglia sono il motore degli eventi. Film movimentato, con molte parti davvero divertenti. A tratti malinconico, ma sempre onesto e mai ricattatorio. Il viaggio come occasione per ritrovare un'equilibrio e rafforzare i legami di famiglia è ben riuscito. Splendido il contrasto tra la bellezza imperfetta ma naturale della piccola protagonista e l'artificiosità delle altre partecipanti al concorso.
MEMORABILE: Tutta la sequenza nell'ospedale, dall'annuncio del decesso con televendita in sottofondo alla rocambolesca ripartenza.

Gestarsh99 5/06/11 15:59 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

Vincitrice di numerosi festival in tutto il mondo, un'insolita e meravigliosa commedia agrodolce, delicata e spregiudicata, ironica ma anche toccante. Mossa da un sestetto di interpreti a dir poco superlativo, l'opera prima di questa coppia di filmaker riesce nello stesso tempo a far ridere delle piccole grandi assurdità della vita quotidiana, a commuovere coi sogni sinceri e spiazzanti di una bambina, a parlare al cuore delle tante facce di un'America dominata dall'ansia di primeggiare e dal terrore della sconfitta. Coraggio e vitalità sono gli unici, bellissimi messaggi di risposta.
MEMORABILE: Il bel messaggio che il film ci lascia per bocca del bravissimo Alan Arkin: "Il vero perdente è uno che ha così paura di non vincere che nemmeno ci prova".

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Mickes2 28/06/11 10:01 - 1670 commenti

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La messa alla berlina ironica, ma spietata, al modello dell'autorealizzazione alla base della società consumistica americana, passa per un viaggio On the road in compagnia di una famiglia che sprizza simpatia e sano divertimento da tutti i pori. Lascia il segno nella sua delicatezza, nella sua surreale comicità. Un viaggio gioioso, spontaneo, stravagante, doloroso, con un tocco magico in simbiosi con le splendide musiche, che rende il tutto grazioso e genuino come il viso di Abigail Breslin. Il finale è una ventata d'aria freschissima e mi gasa ogni volta.
MEMORABILE: "Che cosa sta facendo sua figliaaa!" "Fa quello che cazzo vuole! Ecco che sta facendo!". "Tu non parli per Friedrich Nietzsche?"

Giùan 10/07/12 22:04 - 4567 commenti

I gusti di Giùan

Film che possiede il dono più unico che raro di una levità divertente e divertita. La indiscussa opera comica del duemila è un miracoloso concentrato di dosata scrittura a tavolino, capace tuttavia di sciogliersi in una trasposizione cinematografica disincantatamente naif. La coppia Dayton/Faris, muovendosi su orme Salingeriane, tratteggia una inesistente famiglia fumettistica, di cui tutti vorremmo esser figliol prodighi. Cast incarnato nei rispettivi personaggi, le cui marginali idiosincrasie fan sorridere di fronte alla mostruosità del mondo fuori.
MEMORABILE: La irripetibile performance della "bellissima" Breslin al concorso di bellezza.

Lythops 8/05/15 09:48 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Piccolo gioiello di umorismo e caratterizzazione dei personaggi sempre a confronto con le proprie illusioni e/o speranze che si scontrano con la realtà della vita. Non mancano, nella comicità talmente fine da sembrare involontaria, grandi momenti di riflessione che ciascuno inevitabilmente è portato a fare di fronte a situazioni descritte con grande efficacia e realtà. Fu scritto dopo aver sentito una frase di Schwarzenegger: "Se c'è una cosa che odio a questo mondo sono i perdenti, li disprezzo". Non poteva esserci risposta migliore. Bravi.

Lou 22/09/15 20:02 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Tragicomico viaggio familiare in pullmino VW per portare la piccola a un concorso di bellezza per bambine in California. La coppia di registi esordienti dosa sapientemente gli ingredienti producendo un film di successo, quasi un cult movie, divertente e amaro. Vengono amplificati i malesseri e le nevrosi della famiglia media americana, con effetti esilaranti, grazie anche a un cast perfettamente assortito. Perfettamente riuscita l'operazione di raccontare il male di vivere con leggerezza, freschezza e ironia.

Paulaster 26/11/19 10:16 - 4429 commenti

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Bambina parteciperà a un concorso di bellezza. La parte che si preferisce è quella in cui vengono mostrate le mini reginette che in America han molto séguito chiedendosi quale possa essere lo scopo educativo. Sceneggiatura troppo artefatta tra il figlio muto, il nonno sporcaccione e l’aspirante suicida di turno. Dopo la salma sul pulmino, il finale sbraca con la moralina in cui si spiega come la famiglia, anche se di falliti, è l'unica cosa importante.
MEMORABILE: Le pettinature delle reginette; I 9 passi del successo; Il clacson che non smette più.

Alex1988 14/02/21 18:10 - 728 commenti

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La "middle class" americana, con i suoi problemi familiari e la sua incomunicabilità, è il fulcro di questa intelligente commedia a stelle e strisce. Una bambina, desidera partecipare a un concorso di bellezza; la famiglia, per accontentarla, dovrà affrontare un viaggio dal New Mexico alla California. Tale viaggio servirà (chissà) a rivedere la propria quotidianità, fatta di incomprensioni tra genitori e figli. Divertente e amarognolo il finale. Alcune situazioni un po' forzate (il pullmino con clacson e frizioni avariati).
MEMORABILE: Il nonno cocainomane.

Anthonyvm 22/03/24 01:37 - 5708 commenti

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Di famiglie disastrate che, in qualche balzana maniera, alla fine funzionano meglio di tanti altri nuclei domestici ben più decorosi, il cinema ne ha fornito vari esempi. Quello di Faris e Dayton ha il grande merito di far trasparire, genuinamente e senza imposizioni emotive, l'affetto profondo che travalica la disfunzionalità: una drammedia perfettamente equilibrata fra delicatezza e humour dissacrante, in una sarabanda di sfighe e lezioni di vita che suscitano più di una riflessione. Lo script non è esente da passaggi forzatelli, ma il mélange di risate e commozione vince su tutto.
MEMORABILE: La cena con lo zio depresso; Il clacson; Il daltonismo; La scandalosa esibizione preparata col nonno; L'agghiacciante concorso di bellezza per bimbe.
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    Il celebre brano disco-funk del cantautore R&B statunitense Rick James, estratto dal suo quinto album Street Songs e pubblicato il 5 Novembre 1981:

    * Superfreak (VIDEO ORIGINALE)

    * Superfreak (ESIBIZIONE NEL FILM)
  • Homevideo Gestarsh99 • 18/08/11 01:08
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Russo Polacco Ungherese
    5.1 DTS: Italiano Spagnolo
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Russo Arabo Bulgaro Ceco Croato Ceco Greco Estone Islandese Polacco Rumeno Lituano Turco Ungherese Slovacco
    * Extra Commento audio
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    Chi sono gli Hoover?
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