L'isola perduta - Film (1996)

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L'isola perduta

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ennesima riduzione del classico di H.G. Wells, che al cinema viene rivisto circa ogni vent'anni (la prima versione è del '32, l'ultima del ‘77) per chissà quale insondabile motivo. John Frankenheimer, regista piuttosto noto per alcuni suoi action di successo, ripropone la vecchia storia di Wells riprendendo il titolo dell'ultima versione alla luce dei nuovi miracoli tecnologici nel campo degli effetti speciali. Chiamando lo specialista Stan Winston la produzione si è assicurata un parco pupazzi degno di GUERRE STELLARI...Leggi tutto, ma tutti questi freaks, in gran parte riconducibili, fisicamente, agli ape-men de IL PIANETA DELLE SCIMMIE, danno una connotazione fantasy al film che non si addice al tono originariamente fantascientifico del romanzo, in fondo una storia di mutazioni genetiche in un certo senso figlia della stessa matrice che aveva originato Frankenstein e tutti i “mad doctor”. Nella parte di quest'ultimo troviamo un incredibile Marlon Brando, che si presenta come un vero e proprio papa pronto a catechizzare le creature di un'isola alla sua mercé. Truccato in modo improbabile, con copricapi assurdi a nascondere una testa spesso coperta da una bianca crema antisolare, l'ormai enorme (una montagna!) eroe hollywoodiano consuma il suo fine carriera con trenta minuti (solo un terzo di film) da istrione, caricaturali. Sempre meglio comunque del protagonista David Thewlis, qui inespressivo, quasi catatonico. Nemmeno il povero Val Kilmer (troppo defilato) può fare molto per salvare un film che sembrava promettere bene (la confezione è di gran lusso) ma che invece si conclude tra scontri a fuoco interminabili (da vero action di serie B) e considerazioni da dimenticare.

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Blutarsky 5/10/07 15:58 - 360 commenti

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La genesi travagliata deve avere influito negativamente sul risultato finale, così come il passaggio della regia da Stanley a Frankenheimer ha riportato il progetto nei binari del film action di routine. Se ci mettiamo un Brando che gigioneggia impunemente fregandosene della storia e del suo personaggio (l’isola? Viste le dimensioni...), un risultato pessimo è assicurato. La visione vale solo per farsi due risate per la comicità involontaria presente nel film. Peccato che questo libro non riesca ad avere una riduzione cinematografica decente.

Undying 12/06/08 21:43 - 3807 commenti

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Rifacimento di un film-rifacimento che (non) ha fatto storia (L'Isola del dott. Moreau) costruito in perfetto "american style"... e non a caso. Come sempre, quel che traspare, è la boriosa ed antipatica tendenza del cineasta spocchioso perché foraggiato con montagne di dollari, grazie alle quali dare una confezione grafica di tutto rispetto al film (gli effetti sono di Stan Winston). Richard Stanley avrebbe forse garantito una regia più intensa e significativa di quella che, alla fine, è stata realizzata. Una confezione dignitosa, dunque, che nasconde il vuoto dato dall'assenza di contenuti.

Galbo 17/02/09 10:05 - 12399 commenti

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Terza trasposizione cinematografica del romanzo di Herbert George Wells (le precedenti versioni sono del 1932 con Charles Laughton e del 1977 con Burt Lancaster), L'isola perduta è affidato alla regia di Frankenheimer (subentrato a Richard Stanley) solido regista di action movies che non riesce però a trovare la cifra narrativa per la storia del dr. Moreau che conduce sull'isola del titolo strani esperimenti genetici.Il film appare ben realizzato tecnicamente ma freddo e senza emozioni con un Marlon Brando fuori parte.

Daniela 17/04/09 15:40 - 12672 commenti

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Mediocre trasposizione cinematografica del romanzo di Wells, deludente sul piano della spettacolarità, con effetti speciali dozzinali, e disastroso sul piano della recitazione: David Thewlis si impegna, ma Val Kilmer sembra voler dire "vabbé, sto facendo una pagliacciata, ma tanto non vedete che non me ne frega nulla?". Quanto a Brando, con la cipria bianca in faccia e una specie di cestino da rifiuti in testa, risulta tanto involontariamente comico da muovere a compassione. Frankenheimer ai minimi storici.

Puppigallo 18/04/09 15:57 - 5281 commenti

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Forse poteva funzionare di più in versione animata, perchè con attori veri, neanche tanto convinti (Brando compreso, che sembra più subire il suo ruolo di dottore pazzo), la pellicola non convince (già la sceneggiatura è poca cosa). In più non ha un gran ritmo e, tolto qualche buon make up del volto e del corpo di alcune mutazioni, resta ben poco, se non un Kilmer piuttosto spaesato, una donna felina, che quando fa il suo balletto è decisamente sensuale e un po' di violenza. Mediocre.
MEMORABILE: Il freak che il dottore si porta con sè (una sorta di "nanobimbambolotto" domestico), che ama anche vestire come lui.

Patrick78 24/07/09 15:37 - 357 commenti

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Tribolato adattamento del romanzo di Wells criticato dai più ed odiato da molti, in realtà risulta uno scempio totale firmato da Frankenheimer. La sua regia è puramente alimentare, le prove del cast sono alquanto trash (Brando su tutti), i trucchi di Stan Winston lasciano perplessi ma è l'insieme della pellicola a risultare particolarmente tedioso e ai limiti della ragionevolezza. Nulla è salvabile in un film nato già sotto una cattiva stella (doveva dirigere Stanley...), ripudiato da Frankenheimer e deriso giustamente dalla critica senza mezze misure.

Cotola 12/04/10 19:52 - 9055 commenti

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Mediocre e a tratti imbarazzante (si veda il trucco di Brando) trasposizione cinematografica del capolavoro di Welles. Tutta l’ambiguità del testo di partenza e la sua tensione narrativa si perdono completamente in questa banale e deludente pellicola che non riesce mai a interessare davvero lo spettatore. Il confronto col predecessore (già non eccelso) è improponibile.

Ecc.danilo 7/08/10 16:40 - 18 commenti

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Tratto dal famoso romanzo di H. G Wells il film è a tratti terrificante: si impone il compito di esplorare lati della fantascienza nuovi. I pezzi grossi (Val Kilmer e Marlon Brandon) sono del tutto sprecati nel ruolo a loro affidato. Film che porta a riflettere su argomenti quali l’umanità e la bestialità, ovvero, quanta umanità c’è negli uomini e quanto sono ancora simili alle bestie…
MEMORABILE: Camminare sui piedi è difficile, camminare a quattro zampe è facile...

Max renn 9/03/12 16:49 - 80 commenti

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E’ risaputa la difficoltà nel trasporre il buon romanzo “L’isola del dottor Moreau” di Wells in sede cinematografica. Frankenheimer non si dà per vinto, chiama attori del calibro di Brando e Kilmer e si mette al lavoro. Il risultato? Impietoso, imbarazzante, involontariamente comico. Recitazioni poco convinte, effetti poco speciali, tensione sotto i minimi storici… praticamente un naufragio. I tempi d’oro dei grandi Và e uccidi e Operazione diabolica sono un lontano miraggio.

Caesars 13/02/14 13:58 - 3794 commenti

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Peccato davvero vedere il nome di Frankenheimer accostato a questa improponibile versione cinematografica tratta dal famoso romanzo di H.G. Wells. La sceneggiatura è pessima e gli attori danno il peggio di se stessi, a cominciare da un Marlon Brando che risulta quasi comico nell’impersonare il dottor Moreau, proseguendo con un Val Kilmer che pare non credere nemmeno per un secondo in quello che fa e finendo con David Thewlis, protagonista “pesce lesso” di scarsa o nulla personalità. Da evitare. *!

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Rebis 23/04/14 18:12 - 2338 commenti

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Ne hanno preso le distanze prima Stanley poi Frankenheimer, e il film, in effetti, è un mostro di Frankenstein con tutto il fascino perturbante del freak, capace di vette di delirio inarrivabili (Brando che pontifica, Brando cannibalizzato) e sciatterie insensate (il finalone sparatutto con i bestioni armati di mitra). C'è da dire che nel marasma generale l'interesse non cala, e la visione pessimistica che rinvia alle gerarchie sociali - snocciolata tra dialoghi rabberciati e sviluppi inverosimili - resta illesa. Forse Wells sarebbe stato l'unico a non esserne del tutto stizzito.

Jena 10/09/17 15:00 - 1558 commenti

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Il film ha avuto grossi problemi produttivi e si vede. Brando è croce e delizia del film: impagabile quando si presenta come una specie di Papa dell'isola, di bianco vestito e su papamobile; quando recita da par suo battute deliranti sembra quasi estraneo al film, come se si trovasse da un'altra parte (si veda la scena di quando viene sbranato e si mette a suonare il piano). Per il resto a metà pellicola il film sembra incartarsi, senza più nessuna direzione. Discreti gli effetti speciali. Kilmer completamente fuori parte.

Anthonyvm 5/09/20 15:43 - 5708 commenti

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Film dalla storia produttiva travagliata, caotico e kitsch, ai limiti della parodia lisergica ma quasi entusiasmante. Tralasciando l'anonimo Thewlis, il resto è un vivace intruglio di follia visiva e concettuale: si va dall'assurda prova dell'imbiancato Brando (evidenti i parallelismi fra Moreau e il colonnello Kurtz) alla presenza di de la Rosa (il rat-man di Quella villa in fondo al parco), passando per il malatissimo Kilmer in versione "acid king", un mucchio di notevoli make-up e simbolismi religioso-sociali in linea col romanzo di Wells. Gore e sensualità aromatizzano il tutto.
MEMORABILE: Kilmer uccide un coniglio all'improvviso; La danza della Balk; Il parto cronenberghiano; La rivolta anarchica (con tanto di mitra) degli umanimali.

Rambo90 28/10/20 16:34 - 7703 commenti

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Imperfetto ma non così brutto come si dice in giro. Il film è comunque ben girato e con una confezione di serie A, soprattutto per quanto riguarda scenografie, trucco ed effetti speciali. La storia conserva il fascino della sua origine letteraria e il ritmo è quello giusto. Ci sono alcuni passaggi tirati via figli della produzione travagliata, ma anche momenti genuinamente inquietanti e un messaggio finale che non lascia indifferenti. Bravo Thewlis, Kilmer invece spento mentre Brando pure facendo il minimo è sempre il migliore. Buono.

Aco 31/08/21 19:56 - 215 commenti

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Tentativo di adattamento tecnologico dell’opera immortale di Wells purtroppo non del tutto riuscito. Rimane agli atti un lavoro pregevole per quanto riguarda l’interpretazione di Marlon Brando, un papa e padre delle sue creature, che tuttavia non riesce a farli diventare dei bravi esseri umani, e soprattutto il messaggio che Wells voleva trasmettere al lettore: il fallimento della missione dell’uomo bianco di civilizzare il mondo e rendere uguale a sé il resto dell’umanità. La fine dell’imperialismo europeo.
MEMORABILE: Il dialogo tra Edward Douglas e il Maestro delle leggi.
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  • Discussione Zender • 8/08/10 08:13
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Il signore degli anelli...?
    Scherzi a parte ti consiglio di selezionare in homepage il fantasy e guardarti i titoli presenti. Guardi quelli col pallinaggio più alto ed è fatta.
  • Discussione Ecc.danilo • 8/08/10 18:17
    Galoppino - 19 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Il signore degli anelli...?
    Scherzi a parte ti consiglio di selezionare in homepage il fantasy e guardarti i titoli presenti. Guardi quelli col pallinaggio più alto ed è fatta.

    Grazie. :)
  • Discussione Rebis • 15/04/14 17:20
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)
  • Discussione Buiomega71 • 15/04/14 17:55
    Consigliere - 26015 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)

    Assolutamente!

    Dio quanto amo questa uscita frankenheimeriana nella SF (che fa il paio con un altro mio cult dello zio John, Profezia)

    Non posso resistere a Marlon Brando agghingato tra Platinette e una matrona da incubo felliniano, agli stupefacenti SXF di sua maestà Stan Winston (oltre alle creature, anche a schegge splatter notevoli)

    All'atmosfera, allo schizzo biribizzo di Kilmer, a una sexy e animalesca Fairuza Balk, alla fotografia (a volte pure argentiana) di William Fraker (grandissimo)

    Sì, ok, forse (ma anche senza forse) Richard Stanley ne avrebbe tirato fuori chissà cosa, sicuramente

    Ma anche lo zio John mi ha stimolato l'encefalo e le coronarie

    Amo anche il secondo remake firmato Don Taylor (per me pietra imprescindibile della FANTA 70), ma questo folle e delirante restyling non ha eguali, quando lo vidi impazzii sul serio

    Bellissimo e apocalittico, poi, anche il finale

    Lo ricordo poco per "davinottarlo" (lo vidi nel 2000), ma ora come ora **** pallini non glieli leva nessuno! :)

    Cult assoluto "buiesco" a prescindere!
    Ultima modifica: 15/04/14 17:57 da Buiomega71
  • Discussione Crusow92 • 15/04/14 17:57
    Galoppino - 25 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)

    Assolutamente!

    Dio quanto amo questa uscita frankenheimeriana nella SF (che fa il paio con un altro mio cult dello zio John, Profezia)

    Non posso resistere a Marlon Brando agghingato tra Platinette e una matrona da incubo felliniano, agli stupefacenti SXF di sua maestà Stan Winston (oltre alle creature, anche a schegge splatter notevoli)

    All'atmosfera, allo schizzo biribizzo di Kilmer, a una sexy e animalesca Fairuza Balk, alla fotografia (a volte pure argentiana) di William Fraker (grandissimo)

    Sì, ok, forse (ma anche senza forse) Richard Stanley ne avrebbe tirato fuori chissà cosa, sicuramente

    Ma anche lo zio John mi ha stimolato l'encefalo e le coronarie

    Amo anche il secondo remake firmato Don Taylor (per me pietra imprescindibile della FANTA 70), ma questo folle e delirante restyling non ha eguali

    Bellissimo e apocalittico, poi, anche il finale

    Lo ricordo poco per "davinottarlo" (lo vidi nel 2000), ma ora come ora **** pallini non glieli leva nessuno! :)


    Questo è uno dei film della mia infanzia ;)
  • Discussione Buiomega71 • 15/04/14 17:58
    Consigliere - 26015 interventi
    Crusow92 ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)

    Assolutamente!

    Dio quanto amo questa uscita frankenheimeriana nella SF (che fa il paio con un altro mio cult dello zio John, Profezia)

    Non posso resistere a Marlon Brando agghingato tra Platinette e una matrona da incubo felliniano, agli stupefacenti SXF di sua maestà Stan Winston (oltre alle creature, anche a schegge splatter notevoli)

    All'atmosfera, allo schizzo biribizzo di Kilmer, a una sexy e animalesca Fairuza Balk, alla fotografia (a volte pure argentiana) di William Fraker (grandissimo)

    Sì, ok, forse (ma anche senza forse) Richard Stanley ne avrebbe tirato fuori chissà cosa, sicuramente

    Ma anche lo zio John mi ha stimolato l'encefalo e le coronarie

    Amo anche il secondo remake firmato Don Taylor (per me pietra imprescindibile della FANTA 70), ma questo folle e delirante restyling non ha eguali

    Bellissimo e apocalittico, poi, anche il finale

    Lo ricordo poco per "davinottarlo" (lo vidi nel 2000), ma ora come ora **** pallini non glieli leva nessuno! :)


    Questo è uno dei film della mia infanzia ;)


    Sì, Crusow, vero, so che ne parlammo di questo gioiello incompreso ;)
  • Discussione Galbo • 15/04/14 18:14
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Crusow92 ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)

    Assolutamente!

    Dio quanto amo questa uscita frankenheimeriana nella SF (che fa il paio con un altro mio cult dello zio John, Profezia)

    Non posso resistere a Marlon Brando agghingato tra Platinette e una matrona da incubo felliniano, agli stupefacenti SXF di sua maestà Stan Winston (oltre alle creature, anche a schegge splatter notevoli)

    All'atmosfera, allo schizzo biribizzo di Kilmer, a una sexy e animalesca Fairuza Balk, alla fotografia (a volte pure argentiana) di William Fraker (grandissimo)

    Sì, ok, forse (ma anche senza forse) Richard Stanley ne avrebbe tirato fuori chissà cosa, sicuramente

    Ma anche lo zio John mi ha stimolato l'encefalo e le coronarie

    Amo anche il secondo remake firmato Don Taylor (per me pietra imprescindibile della FANTA 70), ma questo folle e delirante restyling non ha eguali

    Bellissimo e apocalittico, poi, anche il finale

    Lo ricordo poco per "davinottarlo" (lo vidi nel 2000), ma ora come ora **** pallini non glieli leva nessuno! :)


    Questo è uno dei film della mia infanzia ;)


    Sì, Crusow, vero, so che ne parlammo di questo gioiello incompreso ;)


    non vedo il tuo commento Buio
  • Discussione Buiomega71 • 15/04/14 18:15
    Consigliere - 26015 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Crusow92 ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Zender, direi genere fantascienza, non certo drammatico :)

    Assolutamente!

    Dio quanto amo questa uscita frankenheimeriana nella SF (che fa il paio con un altro mio cult dello zio John, Profezia)

    Non posso resistere a Marlon Brando agghingato tra Platinette e una matrona da incubo felliniano, agli stupefacenti SXF di sua maestà Stan Winston (oltre alle creature, anche a schegge splatter notevoli)

    All'atmosfera, allo schizzo biribizzo di Kilmer, a una sexy e animalesca Fairuza Balk, alla fotografia (a volte pure argentiana) di William Fraker (grandissimo)

    Sì, ok, forse (ma anche senza forse) Richard Stanley ne avrebbe tirato fuori chissà cosa, sicuramente

    Ma anche lo zio John mi ha stimolato l'encefalo e le coronarie

    Amo anche il secondo remake firmato Don Taylor (per me pietra imprescindibile della FANTA 70), ma questo folle e delirante restyling non ha eguali

    Bellissimo e apocalittico, poi, anche il finale

    Lo ricordo poco per "davinottarlo" (lo vidi nel 2000), ma ora come ora **** pallini non glieli leva nessuno! :)


    Questo è uno dei film della mia infanzia ;)


    Sì, Crusow, vero, so che ne parlammo di questo gioiello incompreso ;)


    non vedo il tuo commento Buio


    Purtroppo, Galbo, lo vidi nel 2000, e ricordo solo alcune scene (che sono ben salde nella mia mente), ma non tutto il film

    Passato troppo tempo per commentarlo
  • Discussione Rebis • 16/04/14 09:06
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Io non l'ho trovato così brutto come si legge in giro, però siamo comunque nell'orbita del guilty pleasure e non certo del grande esempio di cinema: la produzione - com'è noto - è stata un disastro e non c'è uno dei nomi coinvolti che non ne abbia preso le distanze (da Stanley e Frankenheimer). Ci sono picchi di delirio inarrivabili e cadute di gusto imbarazzanti e gli ultimi venti minuti di "sparatutto" con i bestioni armati di mitragliatrice non è che vadano giù proprio d'un sorso... però ha una sua follia involuta che lo rende un curioso film-freak diciamo.
  • Discussione Buiomega71 • 16/04/14 17:16
    Consigliere - 26015 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Io non l'ho trovato così brutto come si legge in giro, però siamo comunque nell'orbita del guilty pleasure e non certo del grande esempio di cinema: la produzione - com'è noto - è stata un disastro e non c'è uno dei nomi coinvolti che non ne abbia preso le distanze (da Stanley e Frankenheimer). Ci sono picchi di delirio inarrivabili e cadute di gusto imbarazzanti e gli ultimi venti minuti di "sparatutto" con i bestioni armati di mitragliatrice non è che vadano giù proprio d'un sorso... però ha una sua follia involuta che lo rende un curioso film-freak diciamo.

    Per me non e un "guilty pleasure", ma un vero e proprio cult movie coi controcosi

    Credo sia uno degli SF più pregni, folli e deliranti degli anni '90

    E forse (senza forse, dai) il capolavoro frankenheimeriano degli anni '90 (anche più di Ronin, sì sì)

    Mi fà piacere comunque, Rebis, che tu lo abbia apprezzato un pochetto

    Altro cul "buiesco" in saccoccia "rebisiana" :)
    Ultima modifica: 16/04/14 17:18 da Buiomega71