Love crime - Film (2010)

Love crime
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Crime d'amour
Anno: 2010
Genere: thriller (colore)
Note: De Palma ne girerà un remake dal titolo "Passion" nel 2012.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Parte come un teso confronto in azienda tra la giovane emergente (Sagnier) e la sua superiore (Scott Thomas) che sconfina nel sentimentale, evolve come un thriller dai meccanismi perfetti destinato a condurre verso un finale a doppio colpo di scena, spiegato in modo esemplare. Anche per questi motivi le influenze hitchcockiane sono evidentissime e non a caso De Palma (da sempre il più grande ammiratore del Maestro) ne girerà a breve distanza un remake (PASSION) andando ad aprire nella sceneggiatura falle qui del tutto assenti, complicando l'ultima parte per aumentarne la spettacolarità. Già, perché l'unico vero difetto che penalizza CRIMES D'AMOUR...Leggi tutto è una patina da prodotto paratelevisivo dovuta a una fotografia spenta e una regia piuttosto dozzinale nella scelta delle inquadrature e nella ricercatezza formale, laddove invece il remake di De Palma interverrà ricamando sontuosamente ed elevando la storia al rango che le compete. Qui l'altra grande qualità è la performance delle due protagoniste, assolutamente perfette, con la Scott Thomas algida e ambigua al punto giusto e la Saigner credibile in un ruolo assai sfaccettato e difficile da interpretare. Apparentemente amiche, le due col passare dei minuti cominciano a sviluppare un rapporto ben diverso; colpa della capufficio che vuole attribuirsi i meriti della sua talentuosa collaboratrice e di quest'ultima che durante un viaggio di lavoro al Cairo non si fa troppi problemi nel portarsi a letto l'uomo (Mille) con cui l'altra aveva una relazione. E' ammirevole la precisione dell'ingranaggio che regola la sceneggiatura, senza quasi una sola sequenza fuori posto o una scena superflua, con dialoghi secchi e decisi e la forza di un soggetto alla base congegnato in maniera decisamente intelligente e smaliziata. Quando il film svolta improvvisamente nel thriller si ha una spaccatura netta senza che lo si avverta, proprio a testimoniare la grande coesione delle componenti. Tutto il cast comunque dà una mano perché anche l'educazione, la professionalità di giudici e avvocati segna un'importante punto di originalità: siamo lontani dalle intemperanze, dalla volgarità e più in generale dagli stereotipi che spesso il cinema offre. Un thriller moderno e insieme classico, da godersi fino ai titoli di coda senza pause.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/03/13 DAL BENEMERITO COYOTE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/10/15
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Coyote 8/03/13 09:05 - 185 commenti

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Alla giovane rampante Isabelle non viene risparmiato un colpo (basso) dalla crudeltà della manager invidiosa delle sue prospettive. Ma l'allieva ha imparato dalla maestra. Un classico thriller, con una trama quasi più da sceneggiato che da film, acquista interesse grazie alle ottime interpretazioni della Sagnier, assistente vessata e soprattutto della Scott Thomas, che fin dall'inizio esprime una perfidia raggelante e si conferma un'attrice straordinaria.

Deepred89 17/05/16 12:24 - 3701 commenti

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Pellicola dalla confezione pulita ed essenziale ma non sciatta né fastidiosa, che si avvale di una scrittura di tutto rispetto, con un soggetto che passa dalla love story al dramma con approdo finale al thriller gestendo il tutto con la massima padronanza e con un'ottima capacità di piazzare le sorprese nei momenti più inaspettati, senza cadute di gusto né forzature. Eccellenti le due protagoniste, perfetto il finale.

Daniela 24/07/19 00:18 - 12606 commenti

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L'addio al cinema di Corneau è un thriller incentrato su una vendetta sentimental-professionale portata a termine con lucidità e freddezza. Se la sceneggiatura risulta perfettamente congegnata, la messa in scena invece appare piuttosto smorta, da sceneggiato tv d'antan. Proprio il contrario di quello che avviene nel remake di De Palma: confezione brillante, trovate registiche d'effetto, ma trama zoppicante per via delle incongrue modifiche apportate. E anche sul piano attoriale il film originale vince a man bassa: splendidamente arrogante Scott Thomas, finemente ambigua Sagnier.

Caesars 9/09/20 10:12 - 3772 commenti

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Il commiato di Corneau è uno splendido giallo dalla sceneggiatura impeccabile, ben diretto e ottimamente interpretato da tutti, con menzione speciale per le due protagoniste che forniscono prove davvero notevolissime. Lo sviluppo della trama è ben calibrato e risulta assi più convincente di quello che verrà sviluppato due anni dopo da De Palma per il remake made in USA. Se la messa in scena fosse stata all'altezza di quella che realizzerà il regista americano saremmo qui a parlare di un autentico capolavoro... purtroppo ci dobbiamo solo accontentare di un ottimo prodotto.

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  • Discussione Caesars • 12/03/13 14:22
    Scrivano - 16796 interventi
    Coyote, da che fonte hai visionato il film? In italiano o almeno con sub nella nostra lingua?
  • Discussione Coyote • 12/03/13 23:30
    Galoppino - 2 interventi
    Ciao, l'ho visto in francese. Sinceramente non ho idea se sia stato tradotto in italiano, ma penso di no altrimenti IMDB darebbe in automatico il titolo italiano
  • Discussione Zender • 13/03/13 08:25
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Coyote ebbe a dire:
    penso di no altrimenti IMDB darebbe in automatico il titolo italiano
    Beh, questo non è automatico. E' pieno di titoli italiani che Imdb non ha aggiornato, come abbiam visto più volte. Ricordiamoci che Imdb non è un sito italiano, e per quanto riguarda i titoli italiani non può fare testo.
  • Curiosità Caesars • 9/09/20 09:34
    Scrivano - 16796 interventi
    Il film che la protagonista va a vedere al cinema, e che nella finzione s'intitola "Derniere Rivage"...

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/derni.jpg[/img]

    ...è in realtà "Cadeau de rupture", un corto realizzato l'anno prima da Vincent Trintignant (che è il primo assistente di regia di Corneau in questo film). Fonte: Imdb. Coincidono i nomi di Roman Kolinka, Jean-Pierre Leclerc, Blanche Perrin e Stéphane Brel e la supervisore allo script (Laura Boitel):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/derni2.jpg[/img]