Butter - Film (2011)

A chi può venire in mente un campionato di statue di burro? Agli americani. Qui è in ballo la partecipazione al torneo nazionale, contesa fra una WASP spocchiosa e una bambina nera sballottata da una famiglia all'altra... Commedia che vorrebbe essere pungente ma esaurisce le sue cartucce nella bizzarria dello spunto, ondeggiando fra la caricatura (il personaggio di Garner è ridicolo più che odioso) ed il ricatto sentimentale (la piccola orfana Shahidi), con personaggi mal definiti come la spogliarellista Wilde, comunque qui bella ed arrapante.

Commedia che, ruotando attorno a sculture di burro nel Midwest americano, mostra uno spaccato della società di provincia che riunisce famiglia, politica, competizione, religione, sesso e prostituzione; protagoniste sono senz'altro le donne. Donne molto diverse tra loro ma tutte piuttosto agguerrite per difendere, più o meno lealmente, ideali considerati importanti; e alcuni lo sono. Personaggi che vanno sopra le righe solo per essere meglio definiti, operazione riuscita anche in virtù di buone interpretazioni. Deliziosa Yara Shahidi.

Particolare racconto, che delinea bene i suoi personaggi (e anche in modo realistico) circondandoli di demenzialità e di un'ironia a tratti volgare ma molto divertente. Già l'idea di base di un concorso per sculture fatte col burro ha una sua originalità, ma la sceneggiatura va spesso sopra le righe regalando diverse sorprese nei comportamenti dei protagonisti. Brava la Garner, splendente e sensuale la Wilde, particolarmente azzeccata la piccola Shahidi che aggiunge un tocco di sentimentalismo con la sola presenza. Buono.