Madison County - Film (2011)

Madison County

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/05/12 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Gestarsh99 10/05/12 12:04 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

Un tempo Madison County evocava nella mente del cinefilo placidi ponticelli inarcati su rive erbose e liriche nostalgie d'amore. In quest'epoca di neo-hooperianesimo cheap invece le cose sono un po' diverse e il villaggio di campagnoli buzzurri, allofobi e dal coltellone facile in cui 5 ragazzotti di città (bravini e realistici) andranno a ficcare il naso offirà la suina accoglienza di Porkface, un marcantonio di serial killer a metà tra Faccia di cuoio e il megalico Tiny de La casa del diavolo. Storia vecchissima, espedienti ultraclassici ma se non altro la tensione farcisce bene la pagnotta.
MEMORABILE: Il puntuto troncone di legno conficcato da parte a parte in bocca ad uno dei ragazzi...

Schramm 17/12/13 14:42 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Ennesimo trattato sul campanilismo contadino fattosi sindrome del bunker (e venendo da uno che di cognome fa England, c'è da crederci) con le estreme conseguenze salvage misto torture misto slasher misto deliverance che, da Craven e Hooper han riempito le fosse comuni. La sola differenza consta nell'affannoso tentare la carta metadiscorsiva (il letterario Cicero pro domo sua fattosi leggenda). Ciò tolto, lascia increduli come il cinema mai si stanchi di ribadirci che abbandonata la città la logica del branco riempie i cimiteri. Ma il problema vero è che il film non funziona mai a livello alcuno.

Buiomega71 18/07/16 00:34 - 2914 commenti

I gusti di Buiomega71

Più dalle parti di un 2000 maniacs che dei lidi hooperiani. England sa il fatto suo come narratore; il problema, però, a parte qualche scheggia (le ragazze ochette al fiume, la vecchia assassina), è che per quasi tutto il tempo non succede praticamente nulla, si gira a vuoto tra chiacchiere e perlustrazioni boschive. Quando, poi, il meccanismo ingrana, il film finisce di botto, lasciando con un palmo di naso. Basso anche il tasso splatter (qualche furente coltellata o colpo d'accetta) e poca crudeltà. In compenso piuttosto credibili (caso raro nello slasher) le giovani vittime.
MEMORABILE: Gamba spezzata; I "grugniti" ludici di Damien/faccia da maiale; Brooke, emaciata e ferita, sulla strada verso il dinner; I poco ospitali redneck.

Teddy 11/03/23 22:32 - 833 commenti

I gusti di Teddy

Perfettamente in linea con la sua epoca, i primi anni Duemila, è un teen-horror atmosferico e umidiccio, di grande intrattenimento e con alcune sequenze professionalmente confezionate. Ok, la meccanica dello slasher è sempre la stessa, ma Eric England riesce a evitare morale e moralismi: non si scompone, non cerca martiri o eroi, osserva i suoi personaggi con distacco e conclude con il più idoneo dei finali. Sottovalutato.

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  • Discussione Gestarsh99 • 15/05/12 21:55
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Come ho accennato velatamente nel mio commento, il film di Eastwood aveva tutt'altro tenore e sapore, e adoperava il nome della località a fini romantico-nostalgici, sottolineando una certa poetica atemporale dal retrogusto autoreferenzialmente western.

    Un raffinatissimo omaggio che tramanda un ricordo piacevole e positivo, non denigratorio come la sensazione che resta a fine visione di quest'horrorucolo alla fungaiola :)

    P.S.: Per errore ho chiamato Piero68...
  • Discussione Piero68 • 16/05/12 09:15
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Come ho accennato velatamente nel mio commento, il film di Eastwood aveva tutt'altro tenore e sapore, e adoperava il nome della località a fini romantico-nostalgici, sottolineando una certa poetica atemporale dal retrogusto autoreferenzialmente western.

    Un raffinatissimo omaggio che tramanda un ricordo piacevole e positivo, non denigratorio come la sensazione che resta a fine visione di quest'horrorucolo alla fungaiola :)

    P.S.: Per errore ho chiamato Piero68...


    Infatti :)
  • Discussione Schramm • 17/12/13 18:42
    Scrivano - 7694 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Piccolissima riflessione autointerrogativa: riproporre per lunghi cicli sempre gli stessi canovacci rurali alla fine poi non porta inevitabilmente al consolidamento di pregiudizi fasulli, per di più conditi di antipatici sospetti di razzismo sociale verso coloro che davvero abitano nelle zone più isolate degli USA?

    Quest'opera dà per naturali e scontati un sacco di luoghi comuni sui cosiddetti redneck statunitensi e lo fa addirittura indicando la circoscritta posizione topografica. Il tutto non può che risultare fastidioso e poco intelligente.


    non la ritengo una prerogativa geo-sociale ad alto rischio di ambiguità/razzismo appannaggio dei soli states, ma di tutta la scala planetaria. è proprio il genere in sé che non si discosta mai da quelle solite due tre coordinate, america o meno.

    basti pensare -per fare qualche esempio- anche a calvaire (belgio), a frontiers (francia), a padroni di casa (italia), a wolf creek (australia) o a la ley de la montana (spagna). insomma boscaglia che vai, buzzurro sciroccato che trovi.

    è certo che questo filone di stranieri dell'urbe massacrati da stranieri della brughiera che sono necessariamente brutti sporchi cattivi e malatissimi (ma per una volta, rovesciare i ruoli no?) ha un pochetto mostrato la corda (e aggiungerei, scassato le arachidi).

    in questo caso poi, tutto è aggravato dal non divampare mai di un briciolo di tensione alcuna, è tutto scontatissimo, pre-ordinato, meccanico, volendo anche poco truculento, roba da far sembrare otto preminger un inbred...
    Ultima modifica: 17/12/13 18:50 da Schramm
  • Discussione Schramm • 17/12/13 18:48
    Scrivano - 7694 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    No, non è un mockumentary ma un'ennesimo riciclo del classico Non aprite quella porta.

    Tu che ne pensi del fatto di identificare gli abitanti delle zone rurali americane sempre come persone retrograde, violente, incivili e super-diffidenti con chiunque capiti nei loro villaggi?



    non son un grande giramondo, ma potrebbe essere anche vero a volte, che ne dici?


    però in effetti spessissimo pure la gente delle metropoli è ignorante ed ingiusta, no?


    è abbastanza vero che specie in alcuni sperduti paesini (mi viene da pensare alla sardegna, per dire) c'è un'estrema diffidenza e ostilità nei confronti dello straniero, ma di contro è pur sempre uno straniero che in molti casi è il primo a ritenere i sardi dei primitivi sottosviluppati. come sopra: a me piacerebbe vedere per una volta i termini rovesciati in questo sottofilone, con i bravi ragazzi che finiscono nel paesino, che si rivelano tutt'altro che bravi...
  • Discussione Buiomega71 • 18/12/13 01:40
    Consigliere - 26027 interventi
    A me a vedere il tipaccio con la maschera da suino mi fà venire in mente Porkchop (che è molto similare), e quella del coniglione in Bunnyman (di quest'ultimo ho il dvd inglese, che dovrei decidermi a vedere, prima o poi...)
  • Discussione Schramm • 18/12/13 13:12
    Scrivano - 7694 interventi
    non ho visto né l'uno né l'altro, ma non ribadirò mai abbastanza che è un filone che amerei vedere finalmente sovvertito...
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/13 00:45
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    non ho visto né l'uno né l'altro, ma non ribadirò mai abbastanza che è un filone che amerei vedere finalmente sovvertito...

    A me, invece, il filone sconfinfera!

    Non posso farne a meno di acquistarli stì filmazzi (pure in inglese)
  • Discussione Raremirko • 24/12/13 17:32
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Torno solo ora, avevo il pc rotto, grazie schramm per la segnalazione
  • Discussione Buiomega71 • 18/07/16 09:55
    Consigliere - 26027 interventi
    Girato bene e girato bene e England la stoffa c'è l'ha

    Il problema del film sarebbe un'altro

    Per quasi tutto il tempo NON succede praticamente nulla, tra chiacchiere e infinite perlustrazioni tra boschi e case abbandonate immerse nella natura e si gira a vuoto

    Quando il film ingrana (con la comparsa di Damien-nome omen-faccia da maiale) e comincia il body count, la pellicola finisce di botto, lasciando con un palmo di naso il sottoscritto (che rimane piuttosto basito anzichenò)

    A parte alcune schegge (le ochette al fiume che attirano Kyle nella trappola, la vecchina assassina) il film viaggia sui binari del già visto (anche se ben girato), regala pochissime sorprese, e avaro di crudeltà che il (de)genere richiederebbe e soprattutto, colpevolmente, parco nello splatter (quando ho letto che gli SFX erano di Robert Hall e della sua Almost Human già mi preparavo a banchetti di sangue prelibati, invece c'è giusto qualche coltellata e accettata e un pezzo di mazza da baseball ficcata in bocca al povero Will)

    Belle le location rurali, ben rese le facce dei redneck (quando i ragazzi entrano nel dinner), con un misto tra i rozzi e poco ospitali montanari di Deliverance e i cajun dei Guerrieri della palude silenziosa, l'incipit con la badilata, la furente lotta tra Damien/porkface e Jenna, tra gambe spezzate e furenti colpi d'accetta, Brooke emaciata e ferita che si incammina sulla strada (stile Ronette Pulaski) verso il dinner e , per una volta, la credibilità dei cinque ragazzi vittime di porkface (che, come villain, non e nemmeno granchè, se paragonato, chessò, a un Bunnyman) caraterizzazione assai rara nello slaher.

    Più dalle parti di 2000 maniacs che nemmeno i lidi hooperiani

    Il potenziale c'era e England c'ha i numeri, ma il suo slaher trasuda di ovvietà e, quel che e peggio, debole nei punti dove poteva rincarare: nelle efferatezze e nella violenza

    Scorre via (nonostante succeda poco o nulla) ma non affonda e non lascia nessun segno. Peccato.
    Ultima modifica: 18/07/16 10:28 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 18/07/16 10:00
    Consigliere - 26027 interventi
    Ho il dvd tedesco (ottimo, tra l'altro) della Mad Dimension (altro film mai giunto nei nostri lidi)

    Formato: 2.35:1

    Versione unrated

    Audio: tedesco 5.1, inglese 5.1

    Nessun sottotitolo

    Come extra il trailer e il commento audio di Eric England

    Durata effettiva: 1h, 18m e 40s

    Visto in sola lingua inglese (un pò una fatica, visto che per un ora abbondante parlano, parlano e parlano. Per capirci qualcosa mi sono un pò aiutato con la trama presente su Wikipedia)