Il mio viaggio in Italia - Documentario (1999)

Dopo il Viaggio nel cinema americano, Martin Scorsese si cimenta ancora una volta con un documentario: il risultato è questo lungo (dura circa quattro ore) viaggio filmato tra i capolavori del cinema del nostro paese dal dopoguerra, con particolare riferimento al neorealismo. Con un eloquio torrenziale, il grande regista commenta da par suo i capolavori le cui scene principali scorrono sullo schermo permettendoci di riconoscere le fonti principali di ispirazione della sua stessa cinematografia.

Bellissimo documentario fiume sulla storia del cinema italiano; da Rossellini e De Sica, da Fellini ad Antonioni passando per Visconti, Camerini, Blasetti. Colpiscono l’attenzione al dettaglio e l’amore sconfinato di un Martin Scorsese che qui compone un vero e proprio saggio visivo, loquace ed espressivo, sul neorealismo e le varie declinazioni autoriali che hanno reso immortale, innovativo ed elevato a inestimabile fonte d’ispirazione il nostro cinema dagli anni ’40 ai ’60. Da tramandare, come, con infinita umiltà, ci ricorda in conclusione.

Scorsese rende omaggio ai baluardi del cinema italiano sulla base della loro influenza su di lui. Prima parte più emotiva dove ricorda la sua infanzia e la vita dei suoi parenti emigrati. Quando poi la storia si intreccia con la sua attività registica l’analisi affronta le caratteristiche tecniche dei film. Valido il monito alla visione per ampliare i propri orizzonti partendo da una solida base.