Blando e sciatto filmetto che mischia (male) dramma, orrore e fantastico. Bella l'ambientazione medievale, mediocre tutto il resto. Nonostante l'ottimo cast non riesce a appassionare e suscita parecchia noia nello spettatore. Alcune scene come quella dopo la cena sono davvero incomprensibili e sembrano messe li per caso. Bruttino.
Forse un po' troppo bistratto, è un raffinato film medievale stupendamente esaltato nella sua ambientazione, con una bellissima fotografia. Tratto da un racconto di Tieck, la storia di amore e morte (solo vagamente horror) che si va a raccontare è resa molto bene dal protagonista tormentato; anima che non trova mai quiete interna e vive di sbalzi umorali in seguito alla perdita della moglie. Nonostante qualche lentezza di troppo, riesce a catturare grazie ad una bella resa stilistica. Molto buono anche il cast di supporto.
Produzione spagnola che mantiene l'ambientazione medievale di altre opere gotico fantastiche dell'epoca ma se ne discosta completamente se non altro per l'approccio autoriale che contraddistingue la pellicola. Cast artistico e tecnico di lusso infatti (su tutti spicca la fotografia di Tovoli) e sceneggiatura moderatamente ambiziosa nel portare alla luce tematiche che, anche se già battute, non possono che risultare felici: l'accostamento vampirismo/sessualità e l'affermazione della necessarietà del Male per l'affermazione del Bene. Peccato per la Muti, davvero sprecata.
Curioso dramma-horror di ambientazione medioevale, con il grande Michel Piccoli nel ruolo principale, nonostante il titolo faccia erroneamente supporre una maggiore importanza del personaggio femminile. Il ritmo lasco e il rifiuto di utilizzare le solite convenzioni del sottogenere vampiresco probabilmente non aiutano, ma l'atmosfera è quella giusta, anche grazie a un sapiente utilizzo di luci, luoghi e musiche (di Ennio Morricone). Decorativa la presenza di Ornella Muti.
MEMORABILE: Michel Piccoli: "Che cos'è la morte, se non il dolore di chi resta?".
Nonostante sia convolato a nuove nozze, il castellano continua ad essere ossessionato dal ricordo della prima moglie morta anni prima a seguito di una caduta da cavallo, tanto da chiedere al Diavolo di riportarla in vita... Racconto medievale dalla trama potenzialmente suggestiva che risulta però scialbo e pesante per colpa di un ritmo lasco, di alcuni passaggi goffi e di una scarsa definizione di alcuni personaggi, sprecando così la presenza nel cast di due attori di valore come Piccoli e Ullmann. Quanto ai risvolti vampireschi, sono tanto soft da risultare anemici.
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Ciava,
non ho la VHS del film in questione (né l'ho mai visto), ma dai dati riportati su Italiataglia, la lunghezza della pellicola passata in censura era di 2760m accertati, corrispondenti quindi a 1h40'52", che passati in PAL diventerebbero 1h36'50".
Perdonami che non ti ho risposto subito, ma sai col nuovo sistema non capisco dove devo andare a vedere se qualcuno ha risposto a una mia domanda (devo ancora fare un pochino di pratica).
Grazie mille !