Argos alla riscossa - Film (1962)

Argos alla riscossa
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Santo contra las Mujeres Vampiro
Anno: 1962
Genere: horror (bianco e nero)
APPROFONDIMENTI: Il Santo al cinema!

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si comincia subito bene, con titoli di testa accompagnati da invocazioni ad Argos con effetto eco, grida di donne disperate e dulcis in fundo la risata di quello che potrebbe benissimo essere il Mister X dell’uomo tigre (visto il tema). Ma è solo l’antipasto, seguito dall’immancabile scena sul ring, visto che Argos è il nome dato dagli italiani al Santo, un celeberrimo lottatore messicano identificabile da una maschera d’argento che non si toglie mai (“Ma chi è veramente Argos?”, “Nessuno lo sa, e nessuno mai lo saprà”, è su queste gravi parole che si chiude il film). Il narratore però ci avverte che mentre Argos...Leggi tutto combatte contro i suoi avversari l’umanità è in pericolo e lui “sarà chiamato a difendere il genere umano dalla minaccia delle amazzoni delle tenebre!” Siamo insomma nelle sue mani, e purtroppo non possiamo che verificare che trattasi di supereroe part-time, visto che spesso rimanda questioni esiziali per la salvezza dell’umanità perché deve lottare sul ring contro improbabili pagliacci suoi pari: “Argos, puoi essere presente alla festa dove le amazzoni delle tenebre tenteranno di rapire mia figlia preparando così la distruzione degli umani?”. Risposta: “No, ho un incontro, ma ve la caverete lo stesso”. D’altra parte forse ha ragione lui: queste amazzoni che escono dalle bare, temono il sole, riflettono schifezze sugli specchi e lasciano due puntini sui colli delle loro vittime non sono altro che vampirelle travestite (vedasi titolo originale, non a caso), tutte tese a rapire la giobane che le dovrà guidare alla supremazia sulla Terra. A questo punto forse per combatterle basta la polizia, con un ispettore che aizza i suoi col fischietto (lo suona all’impazzata) e arriva sempre in ritardo. Argos arriva invece puntuale per i pugni agli omoni/schiavi risvegliati dalle amazzoni. A organizzare le operazioni l’immancabile studioso, che comunica con Argos attraverso una gigantesca radio in legno con monitor appesa al salotto di casa (il nome in codice dell’operazione è il geniale “Argos alla riscossa”) e studia con la lente geroglifici che ha precedentemente fatto ingrandire (mah) sui quali si profetizza l’avvento del nemico femminile e la difesa dell’umanità da parte di un eletto (Argos, of course) esattamente come già avvenuto secoli prima. Questa volta però, l’eletto, dicono le profezie, potrebbe anche soccombere. O perbacco... Ma no dai, chi volete che metta nel sacco un supereroe tanto imbattibile, che a meno che non si tiri fuori un’arma da fuoco (cosa a cui nessuno pensa ovviamente) le mena ancora più di tutti? Così, mentre qualche omone/schiavo crepa per strada da solo (si volta, vede una grossa croce davanti a sé, cade e brucia sul posto), Argos raggiungerà il misterioso antro delle amazzoni per il gran finale. Spezzettato da lunghe parentesi di lotta sul ring (almeno tre incontri interminabili), da ulteriori pestaggi nei giardini e per le strade, il film è ovviamente più comico che altro, con dialoghi ancor più ingessati dei protagonisti, già veri e propri manichini nelle scene del ballo, dove la perfida Tundra ipnotizza un principe impacchettato per ballar con lui e il maggiordomo per non ammettere di non possedere l’invito. Se non altro però c’è ritmo e la vicenda, ingenua come previsto, si fa seguire fino al suggestivo finale tra le fiamme.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/03/10 DAL BENEMERITO R.F.E. POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/11/10
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R.f.e. 11/03/10 18:58 - 816 commenti

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Secondo molti, una delle migliori avventure del "Santo" (ribattezzato "Argos" in Italia), qui impegnato ad affrontare una setta di donne vampiro (morettone e curvilinee). In realtà, trattasi di una pellicola alquanto ridicola, che poteva divertire solo da bambini...

Puppigallo 3/12/10 20:28 - 5258 commenti

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Ci troviamo al cospetto di Argos, un lottatore al servizio del bene, che se la vedrà con le amazzoni vampiresche delle tenebre, guidate dalla sacerdotessa Tundra, che non vede l'ora di svegliare la regina Goxira. In linea di massima, credo di aver già reso l'idea... Sì, è proprio una ridicola boiata, che quando non mette in mostra tutte le sue amazzoniche sciocchezze, ci ammorba con lunghi e noiosi combattimenti. Purtroppo, non fa neanche tanto ridere, perché il livello è così penosamente basso che il sorriso si manifesta in poche occasioni (il risveglio dei vampiri combattenti). Vaccata.
MEMORABILE: Argos l'incendiario.

Mco 16/06/16 12:11 - 2324 commenti

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Una delle prime avventure cinematografiche del celeberrimo Santo, che in Italia si pensò bene di accomunare ai classici supereroi cambiandone il nome in Argos (sic). La missione salvifica lo vede qui disimpegnarsi contro un manipolo di avvenenti vampire in cerca di sangue fresco. Ciò che rende gravosa la pellicola, a dispetto della sua indiscutibile peculiarità, è l'ampio spazio dato ai combattimenti a corpo libero. Il ritmo diegetico si spezzetta e ne resta un pot pourri alquanto insipido. Un peccato, considerando i buoni inserti horror.
MEMORABILE: La libagione nella grotta delle vampire; Il finalone tra le fiamme.

Il Gobbo 8/11/18 11:51 - 3015 commenti

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Surrealismo e chili-pop, gustosa miscela al servizio delle gesta di Rodolfo Guzmán Huerta alias el Enmascarado de Plata alias El Santo. Da noi Argos chissà se per scrupoli religiosi, o per evitare omonimie con Simon Templar (ma c'era già la serie in Italia?). I mezzi son pochi, le scene di lucha libre un po' lunghe, ma i momenti gotici godibili e le vampiresse polpose, specie Ofelia Montesco (gran nome) a differenza della scialbissima "buona" erede designata della cattiva. Midi minuit cinema all'ennesima potenza

Ronax 30/05/21 01:10 - 1247 commenti

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Ribattezzato Argos in Italia, il superman mascherato messicano Santo deve vedersela con un plotone di donne vampiro incaricate di rapire una candida fanciulla, suo malgrado erede designata della loro regina. Un horror che non spaventa nessuno, spesso al limite del ridicolo, ma che riesce quasi ad affascinare per l'ingenuità della trama e la povertà degli effetti speciali. Il livello della recitazione è in linea con il resto, ma le belle vampiresse si vedono con piacere. La versione italiana è più breve rispetto a quella originale messicana, ma presenta scene assenti in quest'ultima.
MEMORABILE: L'uscita dalle bare delle donne vampiro.

Siska80 21/08/22 11:15 - 3737 commenti

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Indubbiamente trucco ed effetti speciali sono realizzati discretamente per l'epoca e il cast principale è abbastanza convincente (la naturale compostezza di Benedico fa la differenza), senza contare che la figura dell'eroe wrestler mascherato risulta talmente efficace da aver generato in breve tempo dei proseliti (la saga di Neutron, anch'essa messicana, ne è una prova lampante). Di contro, mescolare vampiri (che hanno più l'aspetto di mummie) e patti col diavolo si rivela un po' azzardato, anche se il punto più basso è il finale "di fortuna", ai limiti del ridicolo. Peccato.
MEMORABILE: L'intro con il volto pietrificato della sacerdotessa; Il macabro rito del calice riproposto in Suspiria; I pugni fintissimi al prigioniero.

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