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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/06/09 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 9/01/12 10:15 - 4567 commenti

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Al suo terzo film Antonioni slarga già lo sguardo della mdp all'Europa, raccontando una gioventù borghese borderline, uscita dalla guerra senza più alcun riferimento morale e culturale. La modernità tematica insieme allo sguardo crudo del regista romagnolo faran avvillupare il film nelle spire censorie. L'episodio italiano ne uscirà snaturato e incolore, mentre quello francese appare affettato e artificioso. Straordinariamente anticipatore e cinematograficamente longevo invece il capolavoro "inglese". Fastidioso, a conti fatti, il richiamo cronachistico.

Belfagor 30/07/12 21:17 - 2690 commenti

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Tre ritratti di una gioventù borghese decaduta e nichilistica, che si incammina sulla strada del delitto. L'episodio francese, per quanto elegante, non va al di là dell'esercizio di stile, del grazioso "déjeuner sur l'herbe" (Mereghetti). L'episodio italiano è il meno interessante dei tre, anche per colpa di una censura di manica stretta che lo ha snaturato. Il migliore è certamente l'episodio inglese, segnato dall'efficace humour nero con cui il regista tratteggia il ritratto spietato di un delitto "perfetto".

Myvincent 6/09/12 07:56 - 3744 commenti

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Tre episodi incentrati sulla violenza gratuita da parte di giovani per bene provenienti da famiglie "normali" e borghesi nell'Italia del dopoguerra. Il film è intriso di pessimismo e il grande pregio di Antonioni è aver impresso stili differenti in base all'ambientazione delle storie. Dei tre, l'episodio italiano sembra quello meno riuscito per la recitazione a tratti vuota e accademica.

Jdelarge 28/06/13 09:52 - 1000 commenti

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Film incentrato su atti di violenza commessi da giovani borghesi, viziati fin dalla nascita: questi, per imporsi in maniera perentoria all'interno (e al di sopra) della società sono disposti a commettere l'azione più estrema: l'omicidio. La pellicola è divisa in tre episodi decisamente poco riusciti, colpa di una regia anonima e di attori non troppo impeccabili. Si intravede il talento di Antonioni, ma questo film è ancora troppo poco. Pessimo il finale moralistico, bella la fotografia.

Saintgifts 24/02/15 11:03 - 4098 commenti

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Preferisco lasciare da parte l'impostazione del regista sui giovani senza morale (i vinti appunto) e anche ignorare uno dei motivi che li spinge a certe azioni (il denaro). Guarderei piuttosto alle donne e al loro peso (o non peso) sulle vicende. Non credo sia un caso che Antonioni, in un modo o nell'altro, dedichi alle donne molte delle sue attenzioni (forse tutte), sia superficiali (il corpo) che più profonde, riferite al loro modo di pensare e di considerare la vita. Le sue sono donne "moderne", indipendentemente dall'età, ed evolute.
MEMORABILE: L'episodio britannico, che alza la media.

Paulaster 17/05/15 01:42 - 4429 commenti

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Triplice esempio per descrivere un’anomalia del dopoguerra: invece di pensare alla ricostruzione o desiderare di costruirsi un futuro, i giovani pensano solo al denaro facile senza dimostrare umanità per il prossimo. In ogni episodio si distinguono i caratteri tipici del paese ospitante: più leggero e delicato quello francese, melodrammatico l’italiano e dallo humor cinico l’inglese. Manca uno scavo sui motivi psicosociali che portano a compiere simili delitti, ma tale fenomeno si scoprirà essere presente anche nelle epoche successive.

Vitgar 22/02/17 08:52 - 586 commenti

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Interessante lavoro di Antonioni, ambientato in tre nazioni diverse a confermare che il disagio esistenziale giovanile non ha confini. Trattasi di giovani borghesi "vinti" dall'ambizione e dall'idea che tutto sia lecito. Buone le ambientazioni e la fotografia; la recitazione di alcuni dei protagonisti è invece modesta e manieristica.

Daniela 9/07/18 11:56 - 12673 commenti

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Tre episodi di diversa ambientazione che vorrebbero stigmatizzare le tendenze criminali dei giovani di buona famiglia: stiloso ma inconcludente quello francese in cui due fratelli progettano l'omicidio di un loro amico fanfarone per derubarlo, poco significativo l'italiano con Interlenghi implicato nel traffico di contrabbando, più riuscito quello inglese su un poetastro che compie il "delitto perfetto" per conquistare soldi e fama. Il mestiere registico c'è ma il film è zavorrato da una pesante retorica moralistica. Incongrua la colonna sonora "bandistica" di Fusco.

Faggi 24/08/18 19:01 - 1549 commenti

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Filo conduttore dei tre episodi è la tendenza al crimine; tendenza (sgominabile) che può germogliare ovunque (i ragazzi di buona famiglia, il sedicente poeta); ci sono poi il desiderio di denaro facile e (nell'ultimo segmento) di fama; nonché dei riferimenti al vano nichilismo. Antonioni gira degli interessanti bozzetti e coltiva i suoi esperimenti di stile: posizione dei personaggi in simbiosi con il paesaggio, taglio delle inquadrature, campi lunghi, atmosfere psichiche fosche, ombre irrazionali... Lavoro non elencabile tra i suoi capolavori.

B. Legnani 9/07/21 00:31 - 5537 commenti

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Tre episodi, con Antonioni che si divide stilisticamente in tre: la tematica conduttrice ora può non parere chiara, ma è adeguata al Dopoguerra. Francia (**½). Crudele rappresentazione di come finiscono le vanterie, il cinismo, la stupidità, l’invidia, la perfidia: condotto bene, concluso non benissimo. Italia (**). Il più debole narrativamente, con un Interlenghi non troppo convincente, forse fuori ruolo. Meglio la Ferrero, la Maltagliati e Ciannelli. Inghilterra (***), Sorprendente, con umorismo nero talora delizioso e con due ottime interpretazioni (Peter Reynolds e Patrick Barr).
MEMORABILE: Le banconote false; La Maltagliati disperata nel finale; Il poeta che si diverte al suo processo.

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Noodles 28/12/21 16:40 - 2233 commenti

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Il prologo del film annuncia la volontà di raccontare le cose nude e crude, come si svolgono. In realtà questo non avviene perché Michelangelo Antonioni racconta, seppur bene, inserendo un certo moralismo nei confronti della gioventù del dopoguerra e di neorealismo non se ne vede tanto, se non magari nell'episodio italiano, peraltro il peggiore per fiacchezza. Lascia l'amaro in bocca l'episodio francese mentre il migliore è il terzo, quello inglese, con una migliore caratterizzazione del personaggio e qualcosa in più nella trama. Discreto, ma il vero Antonioni è ancora lontano.

Reeves 26/08/23 19:18 - 2230 commenti

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L'idea di Antonioni è  quella di raccontare come fosse "bruciata" la gioventù del secondo dopoguerra: non come quella americana, ma in modo diverso. Si parla di giovani che non hanno ideali, che frequentano i nazisti (che tanto danno hanno già fatto al mondo), che sono aggressivi "senza una causa": Più interessante sociologicamente che come film, però Jean-Pierre Mocky fornisce una grande interpretazione.
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  • Discussione B. Legnani • 1/10/10 19:00
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    È andato in onda Mercoledì 29 SETTEMBRE ore 02:30 su RETE 4

    Ho fatto partire il registratore e ho beccato qualche ora di colore blu. Possibile che la notte fosse fatta solo di roba criptata???
  • Discussione Zender • 1/10/10 19:27
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Conoscendo Antonioni il film è cominciato alle 2 e 30 ed è finito alle 8 di mattina...
  • Discussione Lodger • 23/03/15 14:50
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    da "NUOVA STAMPA SERA" del 3/4 Ottobre 1953:

    NEL MONDO DEL CINEMA
    Gioventù inquieta nel nuovo film di Antonioni


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    Ultima modifica: 23/03/15 18:38 da Lodger