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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un film fondamentale, che ha segnato una via ben precisa ricalcata poi da molti (l’8 MM con Nicolas Cage ne è quasi il remake) anche qui in Italia (dal dimenticato BLUE NUDE fino al più recente episodio con Christian De Sica in ANNI 90 PARTE II). L’idea della pecorella smarrita da cercare nel pagliaio losangeleno è sicuramente efficace, il viaggio dell'ottimo protagonista George C. Scott (una maschera di disperazione in alcuni momenti assolutamente perfetta) nel marciume del mondo a luci rosse, che lo condurrà...Leggi tutto addirittura nel circolo degli snuff movies, è seguito con bravura da regista-sceneggiatura Paul Schrader, anche se poi al momento di trarre le conclusioni non si affondano i colpi (chissà se perché sotto c’è lo zampino del produttore John Milius, noto conservatore). Comunque, fino a quel momento, HARDCORE funziona quasi come un road movie mascherato, come un film d'avventura dalle tinte fosche, che non manca di mescolarsi col poliziesco quando subentra la figura, importante, del detective privato (Peter Boyle) e non disdegna il confronto ideologico tra il rigido calvinismo del padre disperato (Scott) e il libertinismo allegro della starlette da quattro soldi (Season Hubley); che poi questo si risolva in dialoghi un po' prevedibili poco importa, perché l'effetto sdrammatizzante lo raggiungono, aggiungendovi un pizzico di ironia che non guasta mai. Su tutto e tutti in ogni caso si erge l'appassionata interpretazione di George C. Scott, mai scontata e sorprendentemente misurata (i momenti in cui i suoi sentimenti esplodono sono meno di quanto ci si aspetterebbe). HARDCORE non è un film impeccabile; a tratti è un po' lento, a volte confuso, ma è strutturato in maniera intelligente e appassiona.

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Deepred89 9/08/07 12:51 - 3709 commenti

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Decisamente un bel film. Ottimo il contrasto tra l'atmosfera invernale e rassicurante della prima mezz'ora e il clima morboso (alla Taxi driver, anch'esso sceneggiato da Schrader) che si respira nel resto del film. La storia è intensa e appassionante, peccato solo per il finale non all'altezza. Ottimo il personaggio di Van Dorn, perfettamente impersonato da un bravissimo George C. Scott che offre una recitazione alla stesso tempo intensa e misurata. Buono anche il resto del cast. Abbastanza efficace la colonna sonora. Consigliatissimo.

Il Gobbo 20/01/08 10:38 - 3015 commenti

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Forse il miglior lavoro di Paul Schrader, autore di tormentata religiosità, questa discesa agli inferi di uno straordinario, intensissimo George C. Scott è un film che non si dimentica. Nel suo crescendo (o meglio, sprofondando) in atmosfere di sempre maggior squallore, solitudine, disperazione, ben rese dalla fotografia aderente, non centra forse tutti i bersagli prefissati, ma scuote, disturba, interroga.

Undying 25/01/08 21:43 - 3807 commenti

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Dramma a "forti tinte" al quale - in seguito - parecchie altre pellicole faranno riferimento (in maniera più o meno velata). Il regista, prima di rimanere coinvolto in blandi remake di horror psicologici (Il Bacio della Pantera, 1982 e Exorcist: The Beginning, 2005), ha girato film estremamente interessanti, avvalendosi - come in tal caso - d'attori di classe (George C. Scott) in grado di conferire (umana) sofferenza ai personaggi, spaventosamente simili ai nostri vicini di casa...

Cotola 19/07/08 12:55 - 9055 commenti

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A partire da un certo momento della storia, la pellicola sembra essere una sorta di Taxi driver in tono minore e, fatte le dovute proporzioni, l'efficacia nel descrivere una società malata che affoga nel vizio e nella perversione è molto simile. Otima la regia di Schrader così come pure buona la sceneggiatura. Bravo come sempre ma soprattutto credibilissimo George C. Scott nell'incarnare un padre che scopre gradualmente e sempre più inorridito la spirale perversa di cui la figlia è caduta vittima. Da riscoprire e rivalutare.

Maineng 20/07/08 19:42 - 100 commenti

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Un film che affronta il problema degli adolescenti che, per una sorta di ribellione (in questo caso dovuta alle abitudini religiose, calviniste per la precisione) sono portati a compiere scelte estreme. La pellicola rende alla perfezione, grazie alla bravura degli attori, l'idea del genitore prostrato davanti alla piega degli eventi ma con una voglia di chiarezza e riscatto che George C. Scott trasmette magistralmente. Tutto fa riflettere sull'educazione trasmessa ai figli e le conseguenze negative che possono derivarne sottoforma di "sorprese".
MEMORABILE: Il padre che si fa passare per regista di film hard nella speranza di entrare in contatto con qualcuno che abbia visto la figlia.

Galbo 3/02/10 14:07 - 12399 commenti

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Cosa succede se un rispettabile padre di famiglia è costretto per motivi familiari a confrontarsi con il sordido mondo del cinema pornografico? A questa domanda risponde il film di Paul Schrader, in cui si rappresenta una vera e propria discesa agli inferi del protagonista. Ma in tutto il film la contrapposizione tra moralità e depravazione permea la vicenda, inserita peraltro in un'efficace contesto ambientale.

Stefania 30/01/10 22:43 - 1599 commenti

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Per raccogliere un fiore caduto nel fango, bisogna sporcarsi le mani. Jake, padre di famiglia, onesto nel suo rigore integralista, deve confrontarsi non tanto con il male, quanto con l'ambiguità di un certo mondo, o del mondo in genere, tanto più grande della sua cittadina del Michigan. In una California luminosa e feroce, nell'underground del porno, Jake si scopre sia vincitore che sconfitto quando si volta ancora a guardarli, tutti gli altri fiori nel fango. Film molto datato ma ancora suggestivo, peccato per il finale affrettato e forzato.
MEMORABILE: Jake spiega alla giovane prostituta Niki il dogma della predestinazione. Lei commenta: "Ah, ma allora non vale, se è tutto già preparato!"

Luchi78 19/05/11 11:26 - 1521 commenti

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Film dai forti contrasti, si fa guardare volentieri nonostante i tempi che corrono. Molto valida l'interpretazione di George C. Scott, che da perfetto puritano calvinista si ritrova nel mondo del peggior porno per ritrovare sua figlia, trasformando il suo personaggio senza mai disperderne i contorni. La regia è ottima e mantiene una buona tensione per tutto il film. Adesso è chiaro da chi ha completamente scopiazzato l'8mm di Nicolas Cage...

Markvale 24/08/11 17:32 - 143 commenti

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Calvario di un uomo integerrimo e devoto che, per ritrovare la figlia adescata dagli sfruttatori che bazzicano l'ambiente della pornografia, è costretto ad attraversare le strade dell'Inferno. Il grande sceneggiatore di Taxi Driver e dell'Ultima tentazione di Cristo ripercorre le sue ossessioni (le dolorose prove della Fede, lo squallore della metropoli "nascosta", la solitudine nelle scelte dolorose) ma non riesce a conferire all'opera la giusta continuità drammatica. Senza particolari sussulti ma con un ottimo George C. Scott.

Buiomega71 6/09/11 17:30 - 2913 commenti

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Viaggio nell'inferno della pornografia e puro "nero metropolitano", che darà la stura a film come Angel killer e Police station. Resta ancora il miglior film di Schrader, pregno delle sue ossessioni e dei suoi temi (la ricerca, la redenzione, il sesso mercenario, i dolorosi rapporti umani). Dalla prostituta "caronte" di Season Hubley, sino alla manovalanza del settore, per arrivare a esseri abbietti e senza scrupoli. Inizio idilliaco con feste natalizie, in mezzo il marciume del sesso mercenario e un finale che strappa il cuore. Capolavoro.
MEMORABILE: Scott si spaccia per un regista hard, costretto a vedere gli "attributi" dei potenziali attori; il filmino porno sulle note ispaniche di Riderà; Ratan.

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Dr.presago 21/03/12 12:52 - 22 commenti

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Film quasi impeccabile di Schrader che ricorre alle tecniche narrative e sceniche del suo repertorio per immortalare icasticamente una Los Angeles a luci rosse marcia ed estrema. L'opposizione tra la neve del Michigan e il bollore della California sottende quella tra etica religiosa e incontrallata depravazione che permea l'intera pellicola. Il pessimismo, seppur risolto con magnanimità, è la matrice di base di un plot teso e senza speranze, dove sopportazione e disperazione sottopongono ad ostica prova il personaggio protagonista.
MEMORABILE: George C. Scott che assiste alla proiezione dello snuff movie accompagnata da musica messicana.

Supercruel 11/12/11 04:48 - 498 commenti

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Bel film di Schrader. Convince in primis la trama, interessante e coinvolgente dall'inizio alla fine. Il film ha il merito di saper tratteggiare con sapienza ambienti e personaggi, dalla comunità religiosa di periferia fino al mondo della pornografia nelle metropoli. Molto buono il cast che valorizza la scrittura con interpretazioni sentite che aggiungono potenza alle caratterizzazioni psicologiche. L'unico problema è un finale un po' troppo veloce e molto poco convincente. Ad ogni modo, molto buono.

Capannelle 9/01/12 09:09 - 4412 commenti

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Appassionata prova di Scott che, supportato da un buon copione, riesce a dar corpo al dramma di un padre che apre gli occhi sull'educazione della propria figlia, nella ricerca della quale verrà a contatto col sottobosco porno della grande città in una serie di situazioni grottesche e penose. Bravo Schrader a rendere il tutto efficace senza calcare la mano con le scene ma esplorando più di un crinale e arrivando alla deriva snuff. ***

Gaussiana 23/04/12 02:17 - 121 commenti

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Entrando in contatto con la laida realtà dell'underground hardcore alla ricerca della propria figlia scomparsa, il conservatore e provinciale Jake non può evitare di diventare anche lui un sudicio personaggio senza scrupoli per penetrare in questo mondo a luci rosse senza destare troppi sospetti. In questo turbine Schrader ci porta nelle nuove zone squallide del sesso a pagamento, dei film porno, dell'estremo. La strada in discesa porta nel punto più basso, dove il film giunge a conclusione (anche se il finale non è all'altezza del film).

Rebis 31/07/12 20:05 - 2338 commenti

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Dalla candida e innevata comunità religiosa del Michigan ai sordidi quartieri di San Francisco: una discesa nel baratro programmatica e centellinata al minuto che forse meglio rappresenta la poetica schraderiana votata al senso di colpa calvinista e al concetto di predestinazione (veri architrave). Bei momenti (lo sfondamento progressivo dei set hard), un grande George C. Scott, la sempre conturbante Season Hubley, diverse occasioni mancate (la sommaria definizione ambientale), per una tormentata parabola morale che non riesce a tradursi in un finale sinceramente antiretorico.

Trivex 16/08/12 11:14 - 1744 commenti

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Un viaggio allucinante nel brodo opaco (e a volte marcio) della genesi della pornografia e di alcuni suoi collaterali fenomeni (sexy shop, ma praticamente bordelli). Intuibile il motivo della fuga e la conseguente fine del cappuccetto rosso tra le fauci della belva (umana) cattiva ed originale; tra tanto dramma, la figura/macchietta del produttore hard. Efficace la trasformazione del "missionario" in arruolatore di attori porno (anche qui qualche siparietto stranamente ridicolo). Alla fine tutti i partecipanti potrebbero perdere (o guadagnare) qualche cosa.

Mco 22/10/12 23:28 - 2328 commenti

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Sconvolse le mie prime visioni allorché fece capolino nelle ore tarde dei palinsesti delle tv private. Una marcia verso l'ignoto dell'abisso florido di malavita e malagente, laddove gli scrupoli non esistono e si trova sempre qualcuno disposto a concedersi per quattro soldi. La conduce un uomo disperato, un eccellente Scott, alle prese con il marcio. In alcuni tratti si bordeggia anche lo snuff mercé la ripresa di una morte in diretta offerta a viziosi debosciati. Una marcia che si fa volentieri, condotti dalla sapiente mano di Schrader.
MEMORABILE: I provini.

Pumpkh75 2/09/13 11:07 - 1751 commenti

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Coraggioso per l’epoca, rifugge una critica spietata ed eccessiva e adotta spesso un tono più cronista che emozionale, azzannando certi estremismi religiosi e la decadenza morale della società senza affondare i denti fino all’osso. Regia carenata, grandi interpretazioni di George C. Scott e Season Hubley, ma anche Ilah Davis, nella sua inespressiva inadeguatezza, è perfetta per il ruolo. Rivela il porno senza mostrarlo, lambisce lo snuff ma inciampa anche in qualche luogo comune: ottimo film ma qualche difettuccio c’è.

Elnatio 31/07/13 00:20 - 38 commenti

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Ottimo film, che racconta del viaggio di un uomo, fervente religioso, negli squallidi bassifondi di diverse città californiane, alla ricerca della propria figlia stranamente scomparsa, tra prostitute, magnaccia, autori di film pornografici e snuff movies. Il regista affronta in modo abbastanza efficace religione, sesso e solitudine. Ottima la prova di George C. Scott. Peccato per il finale, ma comunque resta da vedere.

Didda23 3/08/13 01:02 - 2426 commenti

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Il dramma di Scott si infittisce drasticamente per colpa del dogma calvinista, poiché attraverso la predestinazione i dubbi sulla salvezza della figlia si fanno drastici. Stimolante il contrasto tra la nitidezza della fotografia (dal vago sapore suspiriano) e la durezza dei dialoghi, oltremodo crudi per l'epoca. Rimane comunque un senso di incompiutezza, soprattutto nella soluzione finale. Schrader come regista mostra solidità e una buona capacità nel dirigere gli attori (è palese l'assenza di orpelli formali). Interessante.

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Homesick 5/08/13 07:58 - 5737 commenti

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Come in Taxi driver di cui Schrader era sceneggiatore, torna un contesto suburbano degradato e violento, che si può combattere solo addentrandovisi e utilizzandone le stesse armi. Opera tesa e notturna sui contrasti tra immobilismo rurale (con la sua cieca educazione bigotta) e atomismo metropolitano e tra ferocia e disperazione, si avvale dell’intensa, toccante prova drammatica di Scott che, attraverso una discesa dantesca, si trasforma da rigido calvinista in intrepido giustiziere per espiare infine i suoi errori di padre. La Hubley è una prostituta dolce e umana, quasi una Iris cresciutella.
MEMORABILE: La disperazione di Scott davanti al filmino della figlia; Scott camuffato; lo sfondamento del set hard; il drammatico dialogo con la figlia ritrovata.

Viccrowley 19/08/13 16:36 - 814 commenti

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Depravata discesa nello squallido mondo dell'animo umano per uno Schrader in grandissima forma. Un industriale bigotto e sulla strada dell'ossessione religiosa cerca la figlia scomparsa in un torbido giro di prostituzione e produzioni pornografiche. Immenso Scott nella parte del padre e superbo Boyle in quella del detective. Ma a colpire è l'ossessività delle immagini, un coacervo di strade sozze, colorate con le sole insegne di locali e negozi che vendono pornografia. Nessuno è innocente, nessuno è puro e l'essere umano ne esce comunque sconfitto.
MEMORABILE: Boyle mostra a Scott il film porno.

Daniela 11/02/14 08:26 - 12672 commenti

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Babbo bacchettone di provincia alla ricerca della figlia scomparsa nell'inferno cittadino del sesso (ma niente droga e rock & roll)... Dovrebbe suscitare umana partecipazione ma, nonostante il bravo Scott ce la metta tutta a far percepire il suo dolore e l'angoscia per la sorte della figlia, mi lascia assai scettica sulla profondità del suo travaglio interiore: il mondo del porno è spietato, ma la sua fede calvinista nella predestinazione non è forse anch'essa immorale? Ed anche il finale mi lascia perplessa...
MEMORABILE: Scott spiega i principi del "T.U.L.I.P." alla ragazza che lo accompagna

Paulaster 6/03/14 10:31 - 4427 commenti

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Schrader affronta di petto il tema scottante della pornografia improvvisata, di chi trova rifugio dai dogmi religiosi o parentali. Buona la contrapposizione tra il protezionismo bigotto e il dollaro facile, anche se la percezione è che si poteva anche scavare di più. C'è una potenzialità morbosa (o una violenza latente) che resta inespressa. Gli ambienti sono ben descritti e rilasciano marciume ovunque e il dolore di George C. Scott è ben interpretato. Finale frettoloso che fa la morale senza convincere appieno.

Nando 25/06/14 15:01 - 3816 commenti

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Il laido e tragico mondo della pornografia visto con gli occhi di un genitore moralista alla ricerca della figlia. Una discesa tragica nel marasma del peccato realizzato con stile asciutto e ottimo mestiere. Scott è perfetto e il suo peregrinare in un mondo reietto lo rende un moderno Don Chisciotte. Anche la Hubley non sfigura, anzi...

Nicola81 8/03/15 10:56 - 2862 commenti

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La contrapposizione tra due Americhe inconciliabili (quella puritana e quella sordida) vista attraverso gli occhi di un padre alla disperata ricerca della figlia inghiottita dal mondo del sesso a pagamento. Schrader si tiene a debita distanza dalla volgarità (cosa non facile, visto l'argomento trattato), ma l'impressione è che per riuscirci abbia dovuto accettare alcuni compromessi, incluso l'epilogo accomodante ma un po' troppo sbrigativo. Notevole l'interpretazione di Scott e ottimi anche Boyle e la Hubley. Scandaloso, ma non troppo...

Rocchiola 10/01/18 10:08 - 968 commenti

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Schrader è un calvinista nato a Grand Rapids nel Michigan, città in cui ambienta la prima parte di questo viaggio nei meandri della pornografia e degli snuff movie. Adottando la struttura narrativa di Sentieri selvaggi, che rappresenta la quintessenza epica del viaggio come prova esistenziale, il regista offre la sua opera più compiuta, ben supportato da uno Scott padre dolente indurito dalle rigide credenze religiose. Ottimo anche Boyle, detective ruffiano, ma leale. Qualche momento ironico nel finto casting. Musiche minimal a tratti carpenteriane.
MEMORABILE: La visione del filmino porno da parte di Scott; Il finale lungo i saliscendi di San Francisco; Lo sfogo del pornodivo di colore che non trova lavoro.

Minitina80 23/12/19 22:11 - 2986 commenti

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Un’opera dai contenuti forti, dipanati lentamente fino a sommergere lo spettatore, quasi ignaro di quello che lo attende. Schrader pone questioni in essere senza dare risposte o giudizi espliciti, perdendo con molta probabilità qualche potenziale freccia al proprio arco. Inoltre, a tratti sembra meno drammatico di quello che dovrebbe, almeno nelle interpretazioni, sovente edulcorate da una patina che attenua la durezza dello scritto. Nonostante tutto, si attesta sopra la media, vantando degli ottimi picchi e pochi cali di interesse.

Kinodrop 14/01/20 20:18 - 2957 commenti

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Giovane studentessa scappa dall'"inferno" del bigottismo della famiglia per raggiungere il "paradiso" della liberazione sessuale. Il padre si mette alla sua ricerca nel torbido della prostituzione californiana tra film hard e peep show. Due mondi opposti e un messaggio equivoco tra "violenza del perbenismo conservatore" e libertà nelle scelte individuali in cui il film si crogiola fino a una soluzione spicciativa e accomodante. Non pervenuto il dramma affettivo, ma solo la figura di un padre ingessato nelle convenzioni e nel moralismo.

Bullseye2 29/03/20 03:16 - 397 commenti

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Uno dei capolavori dimenticati dei gloriosi anni '70: durissimo cinema nero metropolitano come non se ne fa più. Qui lo sceneggiatore Schrader è visivamente all'altezza di Scorsese e Friedkin, pur scegliendo di non calcare troppo la mano nell'eccesso nonostante la scabrosità dell'argomento. La mercificazione del sesso (e dei rapporti umani in primis), la repressione delle emozioni che crea mostri, lo sfruttamento vile della mancanza d'amore e sesso: temi su cui riflettere anche dopo quarant'anni. Cast straordinario, attori uno migliore dell'altro.
MEMORABILE: Lo strepitoso redde rationem con luci alla Bava.

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Markus 14/06/20 11:47 - 3690 commenti

I gusti di Markus

Paul Schrader mette in scena il dramma d'un padre calvinista in cerca della figlia fuggita dallo malinconia di Grand Rapids e dalle restrizioni della religione a lei imposta. La ragazzina abbraccerà quasi come in un ossimoro il mondo della pornografia californiana di quel tempo. Un allucinante viaggio nei quartieri dei peep show, dei sexy shop e dei cinemini porno fine Anni '70. L'insieme, volutamente triste, è ben esposto attraverso la funzionale maschera di George C. Scott. 

Fulcanelli 13/08/20 22:51 - 135 commenti

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Sopravvalutato. Sembra il prodotto finanziato da una congrega di ultracattolici americani a titolo di denuncia verso le grandi città americane della perdizione e dannazione eterna (in questo caso tocca a Los Angeles). Sceneggiatura che ha parvenze di solido ma di cui gli svolgimenti e la durata ne sgretolano le potenzialità. Finale pessimo. Bravo Scott. Mediocre.
MEMORABILE: L'attore che descrive come gli ha ridotto il pisello la figlia... perla indimenticabile.

Leandrino 24/12/20 18:05 - 513 commenti

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Guardare un film scritto da Schrader è come una masterclass di sceneggiatura cinematografica. La traiettoria della depravazione costringe un padre timorato a passare dal pranzo di Natale alla visione di snuff movies. Una storia che mostra - con una fotografia scultorea e una regia asciutta, ascetica - più di quanto realmente sveli e lascia senza fiato per la semplicità sentimentale che lega gli eventi al finale. Un conflitto familiare che parte dai sobborghi del Midwest e approda ai sobborghi dell'anima.
MEMORABILE: La visione del film hardcore; Il finto casting nel motel; La corsa a Tod.

Anthonyvm 8/07/21 00:58 - 5705 commenti

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Notevolissimo dramma metropolitano di Schrader, che vede un rigido calvinista (eccellente George C. Scott) addentrarsi nell'oscuro mondo del mercato del sesso: prostituzione, pornografia e pure film snuff (il buon Schumacher ne terrà conto per il suo 8mm). Percorso paradantesco in un Inferno-città popolato di peccatori d'ogni genere e specie, fra buffe incomprensioni (Scott e la Hubley, improbabili compagni d'avventura) e gravi prese di coscienza morale. La seconda parte si sofferma su qualche dialogo di troppo, ma l'atto finale rimonta, fino a una chiusa sottilmente pessimistica.
MEMORABILE: Il filmino con la figlia; La proiezione privata del film snuff; Le idee agli antipodi di Scott e la Hubley; Scott sfonda i muri durante le percosse.

Schramm 28/06/23 13:20 - 3495 commenti

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Dall'eden calvinista a propria immagine e somiglianza (Dio come patria ma soprattutto famiglia) alla deep immersion nel guano del vizio al lavoro e della darkcity che se non toglie le tre certezze de quo, almeno le incrina. Figurarsi: per San Paolo, puritano oltre il midollo, il girone dei lussuriosi le radica se mai il triplo, rinforzando lo status quo: ne risulta una visita guidata in una Sodoma castigata, filtrata dagli occhi vetrosi di Scott. Esigere l'uscita dai confini serbi magari no, ma Friedkin dista appena un anno da qui. Le pista è tuttavia nera, e di ghiaccio esilissimo.
MEMORABILE: I nomi: Andy Mast (occhio all'assonanza-abbreviazione!), Jisz Jim, Louise-raise'n'squeeze, Dick Blaque; “Pensa in piccolo: parti dal kiddie porn!”.
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  • Discussione Raremirko • 17/04/14 00:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, nel commento, ben scritto, noto che citi un certo ANGEL KILLER...


    dai commenti noto che però è un film brutto; come fa ad essere così importante per te, tanto da citarlo?


    Le assonanze con Angel Killer ci sono eccome (la discesa negli inferi della giovane Angel-a differenza del capolavoro di Schrader-per scelta radicale della "sopravvivenza" nell'inferno della metropoli, di prostituirsi in una doppia vita alla China Blue, studentessa modello di giorno, sexy prostituta di notte-più che per le "promesse" e l'"evadere" da un padre religioso fervente e da una vita quotidiana che non offre nulla, come nel capolavoro di Schrader)

    Che poi è la "stura" di tanto cinema "nero metropolitano ottantiano"

    Non so dove hai letto che ne scrivanano male (sarà), ma personalmente Angel Killer rimane un mio cult assoluto (forse perchè fù una delle prime vhs che ho comprato negli anni d'oro, e un pò perchè adoro questo tipo di cinema, un pò perchè Angel Killer e forse la punta di diamante del genere-insieme all'Angelo Della Vendetta ferrariano)



    Se lo dici te, mi fido, ci mancherebbe, ogni tanto butto lì aggettivi in modo un pò superficiale
    Ultima modifica: 17/04/14 00:18 da Raremirko
  • Curiosità Buiomega71 • 5/05/15 17:00
    Consigliere - 26015 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Metropolis", venerdì 10 ottobre 1986) di Hardcore:

  • Discussione Schramm • 5/05/15 21:14
    Scrivano - 7694 interventi
    raremirko angel killer brutto??

    s t r a c u l t i s s i m o!!
    Ultima modifica: 5/05/15 21:15 da Schramm
  • Curiosità Zender • 8/11/15 17:13
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Fauno • 29/11/16 09:32
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film:

  • Curiosità Fauno • 12/01/17 17:20
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film:

  • Homevideo Rocchiola • 10/01/18 10:29
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    C'è anche l'analoga versione italiana. In ogni caso trattasi di DVD di ottima fattura con un video pulito, ben definito e dai colori brillanti ed equilibrati. Ovviamente all'estero siamo già al bluray, ma in questo caso il DVD è più che valido, per cui non si rimpiange troppo l'assenza del disco blu!!!
  • Homevideo Schramm • 28/06/23 18:38
    Scrivano - 7694 interventi
    in una delle prime scorribande di scott nella deepcity, agli estimatori del violent porno non sarà certamente sfuggito che la prima cosa che il protagonista vede esposta è il tabellone di presentazione/programmazione di violation of claudia

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/hardcc.jpg[/img]

    in originale, la battuta sono niky, quella che fa rima con fichi  è invece “niki, come quella di mikey e nicki: hai visto quel film? no? peccato, io in ogni caso non c’ero
    la battuta è quasi sicuramente stata alterata perché il film di cassavetes pur essendo di 3 anni prima da noi era ancora inedito e venne circuitato in italia solo nel 1982.
    Ultima modifica: 28/06/23 19:30 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 28/06/23 19:14
    Consigliere - 26015 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    in una delle prime scorribande di scott nella deepcity, agli estimatori del violent porno non sarà certamente sfuggito che la prima cosa che il protagonista vede esposta è il tabellone di presentazione/programmazione di violation of claudia

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/hardcc.jpg[/img]

    in originale, la battuta sono niky, quella che fa rima con fichi  è invece “niki, come quella di mikey e nicki: hai visto quel film? no? peccato, io in ogni caso non c’ero
    la battuta è quasi sicuramente stata alterata perché il film di cassavetes pur essendo di 3 anni prima da noi era ancora inedito e venne circuitato in italia solo nel 1982.

    Quì c'è qualcosa che non quadra, perchè nell'edizione che ho io in vhs della Rca Columbia (edizione 1985), nel primo incontro tra George C.Scott (Jake) e la sexy (o pornostar) Niki (Season Hubley) che divarica le gambe poggiando i piedi sul vetro, nel peep show, il dialogo è il seguente:

    Niki: Ciao, sono Niki, quella che fa rima con Fiki. Lo hai visto il film?
    Jake: No
    Niki: Peccato, perchè ci lavoravo (facendo riferimento che Fiki è uno dei filmettini hard in cui l'attricetta ha preso parte)

    Quindi, a conti fatti, molto probabilmente, a questo punto, gira una versione ridoppiata di cui non ne ero a conoscenza.
    Ultima modifica: 28/06/23 19:30 da Zender
  • Homevideo Schramm • 28/06/23 20:18
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    in una delle prime scorribande di scott nella deepcity, agli estimatori del violent porno non sarà certamente sfuggito che la prima cosa che il protagonista vede esposta è il tabellone di presentazione/programmazione di violation of claudia

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/hardcc.jpg[/img]

    in originale, la battuta sono niky, quella che fa rima con fichi  è invece “niki, come quella di mikey e nicki: hai visto quel film? no? peccato, io in ogni caso non c’ero
    la battuta è quasi sicuramente stata alterata perché il film di cassavetes pur essendo di 3 anni prima da noi era ancora inedito e venne circuitato in italia solo nel 1982.

    Quì c'è qualcosa che non quadra, perchè nell'edizione che ho io in vhs della Rca Columbia (edizione 1985), nel primo incontro tra George C.Scott (Jake) e la sexy (o pornostar) Niki (Season Hubley) che divarica le gambe poggiando i piedi sul vetro, nel peep show, il dialogo è il seguente:

    Niki: Ciao, sono Niki, quella che fa rima con Fiki. Lo hai visto il film?
    Jake: No
    Niki: Peccato, perchè ci lavoravo (facendo riferimento che Fiki è uno dei filmettini hard in cui l'attricetta ha preso parte)

    Quindi, a conti fatti, molto probabilmente, a questo punto, gira una versione ridoppiata di cui non ne ero a conoscenza.
    no buio nessuna versione ridoppiata. il dialogo da te riportato è del tutto corretto ma come spiegato è l'adattamento italiano che altera quello originale, facente invece perno sul riferimento al film di cassavetes (motivo per cui è arrivato così doppiato nelle nostre sale - il pubblico italiano di allora non avrebbe potuto cogliere il riferimento fatto)

    ti trascrivo literaliter il dialogo della traccia originale:

    Niki - Hello
    Scott - Are you Niki?
    Niki - Sure! Like I'Mickey-and-Nicki: did you see that picture?
    Scott - No...
    Niki - Too bad! I wasn't in it!


    riascoltata 4 volte filate. il labiale coincide. nessuna correzione a posteriori.
    oltretutto il doppiaggio italiano non sta in più punti affatto dietro a quello originale, ammorbidendolo o semplificandolo tantissimo, specie nel turpiloquio o nei nomignoli con riferimenti sessuali espliciti (louise raise and squeeze diventa in italiano qualcosa tipo giocherellona). ho fatto solo quest'esempio che mi è parso il più curioso, o mi sarebbe toccato trascrivere un quarto abbondante di quotes.
    Ultima modifica: 28/06/23 20:27 da Schramm