L'adultera - Film (1976)

Thriller greco con gioco di tradimenti esplicitato fin dal titolo e che vede al centro di ogni triangolo una Bouchet in splendida forma: nei primi sette minuti si è già lanciata in un pretestuosissimo inseguimento in auto e in un caldo amplesso che rendono bene l'idea delle mire da exploitation. Ma il film si spinge oltre e imbastisce una trama ben supportata dalla regia di Erricos Andreou che, al di là di qualche discutibile vezzo non richiesto (le riprese del suddetto amplesso attraverso una vetrofania della Marilyn di Warhol, un'inquadratura da dietro la lente d'un occhiale da sole...) mostra bella solidità e lo si capisce anche dall'ottima resa delle...Leggi tutto sequenze durante la tempesta. Già, perché da un piccolo porto di Atene parte la regata che vede partecipare il ricco Carlo Maras (Stoll). A bordo della Ivanhoe, splendido yacht a vela, ci sono tra gli altri sua moglie Laura (Bouchet) e l'amico Nick Vitalis (Behling), che con quest'ultima ha progettato di uccidere Carlo spingendolo in mare durante una virata notturna: un piano semplice che permetterebbe alla coppia di furbetti di ereditare e scapparsene felici. Come sempre accade in questi frangenti, però, non tutto andrà come previsto e i ribaltamenti continui diventeranno la regola. Un giallo sulle onde che vedrà comparire nella storia una minuscola isola (situata nell'Egeo tra Kithnos ed Ermopoli, se ci fidiamo del punto in cui viene segnata in mappa) che, per come è presente in scena, ricorda quella analoga vista nell'AVVENTURA di Antonioni: il vento che soffia nel silenzio, le rocce dietro le quali nascondersi, incontri a loro modo sorprendenti... Certo, si sconta qualche meccanismo improbabile, ma considerato l'ambito e le modeste ambizioni del film, l'insieme a suo modo funziona e soprattutto è accompagnato da una colonna sonora davvero varia ed efficace di Klearhos Konitsiotis che, sulle tracce delle tante analoghe scritte in Italia, diventa parte integrante dell'opera pur senza farsi mai troppo invadente. Günther Stoll (in originale il suo Carlo si chiama Kostas, così come la Bouchet Iro) ha il carisma necessario per interpretare un ruolo chiave, Behling lo affianca bene (doppiati da Onorato e Locchi par di stare in un film con Bud Spencer e Terence Hill), la Bouchet è meravigliosa e non si fa affatto dispiacere nemmeno nella recitazione. Le belle location solari predispongono positivamente l'appassionato e non va dimenticata la capacità di spiegare con chiarezza ogni passaggio. Qualche scena un po' goffa non manca (gli insistiti amplessi tra la Bouchet e Behling piazzati in mezzo ai flashback appena possibile), ma chi ama il genere senza pretendere ad ogni costo il capolavoro potrebbe apprezzare: nulla di originale, tanta semplicità e un'iscrizione al club dei gialli lenziani un po' fuori tempo massimo. Ciò non significa che nel suo piccolo non funzioni.

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