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Anno: 1975
Genere: teatro (colore)
Regia: Eduardo de Filippo
Note: Trasmesso il 14 febbraio 1975 su Rai 2.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/07/08 DAL BENEMERITO GUGLY
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Commedia degli equivoci di Vincenzo Scarpetta. La trama parla di agnizioni di figli abbandonati ed equivoci come nella tradizione di Scarpetta senior, ma l'azione si snoda più tranquilla e a tratti più noiosa rispetto ai ritmi concitati del "capo dinastia"... tutti gli interpreti si prestano con gusto, compresi i bravi Paolo Stoppa e Rina Morelli, con i loro caratteri tipici (il bilioso e la lamentosa sfiorita). Eduardo nel ruolo del vilain "cattivo".
La più divertente e veloce delle commedie del ciclo scarpettiano di Eduardo De Filippo (anche se qui si tratta di Scarpetta Vincenzo). La vicenda offre molti spunti cimici e gli equivoci si susseguono senza sosta e senza parentesi inutili. Al solito egregio cast di Eduardo (qui davvero spettacolare nel suo ritratto del mondezzaro Turillo) si affiancano due "ospiti" di classe come Stoppa e la Morelli. Notevole.
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- Alcune chicche che potrebbero anche definirsi gossip, diciamo...
Vincenzo Scarpetta era il fratellastro di Eduardo, in quanto ufficialmente secondogenito del patriarca Scarpetta; dico ufficialmente perchè Scarpetta riconobbe come proprio il primo figlio avuto dalla moglie Rosa de Filippo,Domenico, ma voci molto insistenti davano per certo che Domenico fosse nato dalla relazione di Rosa con il primo re d'Italia Vittorio Emanuele II, al pari di Scarpetta noto adoratore di donne.
Probabilmente per questo motivo a Domenico, detto anche Mimì, o figlio O'rre fu sempre proibito calcare le orme di Scarpetta, mentre Vincenzo allestì i primi lavori del giovane Eduardo e interpretò negli anni 10 anche dei film muti, come si può vedere dai documentari curati dai docenti universitari dell'Università Roma 3 allegati come extra nei dvd dei lavori di Eduardo. - L'episodio che avvalora quanto sopra è abbastanza famoso, io l'ho sentito raccontare da uno principali studiosi di Eduardo, il prof. Ferruccio Marotti: una sera Scarpetta stava recitando a teatro, mentre dal pubblico qualcuno gli gridò : Ttene è' corna!"
La risposta di Scarpetta tuttavia non si fece attendere: " E' mieie so' ccorna rriali, chissà mammeta cu' quale scugnizzo t'ha fatto!"
