Dove è stato girato Diciotto anni dopo - Film (2010)

La palazzina dove Mirko (Leo) abita con la moglie Mirella (Impacciatore), il figlio Davide (Olivieri) e il padre Marcello, la cui morte lo riavvicinerà al fratello Genziano (Bonini) dopo diciotto anni di incomprensioni, si trova in Via Luigi Lucatelli 22 a Roma. Nel primo fotogramma riconosciamo il terrazzo dell’appartamento di Edoardo Leo:



La palazzina confinante, al civico 24:

Il parchetto dove Enrico (Ferzetti) rivela a Mirella (Impacciatore) che i due fratelli erano usciti illesi dall’incidente nel quale aveva perso la vita sua figlia si trova fondo a Via dei Crispolti a Roma:

La scala dove Enrico (Ferzetti) rivela a Mirella (Impacciatore) d’aver capito, esaminando le foto scattate il giorno dell’incidente nel quale era morta sua figlia, che a causarlo non era stata la donna (come si pensava fino a quel giorno) ma suo nipote Mirko (Leo) si trova in Via Luigi Cesana 21 a Roma:

La chiesa dove si svolge il funerale di Marcello, il padre di Mirko (Leo) e Genziano (Bonini), è la Chiesa di San Basilio, situata in Piazzale Recanati a Roma:

Il forno crematorio nel quale viene cremata la salma di Marcello e nel quale viene consegnata ai due figli una lettera dell’uomo con la quale questi chiede che i due si rechino assieme in Calabria per depositare l’urna con le sue ceneri accanto alla tomba della moglie si trova in Salita del Crematorio, all’interno del complesso del Cimitero Flaminio (Via Flaminia, Roma):

La banchina sulla quale Mirko (Leo) legge la lettera scritta dal padre che gli era stata consegnata dopo il funerale del genitore è quella della Calata degli Anguillara a Roma:

Il ristorante “U Pruppu” nel quale Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) si fermano a pranzare dopo esser stati costretti ad uscire dall’autostrada a causa di un cantiere è un’invenzione degli scenografi, realizzato sulla terrazza panoramica di Piazza San Rocco a Scilla (Reggio Calabria):




Ecco un’altra inquadratura del finto ristorante:



In un altro punto della stessa piazza, qualche metro più indietro, è stata girata la scena nella quale, alla fine del film, Mirko rivela a Genziano che quelle che avevano seppellito accanto alla tomba della madre non erano le ceneri del padre:

La strada dove Genziano (Bonini) chiede al fratello Mirko (Leo) di fermare l’auto a causa di un malessere provocatogli dal pensiero di viaggiare sulla stessa vettura sulla quale era morta la madre è una piazzola panoramica situata in Contrada Sant’Elia a Palmi (Reggio Calabria), poco sotto la vetta dell’omonimo monte:




La precedente foto di street view risale al 2010, lo stesso anno del film. Guardando la zona dall’alto si vede come oggi sia stato rimodellato il piazzale:

Lo spiazzo dove Mirko (Leo) fa prendere un grosso spavento a Genziano (Bonini), che crede che il fratello si stia suicidando gettandosi nel precipizio (invece stava solo cercando un posto riparato dove fare pipì lontano da occhi indiscreti), è il belvedere delle Tre Croci, situato sulla vetta del Monte Sant’Elia (Palmi, Reggio Calabria), a brevissima distanza dalla piazzola dove era stato girata la scena del malore di Genziano (ma parecchi metri di pellicola più avanti e dopo una serie di tutt’altre scene):

La strada dove Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) rimangono appiedati da un guasto al tubo del radiatore è la Strada Provinciale 46 a Gioia Tauro (Reggio Calabria). Sullo sfondo si riconoscono le strutture del porto di Gioia Tauro e, in primo piano, i cespugli che separano la stradina sulla quale si trovava l’auto dalla carreggiata principale della provinciale, sulla quale stava transitando l’automezzo della produzione che riprendeva la scena:




Subito prima l’auto era transitata davanti a questa casupola:

Il ponte sul quale Mirko (Leo) ricorda al fratello Genziano (Bonini) di quella volta che, da ragazzini al mare, l’aveva costretto a stare sott’acqua senza respirare facendolo diventare cianotico è un ponte della linea ferroviaria Gioia Tauro – Sinopoli (chiusa nel 2011), situato sul fiume Petrace alle porte di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e affiancato dal parallelo ponte della linea delle Ferrovie dello Stato per Reggio di Calabria. Nella foto di oggi si vedono anche i pilastri di un terzo viadotto in costruzione, esattamente in mezzo ai due preesistenti:

La stazione dove Mirko (Leo) e Genziano (Bonini) scoprono che Cate (Costantini), la ragazza alla quale avevano dato un passaggio durante il loro viaggio verso la Calabria, non aveva rubato la loro auto ma l’aveva portata da un meccanico per farla riparare è la Stazione di Gioia Tauro delle Ferrovie della Calabria, situata in Piazzale Guglielmo Marconi a Gioia Tauro (Reggio Calabria), chiusa dal 2011 e situata accanto all'omonima stazione delle Ferrovie dello Stato:




Nel controcampo si riconosce questa palazzina sullo sfondo:

Lo spiazzo dove Mirko (Leo) e Genziano (Bonini) discutono con Cate (Costantini) subito dopo averla ritrovata alla stazione non si trova a Gioia Tauro, dove sono girate le precedenti scene della stazione. In questo luogo i tre ci arrivano a piedi in pochi secondi, ma in realtà dista quasi 30 Km dalla precedente location poiché si trova lungo Via Annunziata a Scilla (Reggio Calabria):

Lo scalcinato hotel ad una stella nel quale i due fratelli prendono alloggio dopo aver ritrovato la loro auto nella baracca di un riparatore di barche, dove l’aveva portata Cate (Costantini), in realtà è un quattro stelle, l’Hotel South Paradise, situato in Via Domenico Topa 158 a Palmi (Reggio Calabria):



La parte superiore della facciata verso il mare:




Dalla strada si riconosce meglio la struttura in cemento che si vede sulla sinistra nel fotogramma e che nella foto di oggi appare, ovviamente, sulla destra. Le immagini di street view sono dello stesso anno del film e probabilmente quello era il cantiere di un ampliamento dell’hotel:

La strada dove Mirko (Leo) ferma l’auto prima di recarsi sul precipizio dove il fratello Genziano (Bonini) gli rinfaccerà d’esser stato l’artefice della morte della madre, deceduta nell’incidente causato dalla folle andatura alla quale procedeva Mirko, è Via Marinella a Marina di Palmi (Palmi, Reggio Calabria). Questo è il punto dove Mirko ferma l’auto; il precipizio è sulla destra, oltre il parapetto che i due scavalcheranno:




Il tratto di strada immediatamente precedente la curva dove è stata girata la scena:

L'officina dove Mirko (Leo) e Genziano (Bonini) vanno a ritirare l’auto d’epoca sulla quale la loro madre era morta in un incidente e che il loro defunto padre aveva fatto ristrutturare in previsione del viaggio dei due fratelli in Calabria è l’Officina Morzilli, citata nei titoli di coda e, come mi ha detto un’impiegata della stessa, situata in Via delle Cave di Pietralata 108 a Roma. Grazie a Mauro per la descrizione e il fotogramma, che inquadra l’ingresso all’officina ripreso dallo spiazzo interno della stessa:




Il muro di cinta sullo sfondo:

Il tratto d’autostrada che Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) stanno percorrendo quando vengono sorpresi da un temporale che li costringerà ad una sosta forzata durante la quale conosceranno Cate (Costantini), la ragazza fuggita di casa con la quale proseguiranno il viaggio verso la Calabria, in realtà è la Strada Statale 682 dir "Raccordo al Porto di Gioia Tauro", in comune di Rosarno (Reggio Calabria). Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione.

La stazione di servizio dove, all’inizio del lungo viaggio verso la Calabria, Mirko (Leo) e Genziano (Bonini) si fermano per fare il pieno e Mirko ne approfitta per telefonare alla moglie e lamentarsi della pesantezza del fratello in realtà già si trovava in Calabria, per la precisione lungo la Strada Statale 682 dir "Raccordo al Porto di Gioia Tauro", in comune di Rosarno (Reggio Calabria), non molto distante da luogo dove – nella finzione molti chilometri più avanti – i due fratelli incontreranno Cate. Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. Il paese sullo sfondo è proprio Rosarno:




Questo è l’edificio che si nota sullo sfondo al momento dell’ingresso dei due fratelli nella piazzola:




Infine, ecco la piazzola dove si trovava il distributore, oggi smantellato:

Il posto di blocco dove Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) sono costretti ad uscire dall’autostrada a causa di un cantiere si trovava lungo la Strada Statale 18 "Tirrena Inferiore" a Paparone (Seminara, Reggio Calabria), nel punto dove oggi è stata costruita una rotonda (ancora non esistente quando sono state scattate le immagini di street view). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. Qui vediamo la strada dalla quale provenivano i due fratelli vista dal posto di blocco:



Il capannone situato a sinistra del posto di blocco:

Il gommista dove Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) vanno a cercare Cate (Costantini), nella speranza che la ragazza avesse preso l’auto per portarla a farla riparare (come in effetti era successo), si trovava in Piazzale Trodio a Palmi (Reggio Calabria). Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione. La foto di street view è del 2008, antecedente alla realizzazione del film:




Oggi al posto del gommista c’è un fruttivendolo:

La fermata dove Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) salgono su un autobus e subito vengono fatti scendere perché sprovvisti di soldi e biglietti si trova lungo la Strada Statale 18 "Tirrena Inferiore" alle porte di Palmi (Reggio Calabria). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. Nel primo notiamo la scoloritura A sulla tettoia:



Inquadratura laterale della fermata:

La strada dove Genziano (Bonini) e Mirko (Leo) fanno l’autostop dopo che Cate (Costantini) se ne era apparentemente fuggita con la loro auto è la Strada Vicinale Colomono a San Ferdinando (Reggio Calabria). Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione. La posizione esatta è deducibile dalla "conta" dei pali della luce:




Questo è il viadotto che si vede sullo sfondo del fotogramma:

Bravo Herbie e grazie a Mauro per la sistemazione del post.