Uscite e tagli di Io e Dio - Film (1970)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/10 DAL BENEMERITO JOHN TRENT
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  • Davvero notevole!:
    Fauno
  • Quello che si dice un buon film:
    Homesick
  • Non male, dopotutto:
    John trent
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Gestarsh99, Il Gobbo

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT)

1 post
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  • Gestarsh99 • 30/06/19 12:37
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Questo avrebbe dovuto essere il film d'esordio di Pasquale Squitieri, in quanto presentato in Commissione censura in data 06/02/1970 (dunque in netto anticipo rispetto alla presentazione del successivo western Django sfida Sartana, suo fattuale debutto cinematografico) ma la società produttrice P.A.C. fece ricorso in appello contro il divieto ai minori di 18 anni comminato alla pellicola in base alle seguenti motivazioni:

    "La V Sezione della Commissione di Revisione Cinematografica revisionato il film [...] esprime parere favorevole per la proiezione in pubblico e per l'esportazione con divieto di visione per i minori degli anni 18, per la natura scabrosa del soggetto narrato con crudezza di immagini e con sequenze di particolare violenza specie nei tentativi di linciaggio del sacerdote; il tutto ritenuto controindicato alla particolare sensibilità dell'età evolutiva dei predetti minori. "

    Soltanto qualche mese più tardi, in data 01/07/1970, la Commissione d'appello poté esprimersi e accogliere favorevolmente il ricorso della P.A.C., derubricando ai minori di 14 anni il precedente divieto al di sotto dei 18 secondo le indicazioni qui riportate:

    "La Commissione di appello, formata dalla riunione delle Sezioni II e III per visionare il film [...] in base al ricorso presentato dalla società produttrice P.A.C. [...] avverso il provvedimento di divieto di visione per i minori degli anni diciotto [...] adottato su conforme parere della Sezione di I grado. [...] La Commissione, revisionato il film e sentito il rappresentante della società produttrice, considerata la particolare tematica del film, ritiene che delle innegabili sequenze di violenza siano connaturate allo stesso carattere del soggetto e comunque, non risultano tali da turbare la sensibilità dei maggiori degli anni quattordici. Per questi motivi esprime parere favorevole alla riduzione del divieto di visione ai minori degli anni quattordici che risulta peraltro giustificato dalla natura scabrosa e violenta del racconto."

    Questo il relativo visto censura finale.