Discussioni su Dossier Odessa - Film (1974)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • Gugly • 9/02/08 18:17
    Portaborse - 4710 interventi
    il romanzo da cui è tratto il film tratteggiava la figura di un nazista vero e vivente, che fu catturato proprio in seguito al clamore suscitato dal romanzo
  • Zender • 31/08/19 17:53
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Lucius, finché è uno ok, ma flani esteri non li mettiamo.
  • Lucius • 31/08/19 18:15
    Scrivano - 9051 interventi
    Avevi detto che uno ogni tanto si poteva...
  • Zender • 31/08/19 18:17
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Esatto, sì. Uno ogni tanto si può, infatti l'ho lasciato. Son le solite eccezioni.
    Ultima modifica: 31/08/19 18:17 da Zender
  • Daniela • 15/04/20 11:17
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Dal romanzo omonimo dello scrittore inglese Frederick Forsyth pubblicato nel 1972.

    Nel romanzo come nel film coesistono personaggi di finzione come il giornalista interpretato da Jon Voight ed altri ispirati persone reali come il Eduard Roschmann, capitano delle Waffen-SS (Maximilian Schell nel film), e Simon Wiesenthal, il cacciatore di nazisti.

    Fu proprio Wiesenthal a suggerire allo scrittore di concentrare il suo romanzo sulla figura di Roschmann, soprannominato "il macellaio di Riga" per la sua crudeltà, nella convinzione che ciò potesse facilitare la sua individuazione e quindi il suo arresto.

    Scrive Wiesenthal:
    (...) nell'estate del 1972 Frederick Forsyth comparve nel mio ufficio mettendomi a confronto con un suo progetto riguardante Odessa. Personaggio principale del libro e poi del film doveva essere un criminale fittizio di nome Bergmann, il quale, da me incalzato, doveva tentare di sottrarsi alla cattura con l' aiuto di Odessa. La storia era ben scritta, realistica e molto avvincente. Presentava Bergmann come un braccato che non poteva fermarsi da nessuna parte per più di qualche giorno, costretto ogni volta a riprendere la fuga. Fu questo a darmi l' idea. Sono disposto ad aiutarla, dissi a Forsyth, se lei darà a Bergmann i tratti di un autentico criminale nazista. Di un uomo cioè che esiste realmente, che davvero è fuggito con l' aiuto di Odessa e che ora vive sotto falso nome da qualche parte in Sudamerica.

    Fonte: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/23/fuga-morte-di-un-carnefice.html
  • Caesars • 15/04/20 11:26
    Scrivano - 16812 interventi
    Molto interessante, grazie Dani.
  • Daniela • 15/04/20 14:22
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Molto interessante, grazie Dani.

    Anche se non l'ho scritto nel commento, credo che il pregio maggiore del film sia proprio quello di suscitare curiosità circa i confini tra realtà e finzione, spingendo ad approfondire l'argomento.

    Conoscevo a grandi linee la questione relativa all'organizzazione ODESSA ma ignoravo che il personaggio interpretato da Schell fosse direttamente ispirato ad una figura storica, anche se il suo confronto con il giornalista impersonato da Voigt è del tutto inventato - purtroppo, vien da aggiungere, visto che il vero Roschmann è riuscito a sfuggire alla giustizia grazie ad appoggi eccellenti (anche da parte di ecclesiastici) e alla latitanza in Argentina e Paraguay. C'è voluto un attacco di cuore a 69 anni per por fine alla sua nefanda esistenza di responsabile di atroci crimini contro l'umanità.