Buiomega71 • 1/08/23 10:27
Consigliere - 26032 interventi Rassegna estiva
AgostOO7
Connery & Moore , vivete e lasciate morireSupera la prova del tempo (ancor oggi divertente e frizzante, nonostante alcune ingenuità dell'epoca) grazie alla regia spigliata di Young, che sapeva girare le scene d'azione (da antologia l'arrivo di Bond in Giamaica, con inseguimenti e l'autista che fa il doppio gioco, fino al suicidio con le sigarette al cianuro) e , per i tempi, non scevro di crudeltà (la gang di neri assassina che sembra un blaxploitation ante litteram, l'uccisione a freddo della segretaria, Bond che ammazza come un cane il dottor Dent sparandole alla schiena col silenziatore, Quarrel bruciato vivo dal "drago" meccanico, alla reporter giamaicana le viene torto un braccio e lei graffia Quarrel a sangue) e il guazzabuglio di paranoie bondiane (il capello sulla porta, la polvere sui tasti della valigetta, la bottiglia di whisky, i sospetti su chiunque).
Immersi nella giungla dell'isola del Dr No dai riverberi quasi pre-deodatiani, la tarantola che striscia sul braccio di Bond e lui suda freddo, fino alla suggestiva dimora fantascientifica del Dr. No (con tanto di doccia decontaminante, in un momento in cui la Andress esce nuda ma abilmente "coperta" dalla ripresa in ombra del suo corpo) con acquari dai pesci giganti e stanze da letto futuristiche.
Grande, poi, l'antagonista, il Dr. No dalle fattezze orientaleggianti androide alla Fu Manchu (le mani amputate sostituite da guanti neri d'acciaio-nel romanzo di Fleming aveva le chele di granchio-con cui piega le statuine, ed ecco da dove viene il Mr. Han di
I tre dell'operazione drago e di seguito nello sketch "ben calibrato" di
Ridere per ridere). E quì, curiosamente, entra in gioco una parentesi quasi autobiografica del suo regista (anche Young era nato in Cina da genitori misti, proprio come il Dr. No).
Sul versante femminile la Andress ne esce a pezzi, come bond girl molto meglio la Eunice Gayson (che attende Bond in camera, giocando a golf, con indosso solo una camicia bianca e le deliziose scarpette col tacco) ma è Miss Taro (Zena Marshall) a vincere come miglior bond girl di questo primo capitolo. Infida e seducente (con ai piedini quelle ciabattine dorate col tacco) attira , col sesso, Bond in una trappola. Lui mangia la foglia, se la porta a letto e alla fine la consegna alle autorità. Lei, per tutta risposta , le sputa in faccia con disprezzo (altro che la Andress che esce dalle acque, questo è il vero momento cult!).
Notevole, poi, la Andress che racconta dello strupro che ha subito dal suo padrone di casa, vendicandosi, poi, con l'ausilio di una vedova nera (anticipando
Il bacio della tarantola) e simpatica la canzoncina/tormentone simil hawaiiana.
Tutto il resto è uno spigliato film d'azione vintage, che non ha perso un grammo della sua sacrosanta aurea iconica che si barcamena tra gustose pagliacciate (il drago) e delizioso kitsch lisergico (i titoli di testa simil saulbassiani e l'antro del Dr. No).
Da sottolineare il grande attimo esilarante (s)cult: Nel tafferuglio generale dove tutti scappano dal covo del Dr. No, Bond cerca la Andress per salvarla. Ferma una guardia e la prende per il bavero:
Bond: "Dov'è la ragazza?"
La guardia: "Yeahahaha"
Bond: "Dov'è la ragazza?"
E la guardia : "Yeahahaha "
Bond ammolla un cazzottone alla guardia
Voto al Dr. No come cattivone ***!
Voto alla bond girl della Andress *! (battuta dal fascino mellifluo e sensuale di Zena Marshall ***!).
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