John Candy e Steve Martin funzionano alla perfezione in questa commedia che cede solo nel finale (un po’ troppo sentimentale, quasi strappalacrime e di conseguenza piuttosto fuori luogo, visto il film, ma comunque accettabile). Ha però il grande pregio di mantenere un buon ritmo grazie alla verve dei protagonisti che sfornano molte gag riuscite (il noleggio auto, il risveglio abbracciati, le mutande nel lavandino, contromano in autostrada, l’auto bruciata funzionante). Divertente, riuscito, davvero notevole.
MEMORABILE: I due, con l'auto, passano in mezzo a due tir affiancati; e mentre le lamiere fanno scintille, Martin vede Candy come il diavolo, che lo guarda e ride
Commedia brilante, veloce e ben realizzata, con due ottimi protagonisti e una bella regia (peccato che Hughes abbia smesso presto di fare regia). Insomma piacevolissimo.
Visto e rivisto più volte anche grazie ai continui passaggi televisivi, trovo ancora molto divertente questo film. Il merito è al 90% della coppia di protagonisti, in particolare del compianto John Candy, che dona credibilità al suo personaggio di venditore ridotto ormai ai margini della società (non esattamente quello che ci si aspetterebbe da un film comico, peraltro). Il film scorre divertente fino all'inaspettato finale, ma a ben pensarci qualche avvisaglia c'era già stata, a saperla cogliere...
Inizialmente divertente, poi esasperante. La torreggiante presenza di Candy è dapprima buon elemento di contrasto con la compostezza interpretata da Steve Martin, ma, neppure molto tempo dopo l’inizio, la cosa va in eccesso e non funziona più. Evitabile.
Classico road movie ben inserito nella tradizione hollywoodiana della "strana coppia" che funziona dai tempi di Lemmon-Matthau. Il film è monopolizzato dal duo John Candy-Steve Martin che si integrano e si completano a vicenda da attori di razza specializzati nella commedia; la regia li asseconda come deve, dandogli il giusto spazio. Se si sorvola sul finale, forse eccessivamente mieloso, il film funziona discretamente e regge anche a più visioni.
Una commedia veloce, brillante, senza un solo attimo di stanca. Ben diretta dal bravo Hughes, il film ha un buon ritmo e alcune scene memorabili. I due divi al centro della scena (l'istrionico Martin e il bonaccione Candy) sono semplicemente esilaranti. E rimane il rammarico di non poter godere di altri film con questa coppia di protagonisti. I due insieme erano perfetti.
MEMORABILE: La sfuriata di Martin all'autonoleggio; in autostrada di notte; la macchina in fiamme; un letto per due.
Commedia che fa incontrare due dei più grandi comici degli anni '80-'90. La storia si sviluppa bene e prende anche, però si deve dire che c'è un difetto che macchia il film: la drammaticità che aumenta verso il finale: se non ci fosse stata sarebbe stato meglio. Martin e Candy sono bravissimi, specialmente il secondo (che dimostra di avere anche una buona vena drammatica).
Commedia simpatica che non stanca mai per tutta la sua durata. Questo grazie ad un duetto più che riuscito: John Candy è fantastico e Steve Martin a dir poco strepitoso. Scene esilaranti che rendono interessante la storia del film, anche se non molto intelligente.
MEMORABILE: I due si risvegliano entrambi l'uno abbracciato all'altro in hotel; La corsa fra i due tir.
Due dei migliori comici/caratteristi di Hollywood: Steve Martin e John Candy cui sono molto "cinegraficamente" affezionato. Il film li affianca in una sorta di antitesi/scontro in cui alla fine i due si ritrovano, ovvero Martin ritrova Candy supportandolo quasi a prendersi cura dei lati di se stesso abbandonati in uno sgabuzzino. Un film con un messaggio molto costruttivo condito con un buon humour americano, ben diretto e recitato che finisce come doveva finire.
Manager spocchioso che vuol raggiungere la famiglia per il giorno del Ringraziamento, causa trasporti aerei in tilt è costretto ad attraversare mezza America in forzata compagnia di un rappresentante di anelli per doccia, gentile ma molto invadente - guai a non finire ma non tutto il male viene per nuocere e la fine è da buddy movie. Commedia divertente, soprattutto nei risvolti "sadici", cede nel finale sentimentale ma merita un buon voto per la bravura e simpatia dei due eccelenti protagonisti
MEMORABILE: La scena in bagno, con Martin che deve asciugarsi con un panno minuscolo - l'auto che prende fuoco
Ottima simbiosi tra i due protagonisti: Martin è più serio del solito perché cede la palma dello squinternato ad un Candy in gran forma che riesce a tramutare un personaggio decisamente irritante in qualcosa di simpatico. La regia li aiuta ad esprimere le loro doti senza scadere nel demenziale e ci si diverte per buona parte della pellicola.
Commedia con al centro un coppia per caso che rischia di scoppiare da un momento all'
altro per la profonda diversità dei suoi due membri. La situazione di base non è per
nulla nuova ma il film, pur funzionando solo a tratti, riesce comunque a divertire e
a strappare diverse risate.
Commedia speciale di quelli che Hughes sapeva confezionare davvero bene. Certo, in realtà sono Candy e Martin a fare tutto e a trasformare un soggetto piuttosto tirato per le orecchie, in qualcosa che riesce a divertire sempre e a coinvolgere anche da un lato sentimentale. Soprattutto il compianto Candy riesce a disegnare un personaggio che è difficile non odiare, ma anche non apprezzare in tutto il suo essere una persona solo superficialmente sempre allegra e ottimista. Spettacolare Martin nel suo piccolo borghese con rabbia. Godibile.
MEMORABILE: La sequenza di sempre più infuriati fucking di Martin all'autonoleggio; le strepitose risate dopo l'incendio della macchina.
Capolavoro di Hughes con una coppia di protagonisti in stato di grazia. Martin e Candy da veterani della commedia regalano interpretazioni sublimi nei rispettivi ruoli, dove ogni espressione, sguardo, smorfia e pausa regalano emozioni. I tempi comici sono perfetti e alcuni momenti sono di diritto tra i più riusciti della gloriosa commedia americana anni 80. Su tutti comunque svetta il talento dell'indimenticato Candy, insopportbile ma umanissimo casinista. Strepitoso.
Il cantore della commedia americana più adolescenziale, saccarinica e protettiva, sposa nell'87 la causa più "adulta" del buddy-movie on the road, centrando un sodalizio attoriale tra i più smaglianti ed esplosivi dell'intera decade, chimica reazione tra la supponenza sgarbata, isterica e impaziente di Steve Martin e l'invadenza stressante, ciarliera e pacioccona dell'indimenticato John Candy. Un percorso ad ostacoli disgraziatissimo e spassoso tra inserti comico-infantili, schegge acuminate di autocommiserazione e segnaletica slapstick teneramente demodè. Ad oggi, un piccolo cult natalizio.
MEMORABILE: Martin che ripercorre a mente fredda tutte le disavventure vissute e torna indietro a riprendere Candy, seduto in solitudine nella sala d'attesa della stazione.
Buonista? Sì, ma ci si può tranquillamente passare sopra. Veder interagire un fautore della commedia raffinata come Steve Martin insieme alla creatura mammuthiana di John Candy è solo un piacere per i nostri occhi e anche per i nostri cuori, visto l'andamento conciliatore della "favola".
Commedia molto ben realizzata da John Hughes, il quale si affida alle doti di due interpreti geniali e mai banali. Si tratta dell'incontro/scontro di due caratteri dissimili fra di loro: Neal Page un grande uomo d'affari, altezzoso e poco incline alla conversazione e Del Griffith un uomo che cerca di sbarcare il lunario con lavoretti improvvisati, di carattere buono, ma molto invadente. Il loro viaggio che li porterà da New york a Chicago sarà una fonte ricca di scene divertentissime, ma offrirà anche momenti di forte emozione.
MEMORABILE: "Larry Bird tocca meno palle nell'arco di un campionato di quante te ne tocchi tu in un'ora".
Prima incursione del regista John Hughes al di fuori del genere teen-movie, è una commedia divertente caratterizzata da buon ritmo e alchimia perfetta fra i due protagonisti. Funziona l'intesa fra il serio e compassato Martin e lo strabordante, loquace pasticcione Candy (qui davvero al massimo della forma comica). Per quanto la trama sia semplicissima (road-movie con disavventure di ogni tipo) il divertimento è assicurato a ogni visione. Il finale commovente è la vera ciliegina sulla torta. Da vedere e rivedere!
MEMORABILE: Martin che si asciuga per sbaglio il viso con i mutandoni di Candy; La corsa in autostrada contromano; L'auto in fiamme.
Probabilmente l'apice assoluto della filmografia di Hughes: una commedia deliziosa, divertentissima e mai volgare. Merito ovviamente della straordinaria "strana coppia" formata dal sempre sottovalutato Steve Martin e da un incontenibile John Candy, compagni di viaggio forzati in grado di cacciarsi in una girandola di guai da sbellicarsi dalle risate. La cornice estremamente comica riesce comunque a porre l'accento su temi più seri come l'amicizia e la necessità di accettarsi e accettare il prossimo per quello che è.
MEMORABILE: Steve Martin tenta di asciugarsi dopo la doccia con un asciugamano microscopico; L'auto che prende fuoco in autostrada.
Una bella commedia americana con protagonisti due comici coi fiocchi quali Steve Martin e John Candy. Il film è meritevole di visione grazie alla perfetta empatia che si crea tra i due, i quali confezionano momenti estremamente riusciti sia sul piano comico che su quello sentimentale (mi riferisco sopratutto al finale, ove qualche "lacrimuccia" potrebbe scendere...). La parte migliore resta quella del viaggio in auto con annesso percorso in contromano tra due tir. Consigliato.
Insieme a Una pazza giornata di vacanza, il capolavoro del grande John Hughes nonché una delle migliori commedie mai realizzate. L'indimenticabile John Candy è un autentico tornado di goffaggine impregnato di malinconia e umanità e ne fa passare di tutti i colori all'estremamente in ritardo Steve Martin in quella che probabilmente è una delle sue migliori performance comiche, misurata al punto giusto e proprio per questo dissacrante nelle sue sporadiche esplosioni di disperazione. Tempi comici perfetti. Da gustare esclusivamente in versione originale.
MEMORABILE: Lo sbrocco di Steve Martin al motel; Il figlio di Gus; L'autonoleggio; Le reazioni dei due all'incendiazione della macchina.
Una commedia on the road divertente diventata ormai un classico del genere. Il tutto funziona e ci si diverte dall'inizio alla fine grazie all'esplosiva coppia di protagonisti: uno il solito ciccione chiaccherone rompiscatole (Candy) e l'altro il preciso e scorbutico uomo in carriera (Martin). Siamo davanti a una bella storia sull'amicizia ricca di divertentissime gag e di buoni sentimenti. Gli ultimi 5 minuti sono l'unico punto debole, troppo melensi e sentimentali: stonano assai con il resto del film.
L’odissea di due viaggiatori per tornare a casa il giorno del Ringraziamento. Commedia basata sui due caratteri dei protagonisti, che affrontano gli imprevisti del viaggio e la convivenza forzata. Il logorroico e genuino Candy prevale sull’intollerante Martin (meno sfaccettato per il ruolo). Sceneggiatura che non tralascia il lato caustico dello stare insieme facendo riflettere sul valore della solidarietà e della famiglia riunita.
MEMORABILE: Il risveglio a letto insieme; In autostrada contromano tra i due tir; La macchina bruciata.
Con due interpreti così è bastato a Hughes il giusto pretesto per inserirli in una girandola sempre più fitta di guai per creare un classico della commedia americana. Martin e Candy sono perfetti nei rispettivi ruoli, riuscendo a strappare grasse risate con la loro inconfondibile mimica e ottime doti interpretative. La sceneggiatura va poi anche oltre, non riducendo i personaggi a barzelletta ma facendoli davvero sentire veri in più occasioni, compreso il finale buonista ma sincero. Da non perdere.
L'incontro di due mostri sacri della comicità a stelle e strisce si rivela non totalmente all'altezza delle aspettative, perdendosi tra le ripetitività di una sceneggiatura incapace di sfruttare con adeguata ricchezza di idee uno spunto on the road basico e quindi aperto a ogni possibile sviluppo comico, alternando gag riuscite ad altre piuttosto stantie, servite a singhiozzi in mezzo ai vari tira a molla. La professionalità del tutto, l'impeccabile performance dei due protagonisti e gli azzeccati tocchi malinconici dell'ultima parte mantengono la pellicola su livelli decorosissimi.
Un elegante signore un po' sulle sue, in procinto di mettersi in viaggio e raggiungere la famiglia per la festa del Ringraziamento, si imbatte in un tipo invadente e chiacchierone col quale è costretto dagli eventi a condividere il viaggio. Commedia con coppia mal assortita e dal plot visto decine di volte: dopo pochi minuti si capisce subito come andrà a finire, tra gag dal respiro corto e situazioni artificiosamente messe giù in una sequela ripetitiva e perciò noiosa, che l'epilogo tutto miele affossa ancora di più. Non il miglior Martin, non il miglior Candy.
Classico film sulla difficoltà della convivenza, con un cast discreto (c'è pure un giovane Kevin Bacon); abbastanza bravi Martin (cinico ma col cuore) e Candy (in un ruolo difficilmente inquadrabile, con torti e ragioni); a tratti diverte e fa ridere, altre sequenze risultano più noiose. Simpatico e riuscito anche rivisto più volte, risulta ad oggi ancora valido.
Lasciare New York non è molto diverso dal trasferircisi. Se a dimostrarcelo (come trampolino della genealogia dell'amicizia) è un illustre paesaggista dell'animo umano come Hughes che adopera quali tela e pennello e assi cartesiani due ordigni attoriali come Martin (che vedi caso ci rioffrirà la grande mela come ce la fece addentare Hiller) e quel cuore di panna di Candy, caricati coi più combustibili botta-e-risposta della commedia 80's, l'ostacolato viaggio (che è più verso l'interno che verso casa) vale più della sua meta e il risultato sono risate contornate di occhi inumiditi.
Una spassosa commedia americana anni Ottanta, con una trama che alterna in modo felice situazioni comiche con altre drammatiche, battute divertenti con considerazioni decisamente più profonde. Al pieno successo dell’opera ovviamente hanno contribuito i due protagonisti principali, tra i quali si era creato un rapporto professionale e umano tale da far funzionare alla perfezione il gioco dei contrasti fisici e psicologi tra i due. Bello il messaggio sottotraccia, quello della solidarietà umana, che non viene sopraffatto dalla parte umoristica della storia.
MEMORABILE: Il mercanteggio tra Neal Page e l'avvocato per il taxi.
Un colletto bianco si trova a dover viaggiare con un ingombrante e invadente venditore, tanto da dover perfino condividere lo stesso letto. Numerose le gag bizzarre e divertenti che regala la pellicola e soprattutto la prima parte risulta la più brillante. Anche nella seconda troviamo situazioni "estreme" catastrofico-divertenti, ma quello che delude è la conclusione, troppo filo-drammatica e sentimentale, con un finale telefonatissimo. Per molti sarà blasfemo ma meglio il successivo remake-reboot italiano con la coppia Brignano-Gasman.
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1)Dopo aver passato la notte nello stesso letto i due protagonisti si risvegliano con le note di "Back in Baby's Arms" interpretata dalla cantautrice Emmylou Harris (minuto: 26:58)
2)Il brano che accompagna i due attori al minuto 33:30, è Gonna Move di Dave Edmunds
Nella sequenza in cui i protagonisti si dirigono a Chicago (con una macchina appena scampata ad un incendio), intonano il brano "Blue Moon Of Kentucky ".
Quel sorriso di Candy nella scena finale e che pochi anni dopo non vedremo più, peccato un bravissimo attore che poteva ancora dare tanto al cinema, e un attore che mi manca molto.
Galbo ebbe a dire: Sicuramente un personaggio simpatico, come attore francamente non mi è mai sembrato granché....
Non sono daccordo Galbo, era un bravo attore, io lo ho aprezzato sia in questo film ma anche nello zio Buck e Mamma mi sposo, era spassoso aveva fatto del suo problema fisico il suo cavallo di battaglia, e aveva un viso che faceva ridere anche senza che battesse ciglio.