Totally killer - Film (2023)

Dopo che sua madre è stata uccisa da un serial killer, tornato a colpire dopo 35 anni di silenzio, una studentessa torna indietro nel tempo e tenta di fermare l'omicida nel passato. Chi mal tollera le sperimentazioni fanta-slasher di Christopher Landon o sbuffa all'idea dell'ennesima horror comedy satura di citazionismo ottantiano, difficilmente cambierà opinione di fronte a questo rimpasto blumhousiano di Ritorno al futuro, né più arguto né più originale dei suoi predecessori. Tutti gli altri potranno godersi un piacevolissimo divertissement, con qualche gag gustosa e buoni twist.

Le polemiche sull'aver copiato The final girls sono del tutto giustificate: molti degli elementi principali del plot sono praticamente identici, con un po' di Auguri per la tua morte e Scream (pure citato) aggiunti al cocktail, a comporre un fanta-teen-slasher che gioca con i cliché 80s - come da moda degli anni recenti - e condisce tutto con ampie dose di humour. L'originalità sta altrove quindi, ma resta un lavoro che si lascia vedere senza cali di ritmo e con vari momenti spassosi, anche se l'etichetta di horror gli va decisamente stretta e lo splatter è piuttosto inoffensivo.

Halloween 2023, paesotto americano stile Haddonfield con memorie di una strage di sedicenni di 35 anni prima; viene uccisa una superstite e la figlia torna indietro nell'87 tra vestiari sgargianti, celebri musiche pop e tutto il resto. Lampante il tributo a Carpenter (anche nella maschera bianca), ma siamo tra slasher e commedia in stile The final girls o i rinnovati auguri, con non poche esplicite citazioni di Ritorno al futuro. Divertente ma un po' troppo concitato, cosicché alcuni dettagli di sceneggiatura risultano poco marcati e si perdono nel marasma generale.

Pesca a destra e a manca da film consimili ma non ha neanche lontanamente la travolgente vivacità di Auguri per la tua morte o la raffinatezza metacinematografica di The final girls; paragoni con Ritorno al futuro sono poi quasi bestemmie. Assurdo in parecchi momenti (la macchina del tempo costruita in una cabina da una teen), superficiale nel ricostruire gli eighties (che in accordo al wokismo imperante sono descritti come fiera di bullismo, razzismo e gente manesca che fuma, beve, rutta) con attori indigeribili, su tutti l'antipatica protagonista che ammaestra i "bruti" degli 80.

Horror-comedy che fa del citazionismo il suo alibi per confezionare una specie di pasticcio sul gap spazio-temporale e su quello generazionale, visto che oscilla tra attualità e anni '80 raggiunti attraverso un'improbabilissima macchina del tempo nel tentativo di bloccare nel passato la sequela di omicidi per mano di un mascherato serial killer. Discreto come ritmo e nella scelta dell'ambientazione (il luna park), ma troppo di cliché nella ricostruzione degli anni '80, specialmente dal punto di vista della psicologia adolescenziale, non manca però di un discreto tasso di ironia.

Divertente frullato di generi e di riferimenti cinematografici in cui a prevalere è soprattutto la parte più giocosa dell'operazione. Si segue la sceneggiatura con curiosità per l'identità del killer ma nel frattempo ci si delizia con i rimandi a decine di altre opere e con un umorismo che mette simpaticamente a confronto gli anni 80 con la cultura odierna (in primis per quanto riguarda il politicamente corretto). Di horror c'è poco (niente spaventi, sangue moderato), ma il meccanismo va che è una bellezza. Bravina la protagonista.

Filmetto che oscilla tra commedia, slasher e fantascienza e che prende a man bassa da diverse pellicole: impossibile non citare almeno Ritorno al futuro, Scream, Auguri per la tua morte, ma anche The final girls. Ma l'eccessiva derivatività dell'operazione non è il difetto peggiore, costituito invece dal fatto che ci si diverta ben poco. Allo stesso modo va detto che il livello di coinvolgimento è basso, probabilmente proprio per la prevedibilità del tutto. La confezione però è accettabile e il cast è meno peggio della media di queste operazioni. Ben poco soddisfacente.

Nel 1987 una piccola città è sconvolta dagli omicidi di tre sedicenni. Oltre trent'anni dopo, il killer si rifà vivo per uccidere la quarta. La figlia di quest'ultima ha però la possibilità di tornare indietro nel tempo per bloccare l'omicida prima che commetta i suoi delitti... Ispirato espressamente a Ritorno al futuro, un horrorino irritante: approssimativa la ricostruzione degli anni 80, antipatica la protagonista, vittime troppo idiote, personaggi di contorno sbiaditi. Il citazionismo continuo forse vorrebbe fungere da foglia di fico ma suscita solo paragoni penalizzanti..

Teen commedy in salsa slasher che intrattiene con soddisfazione, citazionista fino all'estremo. Senza stilare liste infinite è chiaro che alla base c'è il meccanismo di Ritorno al futuro. Dove se ne discosta è in uno sguardo più caustico nel far notare le differenze tra il 1987 e il 2023 e come il politicamente corretto abbia effettivamente cambiato le nostre vite. Cast nella norma delle produzioni del genere, un po' di sangue, zero sensualità; ci si incarta un po' nella spiegazione del movente del killer (e di quello che succede dopo), ma va bene anche così.

Horror al femminile diretto dalla regista Nahnatchka Khan; vuole essere una sorta di mega citazione ai classici horror anni '70/'80 a matrice omicida mascherato da film di fantascienza con viaggi nel tempo. Nel complesso, nonostante le sbavature di sceneggiatura e le forzature di una trama abbastanza scontata, il film scorre anche in alcuni momenti in maniera divertente, grazie a un cast ben affiatato. Non si segnalano particolari innovazioni per il genere in questione, ma soltanto riferimenti a film celebri e niente più. Comunque si può vedere.