Invecchiatissima commedia che presumo fosse classificata come "brillante". Lei è pazzerella e lui un serio chirurgo, eppure si amano, si cercano, si trovano, si inseguono fino in Svezia eccetera eccetera. Non succede molto, in realtà, e quel poco è francamente noioso. Sempre bellissima Paola Pitagora, anche se il ruolo che le è toccato è davvero minimo.
Abbiamo un Segal che fa parte di un sistema ove, se si vuol progredire, si devono coprire maialate e farle a propria volta; contro, o meglio a fianco, di una splendida Lisi, anarchica e capace di truffare all'occorrenza. L'amore fa i miracoli, ma il genoma è immutabile, così come le abitudini cristallizzate, pertanto il traviamento è bloccato in ambo i sensi. La scena in cui lei s'incavola per come viene a sua volta da lui imbrogliata mi ha fatto impennare la valutazione, perché è lì che si vede il vero Brusati, che non è e non sarà mai un regista comico.
La presenza di una giovane e già bravissima Virna Lisi (qui somigliantissima a Jodie Foster) al fianco di Segal dà alla pellicola una certa parvenza internazionale, ma non si può definire un film riuscito. Troppe sequenze sopra le righe, scanzonate, artefatte (a cominciare dall'incipit in stazione) rendono il film poco credibile. E' proprio "il suo modo di fare" a lasciare perplessi. Un'operazione romantic-drama che, pur offrendo agli spettatori alcuni spunti interessanti, non convince né appassiona.
1968, il conflitto fra l'ordine e l'anarchia che infiamma il mondo, viene traslitterato in questa edulcorata commedia in stile anglosassone. Una ramata Virna Lisi, irresponsabile e utopica, si contrappone a un George Segal coscienzioso e concreto. Frivolo trastullo satirico che suona note grottesche, black e surreali; reitera continuamente il dualismo fra una testa persa fra le nuvole e due piedi ben radicati nella realtà. Tendenzialmente sballato, fumoso e dispersivo, offre qui e là qualche freccia che coglie nel segno. È uno dei tanti figli confusi di quegli anni di passaggio.
MEMORABILE: Il gruppo christian rock nella chiesa popolata solo da giovani e belli; “Perché non mi chiedi di sposarti? “, “Perché ho paura che tu mi dica sì”.
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DiscussioneFauno • 15/04/14 10:00 Contratto a progetto - 2743 interventi
Onore a Renato che è un utente che ho sempre rimpianto, ma lasciam ben perder la Pitagora quando abbiam di fronte una Lisi col colore naturale dei capelli...E'letteralmente insuperabile! FAUNO
Che darei per sapere dov'è ubicata la villa affrescata in stato di abbandono della madre di Yolanda (Virna Lisi), forse l'unica cosa che non dimenticherò di questo film (oltre alla bravura della Lisi, ma questo me lo aspettavo).
Se qualcuno lo avesse registrato in tv è caldamente pregato di postare le immagini, ammesso che sia mai passato in televisione...