Swimming pool - Film (2003)

Swimming pool
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/02/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 3/02/08 11:39 - 12402 commenti

I gusti di Galbo

Scrittrice in cerca di ispirazione si ritira in campagna ma la sua tranquillità è turbata dall'arrivo della figlia del proprietario della casa che la ospita. Intorno alla piscina del titolo nascono tensioni ed attrazioni. Il film del regista di 8 donne e un mistero è un esercizio di stile sul tema dell'erotismo e dell'attrazione, impersonata dal personaggio della Sagnier che ingaggia un gioco di seduzione con l'affascinante e brava Rampling. Il limite di un film comunque godibile è l'incertezza con cui il regista sviluppa la storia.

Daniela 6/02/10 20:47 - 12673 commenti

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Scrittrice di gialli inglese in vacanza nella villa del suo editore, isolata nella campagna francese, intreccia un torbido rapporto di attrazione/repulsione con la figlia adolescente di questi, facendola diventare un personaggio del suo nuovo romanzo. Ozon può contare su una veterana del cinema dell'ambiguità, sempre splendida, e su una giovane attrice di naturale e sensuale impudicizia, calamita del desiderio maschile. La svolta gialla della vicenda può apparire forzata ma trova infine una sua spiegazione.

Nando 20/12/10 02:28 - 3816 commenti

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Interessante gioco di seduzione tra una scrittrice di gialli e la figlia dell'editore della predetta. La sensualità regna sovrana con un racconto torbido ma al tempo stesso solare e luminoso. Valida introspezione con un finale elitario ma di buon livello che evidenzia la classe di una Rampling notevole.

Mco 20/12/10 12:28 - 2329 commenti

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Delizioso apologo giallo erotico, con sconfinamenti quasi horror, che deve la sua riuscita alla scelta delle due protagoniste. La Rampling, perfetta nel ruolo di scrittrice che cela le proprie voglie di libertinaggio dietro le pagine dei suoi romanzi gialli, e la Sagnier, devvero conturbante in quello della lolita diabolica. Molto nudo (anche una magnifica esposizione pettorale della più anziana delle due donne) e bella rappresentazione dei luoghi della vicenda. Interessante.

Rebis 31/12/10 14:11 - 2339 commenti

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Lei è frigida e snob: scrive romanzi in cui è libera di confinare e scatenare i suoi demoni; l'altra è una ninfa, lasciva e sciatta, invischiata in un passato da cui non può redimersi… Ozon manipola ancora le apparenze dei generi (il giallo alla francese, tra Deray e Cluzot) mirando però ad alt(r)e esplorazioni: i torbidi della creazione artistica. Se la prima parte è tesa e affilata grazie anche ad una vibrante Charlotte Ramplig, la seconda è confusa e troppo affastellata e il finale, che allude a universi ulteriori, rischia di deludere le aspettative. Comunque, un discreto esercizio di stile.

Pinhead80 26/02/11 15:25 - 4776 commenti

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Ozon sa come fare un buon film partendo da un'idea di base sufficientemente curata e innestando protagoniste assolutamente all'altezza. La fresca bellezza della Sagnier viene contrapposta a quella più matura della Rampling. Entrambe si calano alla perfezione nella parte e donano così al film una bellezza che dalla sola sceneggiatura non emergerebbe. Che sia un film drammatico con sfumature giallo-erotiche poco importa. Le due protagonistre brillano come il riverbero del sole nell'acqua.

Giacomovie 26/06/11 18:13 - 1398 commenti

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"In superficie tutto sembra tranquillo" è lo slogan di un racconto con connotazioni gialle su una scrittrice di gialli. Peccato però che rimanga tutto tranquillo anche sotto la superficie, con tensione figurativa e finale ambiguo. La Rampling, classe 1946, sfoggia un gran nudo e tratteggia con classe l'evoluzione del suo personaggio. Dal confronto con l'altra protagonista emerge la psicologia di due universi opposti che finiscono per trovare un punto in comune. Un film da minimo sindacale, quasi un "buco nell'Ozon". Conturbante Ludivine Sagnier.

Mickes2 17/09/11 22:47 - 1670 commenti

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Una scrittrice di romanzi in crisi, su consiglio del suo editore, si trasferisce per qualche tempo nell’abitazione francese di quest’ultimo per ritrovare l’ispirazione. Una ragazza seducente va a farle visita. Ozon è abile nel delineare prima di tutto un contesto asettico, privo di orpelli, riuscendo a tratteggiare un interessante apologo che mischia realtà e immaginazione, erotismo e mistero. La vicenda però, si dipana con una struttura narrativa che convince solo a metà, in quanto nel finale (e non solo) emerge un’evidente forzatura.
MEMORABILE: La seducente Ludivine Sagnier.

Giùan 1/10/11 15:17 - 4574 commenti

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A parer mio, uno dei tratti salienti del cinema di Ozon è quello di essere angosciosamente "disturbante" per l'espace d'una nuit. Li guardi come fossi dentro un Polanski e ti svegli con la sensazione della polluzione notturna. Swimming pool, oltre ad aver dalla sua uno straordinario e speculare duetto femminile (la glaciale, complessata, matura Rampling vs una torrida, disinibita, giovanissima Sagnier), possiede un ambiguità che pare montar inesorabilmente, fino però a frollarsi per un surplus di falsa coscienza autoriale. Occasione persa, da non perdere.

Luchi78 31/01/12 12:05 - 1521 commenti

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Interessante l'intermezzo erotico della storia, dove il duetto tra la Rampling e la Sagnier si carica di tensioni emotive di segno totalmente opposto. Togliendo il finale un po' forzato si tratta comunque di un ritratto psicologico molto raffinato e godibile, le qualità di Ozon e delle attrici riescono a rendere il film dotato di un certo fascino. Alla fine però manca qualcosa...

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Buiomega71 27/04/12 00:39 - 2916 commenti

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Suadente, ipnotico, venato da sottili increspature lesbo, piccolo gioco al massacro tra una Rampling dalla sessualità incerta che cova sottobrace e una Sagnier sfrontata, ninfomane e vittima/carnefice. Ozon risalta i piccoli gesti quotidiani nella prima parte, la solitudine e la tranquillità della casa in campagna. Nella seconda esplode in una sessualità femminea umorosa e sudaticcia, in un atmosfera afosa e solare ma al contempo morbosa. Finale ai limiti del polanskiano, a tratti quasi ruiziano, sul labile confine del subconscio. Umido e carnale.
MEMORABILE: La Rampling che spia la Sagnier mentre fà sesso sul divano; La Rampling che invita in casa l'anziano factotum Marcel mostrandole i seni; Il finale.

Cotola 28/09/12 23:33 - 9061 commenti

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Dietro le flebili patinature "gialle" e quelle erotiche (un po' più corpose) c'è una riflessione sull'atto creativo ed in particolare su quello della scrittura. Ozon si conferma autore poliedrico ed interessante ma anche discontinuo ed a tratti incompiuto. Al film, infatti, manca qualcosa per essere davvero convincente pur essendo un discreto intrattenimento che cresce, lentamente, di ritmo col passare dei minuti. Dei due ritratti di donna meglio quello della Rampling che è sempre un piacere veder recitare. Il finale non è certo una novità ma mi sembrato uno dei pochi possibili se non l'unico.

Saintgifts 3/01/14 00:19 - 4098 commenti

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Incursione nell'universo femminile, dove tutti i sentimenti sono vissuti profondamente. Dall'ostilità fino alla complicità più stretta, forse non così gratuita, sono visitati tutti i rapporti tra due donne, diverse all'apparenza ma tutt'altro che distanti. Accumunate anche nel desiderio di vendetta, consumata con sottile e fredda perfidia. La Rampling riesce a dare al suo personaggio, non facile, tutte le sfumature necessarie; brava anche la Sagnier nell'interpretare un personaggio all'apparenza più solare, ma in realtà fragile. Finale calcolato.

Pigro 16/04/14 16:42 - 9676 commenti

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Due donne e un mistero. Dopo 8 donne Ozon slitta, sempre in tema, su livelli più complessi e ambigui (addirittura con finale indecifrabile), mettendo una scrittrice e una ragazza attorno a una piscina in una villa francese. Sembra il classico scontro generazionale o femminile o culturale, con la prima votata alla scrittura e la seconda al sesso sfrenato, ma è una sottile (e un po’ cerebrale) riflessione sull’atto creativo. Elegantissima la regia con una costruzione esemplarmente rarefatta della narrazione. E con un’affascinante Rampling.

Impi3gato 17/02/16 23:39 - 26 commenti

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Convivenza forzata tra una rigida scrittrice londinese e la giovane e libertina figlia del suo editore. Il provocante fascino della bella Sagnier rende il film godibile, ma non riesce a far trascurare una sceneggiatura piuttosto piatta e una regia non molto incisiva. Il film sembra non sapere dove andare a parare, cercando di mantenersi al livello di thriller psicologico ma senza mai convincere del tutto. Non molto chiaro il finale, che cozza con la verosimiglianza del racconto. Qualche spunto interessante c’è, ma non approfondito a sufficienza.

Faggi 31/05/16 20:17 - 1549 commenti

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Che non sia un brutto film non si discute, che il finale beffardo abbia un suo riscontro squisitamente cinematografico è un fatto, che certi passaggi siano intriganti e altri abbiano giuste dosi di mistero (però inutilmente sottolineati dalla musica) è vero. La Saigner interpreta bene la ninfomane ma ogni tanto sembra compicersene, la Rampling fa il suo dovere da veterana e l'insieme funziona. Ma non credo di aver visto un filmone; alla fine è cinema edulcorato, poco sincero, troppo costruito.

Didda23 27/12/16 18:34 - 2429 commenti

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Ozon confeziona un film straordinario che gioca meravigliosamente con le tensioni erotiche ed emotive dei personaggi, rimanendo in equilibrio e senza scadere nell'autocompiacimento. La macchina si muove meravigliosamente nella villa, non avendo il timore di mostrare frammenti di sessualità che fanno parte del quotidiano. In questa cornice meravigliosa e morbosa al punto giusto le due interpeti danno il meglio della loro arte donandosi al cento per cento con una naturalezza che commuove. Ozon reinterpreta il cinema da Bergman a Polanski. Wow.
MEMORABILE: La meravigliosa caratterizzazione dei personaggi; L'arrivo della Sagnier; Il rapporto con l'editore.

Paulaster 4/05/17 10:31 - 4431 commenti

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Scrittrice di gialli si ritrova nella casa in villeggiatura la figlia dell'editore e scatta la complicità. Dopo un inizio a giocare tra le differenti età subentra la curiosità fino a virare al giallo. Atmosfere misteriose alla Chabrol disegnate al meglio nei pochi spazi e aggiungendo pepe e scalmane estive. Il finale che punta all'immaginario funziona ma non lascia soddisfatti appieno. La Sagnier è di un erotismo prorompente, la Rampling è meglio quando è astiosa.
MEMORABILE: Il rapporto della Sagnier spiata dal vetro.

Fedeerra 10/05/20 06:09 - 770 commenti

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Sul rossastro crocevia di una storia assai misteriosa il tocco glamour di François Ozon si incontra con la vulnerabilità di due attrici: Charlotte Rampling (che conferma la sua straordinaria professionalità) e Ludivine Sagnier (un'autentica sorpresa con anima e corpo). Un film in cui viene esaltata l’enigmaticità delle pulsioni, della gelosia, dell'ossessione, sino a rappresentare la tragica ma sensualissima debolezza dei rapporti umani. Belle le musiche di Philippe Rombi.

Deepred89 22/05/21 02:30 - 3709 commenti

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Tanta evanescenza e ambiguità avrebbero necessitato di autentica suggestione per affiorare in maniera efficace. Qui la scrittura funziona a intermittenza, con non frequentissimi lampi di curiosità seguiti da troppi momenti di stasi e perplessità (la svolta noir), l'estetica regge ma senza emanare alcun fascino e le metafore lasciano il tempo che trovano, anche per via di una Sagnier vittima di un personaggio tanto irritante e pecoreccio da risultare improbabile come motore di desideri e pulsione artistica. Resta l'eccellente performance della Rampling, ma poco altro.

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Hackett 5/08/21 12:26 - 1867 commenti

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Ozon gioca con il fascino dei paesaggi rurali, con location che trasmettono pace e serenità, immergendovi la protagonista (l'eccellente Rampling) e spiandone la ricerca di ispirazione, ostacolata da continui interventi esterni. Quando meno te l'aspetti ecco il dramma, irrimediabile, o forse no. Raccontato con sguardo attento ma al tempo spesso distaccato, filtrato dalle espressioni della protagonista quasi sempre in scena, Swimming Pool è un thriller che si insinua piano nello spettatore e lascia un senso di disagio nel finale.

Lou 9/08/21 11:09 - 1121 commenti

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Il colpo di scena finale chiarisce (in parte) le iperboli narrative, costringendo lo spettatore a riavvolgere la vicenda per accettarne gli aspetti più inverosimili e stravaganti. Resta il fascino di un film abilmente giocato su fantasie inconfessabili, morbose frustrazioni, pulsioni voyeristiche... tutto materiale ideale per per far correre la fantasia e confondere realtà e fiction, terreno in cui Ozon è maestro.

Ultimo 8/09/21 10:31 - 1656 commenti

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Una scrittrice di gialli in cerca di ispirazione si ritira nella villa del suo editore, dove la figlia di quest'ultimo turberà la tranquillità della protagonista. Pellicola niente male, che parte in sordina ma si rifà con una buona seconda parte, misteriosa ed enigmatica, in cui il thriller e l'erotismo vanno a mescolarsi. Mezzo punto in più grazie al twist finale. Buona la prova della due donne protagoniste.

Ira72 13/09/21 09:00 - 1313 commenti

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Interessante. Sia per la sceneggiatura che vira inaspettatamente al thriller nella seconda parte che per le interpretazioni della conturbante e tormentata Sagnier e della sempre talentuosa e affascinante Rampling. Azzeccate anche le atmosfere un po' rétro, esaltate da una Provenza afosa ove campeggia l'isolata villa francese; a cui Julie sottrae pace, tranquillità e concentrazione tanto ambite da Sarah, ormai a corto di idee per il suo prossimo libro. In un altalenarsi di sensazioni (reali o meno che siano), la piscina è protagonista indiscussa dei vari accadimenti. Da vedere.

Magi94 29/09/21 22:43 - 954 commenti

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Curioso film francese dai toni autoriali forse non del tutto giustificati. La trama si avvita nelle torbide vicende di una scrittrice dalle pratiche caste ma fantasie babiloniche, sconvolta mentre riposa nell'oasi privata dell'agente dalla figlia disinibita di quest'ultimo. Il problema è la noia mortale che si propaga fino al finale, sollevato dall'inaspettata svolta filosofica che almeno scompiglia le carte. Per il resto una vicenda stereotipata e ripetitiva, con pessimi dialoghi e doppiaggio ancor peggiore. Si salva per l'interessante rilettura del tutto dopo le ultime scene.

Occhiandre 6/06/22 12:50 - 158 commenti

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Prodotto millesimato per intenditori: lo sguardo misterioso, conturbante ma carezzevole di Charlotte Rampling si posa sulla sofisticata natura provenzale e sui corpi di chi si aggira attorno alla piscina di una bella villa. Il dialogo fra questi elementi si riscalda sotto un sole estivo e malinconico con richiami asciuttamente struggenti al passato. Specchi che riflettono all'infinito un'immagine presentano in sordina il tema del doppio fino al crescendo finale, anticipato da impennate emotive le cui brusche interruzioni sviluppano un brivido degno di un tuffo nell'acqua fresca.
MEMORABILE: Le inquadrature sul corpo; Il linguaggio e i look della dissoluta Julie; "Sono le mie mutande...Che cosa ci fanno qui?": il giallo si infittisce.

Thedude94 22/09/23 23:31 - 1097 commenti

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Ozon riflette bene su ciò che vive un autore che sta per realizzare una nuova opera (in questo caso letteraria) e lo fa interpretare  dalla magnetica Rampling, che si trova alle prese suo malgrado con una ragazzina procace sessualmente e disinibita, iconicamente resa sullo schermo dalla bellissima Sagnier. Nonostante per più di un'ora la sceneggiatura si mantenga su una linea stabile, senza mai staccarsi troppo dalla monotonia di un rapporto strano tra due donne di età diverse, è nel finale che si ha la realizzazione che ci porta a un livello che non è male.
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  • Curiosità Buiomega71 • 27/04/12 10:14
    Consigliere - 26032 interventi
    *La splendida casa con piscina dove si rifugia in cerca di nuove idee Charlotte Rampling , si trova nel piccolo villaggio di Lubèron, in Provenza, regione del sud della Francia particolarmente gradita agli inglesi. Vicino sorge la villa del regista Ridley Scott e non lontano si trova il castello del Marchese De Sade, usato per una scena del film.

    Fonte: Ciak, ottobre 2003.

    *"La piscina dove l'acqua è come in trappola, significa tutto ciò che si vuole vedere, è come uno schermo cinematografico sul quale le immagini sono proiettate e nel quale penetra un personaggio. Sara Morton non vi entra finchè Julie non è diventata una fonte di ispirazione."

    Francois Ozon dixit, da Ciak, ottobre 2003.
  • Discussione Buiomega71 • 27/04/12 10:39
    Consigliere - 26032 interventi
    E il primo film di Ozon che vedo (ne ho ancora 4 in videoteca), e debbo affermare che lo adoro, è il "mio" regista. Fluido, denso, claustrofobico , adorante del corpo e degli umori femminili (non avrei mai detto fosse gay), visionario, attento ai piccoli dettagli e libero da ogni schema e convenzionalità .

    Il suo è cinema carnale, suadente, inebriante, che ti circuisce e ti rapisce.

    Due generazioni femminili a confronto, la Rampling matura e "bloccata" ma pronta ad esplodere, la Sagnier sprizzante di umori femminili così odorosi da invadere e inebriare la stanza o la sala.

    Chabrol, Deray, Polanski, Ruiz, Altman, Bunuel, Lynch, Amadio, filtrati in un ottica autoriale densa e personalissima.

    La Seigner che gioca col piedino rivestito da sensuali zeppe, la piante sporche dei piedini, la sua ninfomania che passa da un uomo all'altro ogni sera, la fellatio a bordo piscina, lei che si tocca sulla sdraio accanto alla piscina mentre il manzo Franc sopra di lei ha un evidente erezione negli slip neri, la sua furia omicida (in una delle scene più violente del film), la sua voce roca, lo sciabattare fastidioso, ma al contempo sensuale, gli short, i seni al vento, un ipotetica follia latente (scambia la Rampling per sua madre morta).

    La Charlotte la spia mentre fà sesso, eccittata e curiosa al tempo stesso, ne trae fonte per il suo romanzo, le fruga nelle sue cose, le prende il diario dallo zainetto, tiene le sue mutandine in camera.

    Ozon crea un empatia feticistica che collima con i gusti del sottoscritto, e basterebbe solo questo per farmi amare incondizionatamente Ozon.

    Mi ricorda Peccati di gioventù per il binomio "seducente" Guida/Lassander, Che? per la sfrontatezza Sagnier/Rome e la villa con personaggi strampalati, tra il reale e la fiaba, La piscina per evidenti richiami e omaggi, e non ultimo Images per la solitudine e l'auto reclusione che porta la mente ai limiti del subconscio, fantasia o realta? Tutto frutto della mente della Rampling ? E mai esistita Julie? E solo una proiezione delle sue fantasie o davvero esisteva in carne e ossa? Il finale è aperto, ma ambiguo, come piace a me, come solo Polanski o Altman avrebbero saputo fartelo insinuare sotto pelle.

    E ci è riuscito anche Ozon, straordinario a dire poco.

    Bellissime le location afose e assolate e la musica da noir di classe di Philippe Rombi.

    Gran finale ai limiti del subconscio, tipicamente polanskiano e pervaso da un gusto surreale alla Raoul Ruiz.

    Grande battuta della Seigner, al telefono con un amica, rivolto alla Rampling :"Cavolo, quell'inglese amica di papà sembra che abbia una scopa piantata nel culo!"
    E il ballo a tre, tra la Rampling legnosissima e impacciata, la sensuale e sfacciata Sagnier e il manzo Franc, sulle note rockeggianti, e un gran pezzo di cinema che crea l'atmosfera.

    Tra nane lynchiane, atmosfere noir-lesbo, occultamento di cadaveri e odori femminili pregnanti, Ozon fà togliere emblematicamante il crocefisso appeso in camera alla Rampling (come farà anche Polidori nel Gothic russeliano) e la mostra a seno nudo, sulla terrazza, per sedurre l'anziano factotum Marcel, tra il surreale e l'onirico. Puro e nudo Ozon...Da amare come una donna, o forse di più...
    Ultima modifica: 26/03/13 19:35 da Buiomega71
  • Discussione Galbo • 27/04/12 15:07
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Per curiosità, quali sono gli altri 4 titoli che possiedi ?
  • Discussione Buiomega71 • 27/04/12 15:25
    Consigliere - 26032 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Per curiosità, quali sono gli altri 4 titoli che possiedi ?

    Subito Galbo, allora:

    Swimming pool (registrato da Sky Prima Fila)

    Sitcom ( vhs originale Medusa)

    Gli amanti criminali (registrato da RaisatCinema)

    Gocce d'acqua su pietre roventi ( Registrato da Sky)

    8 donne e un mistero (Registrato da Sky)

    Questi sono i film che possiedo firmati Ozon, praticamente tutti registrati dal satellite (eccetto Sitcom).

    Mi manca Sotto la sabbia, dove leggo che somiglia molto al primo tempo di Swimming pool e gli ultimi ma mi ispirano di meno.
  • Discussione Galbo • 27/04/12 16:26
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Ti consiglio di recuperare anche Ricky
  • Discussione Buiomega71 • 27/04/12 18:01
    Consigliere - 26032 interventi
    Grazie Galbo, infatti e uno degli ultimi Ozon che mi ispira...
  • Discussione Rebis • 28/04/12 13:44
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Per me Gocce d'acqua su pietre roventi e Sotto la sabbia sono difficilmente superabili: Ozon è al meglio. 8 donne e un mistero è piuttosto divertente se preso dal verso giusto, ma può anche essere avvertito come una colossale boiata... Swimming pool è già in aria di manierismo e vacuità, un rischio che Ozon corre spesso essenso il suo cinema una rielaborazione di stili e formule altrui... come è accaduto ad esempio nell'insostenibile Angel. Ozon è un pò l'altra faccia di Tarantino, uno rielabora il cinema di genere, l'altro quello d'autore. E' un regista che cammina sempre sul crinale tra autorialità e artificiosità, quindi sempre a rischio di caduta, e difficlmente potrà sfornare degli autentici capolavori.
  • Discussione Buiomega71 • 28/04/12 14:15
    Consigliere - 26032 interventi
    Non sono affatto d'accordo caro Rebis, non ho visto gli altri Ozon, ma con Swimming Pool mi sono innamorato di lui.

    Trovo molti punti in comune con Ozon e il suo stile e il mio modo di vivere i film, oltre all'aspetto feticistico/femmineo, della serie da regista mancato mi dicevo durante il film: "Io avrei fatto esattamente così, ah, sembra che Ozon mi legga nel pensiero..." e così via...

    Primo film suo che vedo e già lo sento "mio".

    Con gli altri saprò dirti...
  • Discussione Rebis • 28/04/12 19:52
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Sia chiaro, a me Ozon piace, ma diciamo che dai suoi film mi aspetto sempre un esercio di stile che, rielaborando matrici diverse, può funzionare, infastidire o annoiare: tu stesso hai rilevato la natura "composita" di Swimming Pool, mi sembra...
  • Discussione Buiomega71 • 29/04/12 01:36
    Consigliere - 26032 interventi
    "Composita" sì, ma diluita in gran cinema umorale e ambiguo, suadente e carnale...Come piace a me!