RASSEGNA ESTIVA: L'ESTATE AVVENTUROSA DEGLI INEDITI DAVINOTTABILI
In una piccola cittadina californiana, dove giacciono alcuni pozzi petroliferi, la criminalità è all'ordine del giorno. Per ovviare a questo problema che affligge la cittadina, Ben ( Jan-Michael Vincent), chiede aiuto a suo fratello Aaron (Kris Kristofferson), un ex veterano del vietnam, perchè possa risolvere la rovente situazione. Aaron mette così insieme una squadra di vigilantes (composta da suoi ex commilitoni) e spazza via la criminalità. Ma , una volta ripulita la città, Aaron prende il potere insieme ai suoi scagnozzi (e a un gruppo di criminali), gettando i cittadini nel terrore con estorsioni, omicidi, minacce. Un abuso di potere che diventa sopraffazione e violenza. A Ben non rimane altro che cercare di fermare il fratello e la sua cricca, prima che sia troppo tardi...
Armitage è regista straordinario quanto sfortunato (il successo non le ha arriso molto) sottovalutatissimo e poco incline a piegarsi alle regole. Pochi film nel suo carnet (per il sottoscritto, MIAMI BLUES, non solo e uno dei migliori film degli anni '90, ma forse il più bel "pulp" pre-Tarantino mai girato), che, alla corte di messere Corman si fà le ossa, licenziando , all'inizio, filmetti exploitation nel più puro Corman/pensiero
Ma e con VIGILANTE FORCE che Armitage sovverte le regole dall'interno: niente sesso, violenza poca e fumettistica, una sceneggiatura (scritta da lui stesso) ben più complessa e molto meno banale degli standar della produzione cormaniana.
Il vigilantismo caro ai vari Winner/Glickenhaus/Lustig , viene rivoltato come un calzino da Armitage, che ne mostra gli effetti devastanti e deleterei, nella possente e feroce figura di un Kris Kristofferson mai più così cattivo e senza scrupoli (la scena in cui spara, a sangue freddo, alle spalle di Victoria Principal lascia il segno, così come nella feroce sequenza della birra gettatagli in faccia nella sagra con il combattimento dei galli)
La giustizia sommaria produce altro crimine, suggerisce Armitage, un cane che si morde la coda fino alle tragiche e inevitabili conseguenze
Realizzato in economia (produce Gene Corman), ma con gran talento e tracce di gran cinema (se c'è dietro un gran regista, in un film, si vede fin da subito), che mischia il western classico moderno al nuovo cinema poliziesco americano
L'incipit con la violenza che dilaga, gente impazzita che uccide, fà risse, rapina banche, si pesta a sangue che manco i pazzi romeriani de LA CITTà VERRà DISTRUTTA ALL'ALBA, il finale con la sfilata alla festa del 4 luglio, che tramuta il film in una specie di allucinato post atomico misto al viet movie, tra scontri a fuoco e silos in fiamme che esplodono.
Caratteri grotteschi dei personaggi (il propietario del casinò, la vecchia, il taglieggiatore fuori dalle scuole elementari, la puttana con aspirazioni da cantante, meno oca di quello che potrebbe sembrare-Bernadette Peters-, la varia umanità della cittadina, così pittoresca e folkloristica-i vecchietti armati stile David Crockett-)
Anche le donne combattono e tirano bombe nel cinema armitageiano (come nel cinema di Walter Hill) e non sono solo mere figurine sexy come questo genere di film richiederebbe
Le rapine, le estorsioni, i pestaggi, ricordano molto il nostro poliziottesco, e Armitage butta un occhio anche sugli amati classici (LA BELVA UMANA in primis), con soluzioni registiche che, a volte, sono colpi di genio (un membro dei vigilantes folgorato nel fiume con i cavi dell'alta tensione)
Particine gustose (Armitage da spessore a tutti i suoi personaggi, anche se appaiono per 2 minuti) di Dick Miller (il pianista che segue le note stonate della Peters), Loni Anderson (l'accompagnatrice della bisca) e il carpenteriano Charles Cyphers (uno dei vigilante al soldo di Kristofferson)
Gran finale con la banda di vigilante vestiti come i componenti di una banda folkloristica musicale, armati di mitragliatori e bazooka.
Grandissimo Armitage, autore di una personalità travolgente e carismatica (a ogni inquadratura si respirava il suo cinema) che dà una rappresentazione diversa e riflessiva della giustizia fai da te.
Per me è gia un piccolo cult da rivalutare assolutamente