Spider-man: Across the Spider-verse - Film d'animazione (2023)

La sola trovata simpatica è lo Spider-Man portoricano, il resto è caotico e alla fine (per la verità sin da subito) ci si annoia, complice la durata elevata che rallenta spesse volte il ritmo: il Multiverso affollato da creature di ogni tipo non fa che mettere in ombra il protagonista, l'unico con una personalità interessante. Dal punto di vista grafico c'è da rimanere delusi, con tutti quei personaggi perlopiù fastidiosamente filiformi. L'animazione è sufficiente, mentre la trama non offre spunti veramente originali. In sostanza, una produzione anonima la cui visione è opzionale.

Nulla di nuovo nel raccordare il supereroe con il multiverso: a fare la differenza, al giorno d'oggi, è la forma. La maschera rappresenta la zona d'ombra dell'adolescente; il peso della scelta, invece, passa sotto l'egida di un sistema non così avvezzo al libero arbitrio. Classico percorso di formazione, ma con una scrittura al di sopra della media. Visivamente inattaccabile, con la ricerca di un cromatismo camaleontico che racconta i sentimenti, anticipando dialoghi e scene. Film forse eccessivo nel minutaggio e tendente all'ipercinetico sul finire, ma sa resistere ai suoi difetti.

C'è caos nel ragnoverso, provocato sia dal supercriminale la Macchia (che sembra sciocco e buffo, ma non lo è) che dallo Spider-man Miles Morales, il quale si trova invischiato in una trama che lo costringe a scappare dagli altri Spider-men. Secondo film animato e psichedelico su Spider-man: le azioni non mancano, come non mancano i colpi di scena e i pruriti adolescenziali di Miles verso Spider-Woman/Gwen Stacy. Il suo limite è che carbura lentamente (non a caso, è una prima parte), anche se il risultato è discreto grazie alla varietà di uomini ragno che vi compaiono.

Le avventure animate di Spider-man proseguono nel solco del multiverso, ma quella che era una trovata originale e ben sfruttata nel film precedente, funziona assai meno bene in questo episodio, che è peraltro il primo di due. Il continuo salto da una realtà all'altra stufa rapidamente e non aiutano la durata eccessiva di un film che porta rapidamente a saturazione lo spettatore e i poco interessanti personaggi di nuova introduzione. Nulla da dire sul piano tecnico e grafico, che raggiunge livelli di eccellenza, ma il film è nel complesso evitabile.

Delizia di animazione, ma a differenza del primo film la trama si fa caotica. "Nemesi" è un nemico interessante ma poi viene quasi messa da parte e per una buona fetta di film Morales è impegnato a non "farsi fregare" dai suoi colleghi, decisamente troppi. Bene presentare qualche nuova variante ispirata da varie saghe, come nel prequel e come di fatto accade perlomeno fin quando la situazione non sfugge di mano e vale il detto che il troppo "stroppia". Ci sono comunque bei momenti e un buon colpo di scena che annuncia un ulteriore sequel. Ottima colonna sonora.