Curiosa rilettura in chiave fantascientifica del celebre romanzo di Daniel Defoe, questo ROBINSON CRUSOE ON MARS è soprattutto incentrato sulla ricostruzione di un possibile paesaggio marziano dove il rosso, stranamente, non è affatto il colore dominante. Il nostro novello Robinson Crusoe, e cioè il comandante Christopher Draper (l’ottimamente calatosi nella parte Paul Mantee), dopo esser precipitato su Marte e aver perso il suo compagno di viaggio nel brusco atterraggio (erani scesi sul pianeta con due navicelle di salvataggio separate), trova che l'ambiente marziano non è così ostile. Certo, l'aria è rarefatta e per sopravvivere dovrà...Leggi tutto immagazzinare l'ossigeno sviluppato da curiose rocce carbonifere, ma le riserve alimentari non mancano. Inizialmente l'unico compagno di sventura è la scimmietta Mona (in italiano prudentemente ribattezzata Marzia); poi un giorno, sfuggito ai raggi distruttori di dischi volanti bianchi sagomati come mante, trova sul pianeta un altro uomo, apparentemente muto. Decide subito di chiamarlo Venerdì, rifacendosi al romanzo di Defoe, e di insegnargli la propria lingua. I due sviluppano un rapporto che alcuni potrebbero leggere quesi come omosessuale, ma in fondo se Defoe parlava di Venerdì come di un uomo non si capisce perché gli sceneggiatori avrebbero dovuto far comparire una donna. Il regista Byron Haskin (quello della GUERRA DEI MONDI, per capirsi) punta molto sul fascino del pianeta silenzioso da scoprire, ma le scenografie non sembrano tra le più riuscite e sono assai lontane dalle immagini che di Marte ci hanno spedito navicelle como il Voyager o il Mars Global Surveyor. Pur tuttavia il film mantiene una certa serietà e coerenza e si dimostra a tratti imprevedibile.
Uomo e scimmietta finiscono su Marte. Ne vedranno delle belle. Le astronavi sono ultraveloci (quasi cartoni animati). In generale, gli effetti sono dozzinali (il “fuoco su Marte” è da piegarsi, come il modulo che sembra pesare un etto). E poi, Badabim! Il tizio apre il casco (da motociclista) e respira. Un film talmente assurdo che finisce per affascinare, quasi coinvolgere (uno scienziato vedendolo vomiterebbe). C’è veramente di tutto (strane pietre, alghe succulente, alieni…). Merita un’occhiata, naturalmente con allegrezza.
Film che definire assurdo è poco e sgangherato solo un'approssimazione per difetto. E pensare che l'autore è lo stesso de La guerra dei mondi... Stavo per non arrivare alla fine ma poi la profusione di situazioni, monologhi e oggetti provenienti dalla peggiore fantascienza mi sono risultati irresistibili per meglio capire cosa detesto di un genere che amo. Consigliato ai collezionisti di cose filmiche sbagliate.
MEMORABILE: Il sistema per respirare (sic!) su Marte.
Trasposizione su suolo marziano del noto romanzo di Defoe, con tanto di Venerdì “spaziale”. E' un film girato con pochi mezzi (e si vede). Haskin rovistò nei magazzini riesumando astronavi e scenografie già utilizzate nei suo vecchi film, La guerra dei mondi in primis. Già ai tempi non sarà stato un esempio sbalorditivo in fatto di effetti speciali, ma se preso per quello che è, un’avventura da colorato fumettone sci-fi Anni ’60 dove ogni legge della fisica vale zero, può ancora risultare divertente... per chi ama il genere.
Notizie dalla prima spedizione su Marte: quella cattiva è che il primo uomo su Marte ci cade di schianto, quella buona è che si può sopravvivere senza casco, c'è acqua potabile e pure roba commestibile. E poiché Crusoe sente la mancanza di qualcuno con cui scambiare due chiacchiere, ecco spuntare un Venerdì proveniente da un lontano pianeta ma con il look da buon selvaggio... Fantascienza vecchio stile, colma di ingenuità come del resto tanti altri spaziali del periodo, ma amabile come un romanzo d'avventure per ragazzi del tipo che oggi non ne esistono più.
Byron Haskin HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoXtron • 29/05/13 15:56 Servizio caffè - 2175 interventi
Il dvd SINISTER:
Audio italiano e inglese
Sottotitoli in italiano
Formato video 2.35:1 anamorfico
Durata 1h45m14s
Contenuti extra trailer cinematografico, presentazione di Cozzi (6min)