Sint - Film (2010)

Saint Nicholas, vescovo assassino morto secoli orsono, ritorna ad Amsterdam sul suo cavallo bianco a fare strage, come ogni 5 dicembre di luna piena. Dick Maas prende la strada della commedia horror e combina le suggestioni carpenteriane di Halloween e The fog. Buona la regia, qualche momento azzeccato, ma la storia è prevedibile, le trovate fiacche e i personaggi amorfi. Impossibile trattenere gli sbadigli.

Temevo una stucchevole rivisitazione della figura del Babbo Natale assassino (o giù di lì) e mi sono ricreduto: lo spettro del mefistofelico San Nicholas, in groppa a un macilento puledro, dissemina inaspettate esplosioni gore nel cuore di una Amsterdam innevata, cita palesemente il primo Carpenter e si concede anche un cinico complotto governativo. Concretamente divertente, ben girato, persino originale in alcune sanguinose sequenze: gustose anche l’armata di pirati zombi e la riflessione anti-consumistica. Puro entertainment, ma di livello!

Trasposizione horror non del generico Santa Claus ma dell'archetipo San Nicola della variante olandese: Sinterklaas. Qualcosa di oscuro c'è già nella leggenda di partenza, con gli aiutanti mori Black Pete (variante del Krampus) che insaccavano i bambini cattivi. Ottima cura dell'immagine e dell'atmosfera e una sceneggiatura (carpenteriana) piuttosto inflazionata sulla quale è stato cucito questo nuovo abito. Soggetto interessante, SPFX vecchia maniera ma spesso finti e "plasticosi", un risultato finale di buona atmosfera ma piuttosto noioso.

Tutte le volte che il 5 dicembre cade in un notte di luna piena, un vescovo diabolico torna a far strage nella città in cui secoli prima lui e i suoi accoliti malvagi vennero trucidati... Inizio stuzzicante ma ci vuol poco per capire che questa commedia horror è la versione natalizia sbiadita di Fog di Carpenter con qualche innesto halloweeniano. L'atmosfera è resa con una certa eleganza e la fattura artigianale degli effetti speciali non dispiace, ma la sceneggiatura è povera, il cast mediocre come il livello dei dialoghi, le bischerate abbondano, San Nicola non benedice. 

Non il miglior Maas. Certo, il Nostro fa esordire una buona quantità di splatter (senza dubbio il migliore riempitivo del film), parte da un'idea valida e conferma di padroneggiare bene le scene d'azione. Alcune sequenze e inquadrature sono ben realizzate, Sinterklaas e i suoi servitori sono terrifici e pericolosi al punto giusto, ma il film è mediocre. Sono infatti tutti gli altri personaggi che latitano e, da un certo punto in poi, l'opera sembra piantarsi, per ritrovare un po' di slancio in un finale comunque non irreprensibile. Guardabile ma migliorabile.

Maas si rifà apertamente a Carpenter e, per la sua entry nell'horror natalizio, trasforma Amsterdam nella controparte europea di Haddonfield, lasciandola in balia di fantasmi spadaccini assetati di vendetta nel miglior stile fogghesco. Una rivisitazione dark della figura di San Nicola sulla carta divertente e che poco ha da spartire con la tradizione dei Babbi Natale killer statunitensi, ma sviluppata in maniera banale e meno briosa di quanto si sperasse. L'abbondanza di splatter e la buona confezione (eccessi di digitalizzazione post-produttiva a parte) rendono lo show accettabile.