Mad Heidi - Film (2022)

Finanziato con un fundraising per la cifra di oltre due milioni di dollari, è un action/revenge-movie a sfondo fantastico ambientato in un regime dittatoriale svizzero nel quale il formaggio è l'unico cibo accettato, in una versione exploitation dell'universo di Heidi che vede la nostra eroina come novella Machete; l'esempio di Rodriguez (e derivati) è evidente, tra assurdità vicine al cinema grottesco, slanci splatter (spesso con brutta CGI), sezioni WIP e in generale tutti gli elementi del revival di genere dei 2000. A tratti diverte ma è già stato fatto tante altre volte e meglio.

All'udire le parole cultura e gusto, la dittatura alimentare che non ammette intolleranze porta la mano alla fontina o alla fonduta. I trigliceridi al potere. Cheeseploitation rulez. Sotto indigestione di fettine ora tigre ora pigre, un Rodriguez-emulator coverizza la Viviani, in una parodia della satira allineata barra grindhousizzata riverenza al genere (alimentare): pizZaz al goregonzola, women in Brieson, Kill Briell. Tutto indisponentemente drittone, si, ma gli yodeling-moments prendono per la gola l'occhio la mente i fondelli e fotografano la platea esortandola a dire "cheese".

Perché accontentarsi di Panem quando puoi avere la Svizzereich? Si comincia benissimo, con la demenzialmente spassosa rappresentazione del destino della nazione elvetica; peccato però che il successivo sviluppo (dall'arresto della protagonista in poi) a metà fra Kill Bill e Il gladiatore non risulti altrettanto convincente, pur mantenendo un necessario alone scherzoso. Molteplici le citazioni (non tutte indovinate), splatter godibile ma talvolta esagerato, qualche attore risulta sin troppo macchiettistico. Qualche risata sincera il film la suscita, e questo lo salva dalla mediocrità.

Distopia, la Svizzera dominata da un regime iperpatriottico stile Terzo Reich, in cui le eccellenze svizzere (formaggio, orologi a cucù, cioccolato, paesaggi alpini in CGI) divengono caricaturali oggetti di potere del dittatore (più simile al giovane Trump che a Hitler), con protagonista-ribelle una Heidi alla Kill Bill/Gladiatore con alabarda-stella alpina. Deflagra la follia e l'ironia in questa farsa neo-exploitation/grindhouse alla Rodriguez in cui al substrato culturale messicano si sostituisce quello svizzero. Divertimento, splatter grottesco ed epicità caricaturale Swiss made.

Il modello è quello di un film stile Machete elvetico con la celebre Heidi come protagonista. E si parte assai bene con Heidi mezza nuda che amoreggia con un Peter black spacciatore, il nonno guercio, citazionismo divertente e un Presidente "svizzerissimo" (ottimo Van Dien) che ha trasformato la CH in una specie di Terza Reich all'Emmenthal. Però le promesse non vengono mantenute e il film perde sempre più colpi. Manca qualcuno in cabina di regia e si va avanti per spunti anche divertenti e splatterosi ma poco connessi. Inferiore al simile "Nazi vostri"; si spera nel sequel.

L'idea di partenza disarma ogni seria obiezione critica: come fai a stroncare un film in cui la Svizzera è una dittatura sanguinaria che perseguita gli intolleranti al lattosio, Heidi una ragazza procace che mena come un fabbro, Peter un pastorello nero spacciatore di formaggi di capra, il nonno un ex leader della rivolta armata? Ciò premesso, il film è certamente molto demenziale e alcune trovate simpatiche (le suore ninja più della scontata signorina Rottenmeier sadica aguzzina) ma meno divertente del previsto, per cui affiora una certa noia per eccesso di grottesco caciarone.

Premessa: film con un così alto tasso di demenzialità non possono essere presti troppo sul serio e recensiti con uno spirito critico ordinario. Sì, perché qui tutto è esagerato e certamente non tutti potranno apprezzare tale approccio: si pensi, tanto per fare un esempio, agli effetti ultra splatter. La storia è quello che è, ma ha alcune frecce al suo arco, alcune trovate che sono, va detto, divertenti: su tutte e per certi versi geniale, quella dell'intolleranza al lattosio. E' anche vero però che il troppo stroppia e si può incorrere nell'effetto saturazione e annoiarsi un po'.

Action movie made in Svizzera di carattere distopico: Heidi si prefigge di liberare il suo Paese dalle grinfie di un tiranno fascistoide. Pellicola curiosa, evidentemente di impronta tarantiniana. Intrattiene, soprattutto nella prima parte. Forse un po' banale in alcuni frangenti. Niente di eccezionale, ma per gli amanti dell'exploitation è comunque consigliabile.