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MMJ Davinotti jr
Anno: 1976
Genere: drammatico (colore)
Regia: Sergio Garrone
Note: (aka "SS Experiment camp") e non "Lager sadis kastrat Kommandantur"
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Dopo il successo di ILSA, LA BELVA DELLE SS, nacque anche in Italia il filone sadico erotico nazista, incentrato su sevizie gratuite, sesso e violenza a piene mani. Tra i vari epigoni questo SS EXPERIMENT CAMP (dal titolo italiano immemorizzabile), che non rinnega le caratteristiche del genere e anzi le esalta dimenticando di offrire una sceneggiatura sensata. Siamo nel solito lager nazista (ricostruito alla bell’e meglio) dove i tedeschi, fin dalle scene prima dei titoli, infieriscono sulle deportate martirizzandole sulla sedia elettrica. Si continua con un gruppo di ariani puri (curioso non ci sia manco un biondo) scelti per accoppiarsi...Leggi tutto con loro. Chi tra le donne non finge trasporto sessuale è destinata a severe torture. Come la ragazza che, ritenuta frigida, viene prima bollita e poi congelata nella vasca cubica trasparente dove si era appena accoppiata. I cadaveri (le attrici, sul set, durante le scene “forti”, sono rigorosamente nude) vengono trasportati al forno crematorio dove bruciano contorcendosi in atroci spasmi. Gli esperimenti medici al campo sono sempre al centro dei dialoghi, ma in fondo non ne vediamo tantissimi. Per seguire in diretta il primo dobbiamo aspettare il finale, quando uno degli “ariani puri” decide di sottoporsi a un intervento per salvare la sua “protetta”: gli toglieranno i testicoli per sostituirli con quelli di un ufficiale impotente, mentre sullo sfondo ad alcune malcapitate viene sparata aria compressa nelle orecchie. A dirla così sembrerebbe un film ad alto tasso di splatter (c’è anche un attacco a forchettate); in realtà gli effetti sono di pessima fattura e ripresi male. Regna lo squallore (involontario), tra interni (due o tre stanze al massimo) fatiscenti e attori anonimi. Buone le musiche di Pregadio, ma la regia latita e non c'è coinvolgimento nell'azione. Morboso.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Anthonyvm - Mediocre, ma con un suo perché:
Lercio, Herrkinski, Gestarsh99 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying, Homesick, Pinhead80, Trivex, Capannelle - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr., Markus, Renato, Jurgen77, Magerehein
Garrone cavalca l'onda del delirio, scatenato dal titolo estero Ilsa, She Wolf of the SS film che - in Italia - cagiona una ventina di aberrazioni cinematografiche, in seguito definite Nazi-Erotiche. Questa perla del non-senso, che vuole cavalcare il tema della depravazione, finisce per sviare nella scimmiottatura delle più elementari norme cinematografiche e narrative. L'alto ufficiale in cerca di membro dalle "ariane" dimensioni (da cui il titolo) sembra avere ispirato la parodia banfiana, nella figura dell'Anacleto Punzone perso "dietro" alla La Dottoressa (quella che "ci sta col colonello").
C'è di peggio nel filone cosiddetto nazi porno. La messa in scena è abbastanza elegante e gli attori fanno bene il loro lavoro sebbene nulla in questo film si lasci ricordare, se escludiamo l'operazione verso il finale. C'è anche da dire che nessun film del filone nazi porno meriti più di tante lodi. In questo caso ci troviamo di fronte ad una trovata pubblicitaria (parlo del titolo) tra le più geniali in assoluto.
Un bell'esemplare di trash italico in salsa nazi. Davvero risibile in tutto e questo è il suo pregio: la cosa avvilente (per il regista) è che ciò non era voluto, ma tant'è... A suo modo Garrone ha girato dei semi-cult trash. Esilarente il balletto delle bruciate vive nei forni crematori, come il viso gudurioso di Serafino Profumo mentre pratica le torture.
Difficile darne una valutazione oggettiva, comunque si tratta di un filmetto con molte torture, realizzate in modo artigianale, ed un po' di sesso per condire il tutto. Peccato che spesso lo splatter faccia ridere quanto i dialoghi se non di più, ma del resto cosa si può pretendere da un'opera con questo titolo? Spiace solo vedere il volto dignitoso di Attilio Dottesio in mezzo a tanto squallore.
Derivato di Ilsa e fratello germano di SS Lager 5, si distingue da quest'ultimo per una maggiore propensione all'aspetto erotico - ammantato anche di una certa grazia in virtù degli eleganti nudi integrali della Corazzi - che per quello truce e perverso, sebbene non manchi un discreto campionario di supplizi, umiliazioni e deliranti esperimenti medici. Inarrivabile il pelatone Profumo come icona di compiaciuto nazista sadico.
A partire dall'incredibile titolo italiano, il film di Garrone (già autore dell'altrettanto delirante SS Lager 5) rimane sicuramente tra gli esemplari più truci e morbosi del filone. Ogni velleità storico/artistica è qui annientata a favore di una sceneggiatura dal dubbio senso logico, votata all'accumulo di violenze e soprusi vari. La continua ricerca dello shock visivo e concettuale a volte raggiunge l'obiettivo; su cast, fotografia e messinscena è meglio stendere un velo pietoso. Il tasso di cattiveria e cinismo è comunque piuttosto alto.
MEMORABILE: La triste esecuzione della vergine; I forni; L'aria compressa nelle orecchie.
Già il titolo la dice lunga.... Garrone ci propina un ennesimo nazi exploited sulla scia del più famoso Ilsa, la belva delle SS. Trama che rasenta il ridicolo. SS interpretate da visibili attori mediterranei con i capelli tinti di biondo per l'occasione, ambientazioni scarne e storia allucinata. Un po' di nudità, un po' di torture, ma il tutto è veramente pessimo.
Varo effettivo di un rancido biennio italiano di sexy-orrori uncinati nonchè vituperevole consacrazione "nasty" di Sergio Garrone, che brucia allo sprint delle uscite in sala le consanguinee marabbecche filmiche di Gicca Palli e Di Silvestro. Giorgio Cerioni, algente feticcio del nazi-erotico peninsulare, vidima il primo di una quadripletta di contributi "strasberghiani" al sottogenere, impersonando un colonnello castrato in lista d'attesa per allotrapianto fanta-chirurgico (siamo ancora negli anni '40!). Come sceneggiatura, un delirium tremens da intossicazione alcolica cronica.
MEMORABILE: Le sadiche sevizie a base di scosse elettriche rifilate alle prigioniere durante l'incipit del film...
Deludente nazisploitation di Sergio Garrone, decisamente sotto alla media dei film che compongono questo filone. Spesso e volentieri si cade nel trash più totale, finendo per rendere ridicole scene che di per sé invece avrebbero dovuto essere di tutt'altro impatto. Senza parlare della storia del trapianto. Pessimo.
Il film si sistema in una dimensione ibrida, tra il trash e l'exploitation di genere. Parte molto pesante, con una orribile costrizione verbale, poi continua con i soliti momenti di torture, festini, esperimenti. Il momento di svolta è l'operazione segreta mentre la degenerazione, ovviamente delirante, costituisce il ponte verso il citato trash che caratterizzerà la seconda parte della pellicola: dalla spiegazione del perché lui è senza attributi fino al suicidio dell'operante, passando per altri "gravi" momenti di questa "faticosa" visione.
MEMORABILE: Incredibile: il dottore decide di suicidarsi non per le morti delle prigioniere, ma perché ha castrato il "mangia-crauti".
Mircha Carven HA RECITATO ANCHE IN...
Già il titolo predispone a un trash che affiora tra le pieghe del solito lager di tortura, meno esplicito e urlato del solito ma che non lesina qualche stilettata di gran sadismo, tra prigioniere bollite o vittima di esperimenti stravaganti quanto inutili. La messa in scena e la recitazione non offrono purtroppo grandi spunti e anche come cura dei dettagli non c'è volontà di consegnare ai posteri alcunché di memorabile. Immancabile marchio di fabbrica la solita nazista sadica che attraversa l'intera pellicola con la stessa espressione e la stessa tiritera.
Garrone non ottiene forse i livelli di sozzura da cartoon underground de La bestia in calore, ma dimostra di sapere il fatto suo in materia nazisploitativa: scomodare Hitler e campi di sterminio per guarnire un'assurda vicenda di trapianti sperimentali dalle parti di Doris Wishman ha il suo oltraggioso perché. L'imperativo viavai di lurida sessualità e violenza efferata per cui il subgenre è controversamente noto (niente male l'agonia della vergine violata appesa a testa in giù) quasi sbiadisce al cospetto della tempesta di trashismo pseudo-drammatico della tranche conclusiva. Dirty!
MEMORABILE: L'ignaro donatore di gonadi pensa di festeggiare la fine della convalescenza post-operatoria con un po' di moine e si ritrova con un'amara sorpresa.
Arduo nutrire grosse aspettative per un nazisploitation, e questo non fa eccezione: incredibile titolo in tedesco maccheronico, scarsità di mezzi che si ripercuote sia nelle ricostruzioni dei luoghi che soprattutto sul poco splatter presente, trama quasi inesistente, pure un'assurda storia d'amore infilata tanto per fare brodo. Ci sono alcune sevizie assortite, ma non occupano molto spazio e non brillano per tasso di brutalità. Se non altro, a differenza di Ilsa, l'epilogo ha uno svolgimento più credibile. Musiche talvolta fuori tema, molte pudenda al vento e poco altro. Noioso.
MEMORABILE: La pubblica punizione della prigioniera che aveva tentato di assassinare un ufficiale.
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- La versione integrale, comprensiva di dettagli più spinti dura 94 min. ed è reperibile solo nel DVD Shriek Show, che ha edito il film con il titolo SS Experiment Love Camp, e non presenta purtroppo traccia audio italiana. Sia la Vhs shendene che il Dvd giapponese - che utilizza lo stesso master - sono cut. Il master del dvd Shriek, per quanto non trascendentale, è sicuramente migliore a livello qualitativo.
- Il dvd francese ARTUS
Audio italiano e francese
Sottotitoli in francese (si tolgono senza problemi)
Formato video 1.85:1 anamorfico
Durata 1h29m40s
Extra Trailers vari, galleria fotografica, titoli di testa e di coda italiani, intervento di Eric Peretti, intervista in italiano a Sergio Garrone
Un'immagine dal dvd (si trova al min. 7:20)
Ultima modifica: 10/05/14 13:36 da Zender - Dvd Shriek Show (fotogramma minuto 8:27)
La definizione mi pare migliore nel dvd Artus anche se, mi pare di capire dal minutaggio, sia l'ennesima versione cut. Ad oggi, dunque, l'unica versione in dvd uncut, comprensiva dei dettagli gore è la Shriek Show, putroppo priva di audio ITA
Ultima modifica: 10/05/14 17:35 da Zender - Ho iniziato la visione ieri sera, sembrerebbe tra i più deliranti del genere.
Chissà cosa potrà riservare il finale..Ultima modifica: 17/01/17 14:27 da Trivex
