Si sentiva la necessità di un altro film su un orso assassino? Ovviamente no. La trama pesca nei vari cliché del genere: il grizzly vendicativo e intelligente, i due fratelli che si ricongiungono dopo anni, il cacciatore solitario (un Thornton ai minimi storici), le autorità corrotte... Visivamente è discreto, con una fotografia suggestiva e nitida; gli inserti di CGI come sempre risultano però posticci. Accettabili le sequenze con l'orso, comunque non eccessivamente sanguinose; nel complesso ci si annoia abbastanza. Per completisti...
Animali assassini o strenua difesa ecologista? Difficile classificare questa pellicola e i suoi obiettivi, visto comunque l'insieme delle cose. A un ottimo cast iniziale si associa un prodotto piuttosto dozzinale e scontato, soprattutto in alcune dinamiche. Non è Revenant ma alcune immagini degli scontri con l'orso sono davvero ben fatte. Glenn e Thornton sicuramente specati.
Un orso guardone e incarognito (non ha tutti i torti, tra taglialegna e ammazzafamiliari) semina il terrore nei suoi boschi. Purtroppo però, a causa di una regia piuttosto anonima, di una sceneggiatura modello base e di attori penalizzati da quest'ultima (fratelli coltelli tornati uniti per necessità), il tutto procede senza originalità, seguendo una linea intervallata da attacchi se non altro abbastanza plausibili (non come numero). L'ambientazione boschivo-montana è la cosa migliore. Una di quelle pellicole senza infamia e senza lode, che perdere non costituisce certo un dramma.
MEMORABILE: Can che abbaia... è meglio ascoltarlo; Caduta nei resti del pasto; L'esperto cacciatore (chissà che fine farà...); Morso alla faccia.
Due fratelli che non si possono patire intraprendono un pericoloso viaggio all'interno del famigerato Labirinto dei Grizzly, attirando le ire, ma guarda un po’, di un feroce orso. Eco-vengeance che presenta un po’ tutti i cliché del caso: dal bracconiere senza scrupoli a sbirri corrotti, passando per una flebile morale ecologista. Niente che non si sia già visto o sentito, ma il film sa intrattenere, con una buona tensione e un discreto ritmo. Nel cast piuttosto bravo il ribelle Marsden, a cui si contrappone un più serioso Thomas Jane.
Godibile avventuroso con eco-vengeance da parte di un Grizzly enorme e arrabbiato come pochi. Gli attacchi dell'orso sono tutti cruenti e ben girati, anche se nella prima parte si preferisce approfondire i personaggi e dar loro modo di interagire litigando frequentemente. La parte spettacolare arriva nell'ultima mezz'ora, davvero tesa e al cardiopalma. Ottimo il cast, con un buon duetto Marsden-Jane e facce come quelle di Thornton e Glenn che fa sempre piacere rivedere.
Classico eco-vengeance che riporta in auge la minaccia plantigrada per eccellenza: all'orso in questione, a momenti, non mancano né il ghigno satanico né la risata da villain di serie B. L'ottima fotografia e un buon cast sugli scudi reggono più che bene il canovaccio scheletrico su cui si basa la pellicola; piuttosto realistiche le interazioni uomo-orso a livello fisico. Certo, il film si fa carico dei cliché per antonomasia del genere e tutto fila lascio senza realmente scuotere lo spettatore. Discreto.
MEMORABILE: Ogni sequenza che vede l'orso affrontare i nostri.
Troppe cose che non tornano in questo grizzly-movie dal cuore animalista: tutto sembra buttato giù in medias res senz'alcun tipo di finissaggio, con intere porzioni filmiche sacrificate a un montaggio fiacco e ammazzatensione. Gente che va, gente che viene, confusi retroscena familiari che interessano al pubblico meno di zero; un orso che appare, scompare e riappare materializzandosi dietro le vittime quasi per teletrasporto a dispetto di ogni tempistica cinematografica (e televisiva, verrebbe da dire), senza poi nemmeno dar prova credibile d'interazione realistica coi personaggi. Malriuscito.
Sceneggiatura piuttosto classica in tema animali assassini ma confezionata molto bene, con un'ottima fotografia che riesce a trasmettere il verde intenso e lussureggiante del bosco umido e pieno di muschio. Come si nota nei titoli di coda è stato utilizzato l'orso attore Bart II, erede del Bart de L'urlo dell'odio e questo è un pregio, in un'era di eccessiva CGI (Revenant). L'intrattenimento c'è e con dinamiche prettamente hollywoodiane (non per questo da buttare), ma se volete qualcosa di più sobrio fate un salto a Backcountry.
MEMORABILE: L'ambientazione boschiva molto muschiosa e verdissima.
Elementare eco-horror con un orso dalla furia incontrollabile (e con tutti i bracconieri che girano nel suo territorio non gli si può dar torto). La storia si è già sentita decine di volte e l'Hackl di Saw V non fa nulla per renderla più attraente agli occhi di un pubblico avvezzo a certi cliché. Fra personaggi stereotipati (il cacciatore pazzerello che la prende sul personale dopo un trauma passato) e una sconfinata prevedibilità delle dinamiche narrative (è chiaro sin da subito chi vive e chi muore), si salvano la violenza grafica, le location e certi SFX. Meglio rivedersi Grizzly.
MEMORABILE: Gli orsi fatti a pezzi dai bracconieri; La gamba infilzata in un ramo; Il cacciatore che gira nella foresta con un cavallo bianco; L'attacco finale.
David Hackl HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 11/01/19 07:39 Capo scrivano - 48418 interventi
Chiediamo a Herrkinski che ha inserito l'altro, perché l'altro in effetti su Imdb non lo trovo, col solo titolo Grizzly e la data diversa... E di solito Herr è sempre molto preciso negli inserimenti.
Ho fatto un minimo d'indagine, il film è sicuramente lo stesso quindi questa scheda andrebbe eliminata e spostato tutto nella mia del 2015. Io all'epoca comunque ho fatto ovviamente riferimento a IMDB e il film si chiamava Grizzly ed era datato 2014. Come si evince da Wikipedia e su svariati siti di cinema, il film circola da inizio 2015 e ha cambiato una serie di titoli in corsa a causa di passaggi tra distributori. La versione da me inserita e visionata come Grizzly pare esser stata cambiata pochi giorni dopo in Into the Grizzly Maze. Direi quindi di mettere Grizzly insieme agli altri due Aka a questo punto.
Labirinto dei Grizzly viene dal recente passaggio televisivo su SKY CINEMA. Tra l'altro quando ho inserito tale titolo era presente anche su imdb, ora è rimasto l'originale, appunto Into the Grizzly Maze, che è del 2015 (così riporta imdb).
Digital ebbe a dire: Labirinto dei Grizzly viene dal recente passaggio televisivo su SKY CINEMA. Tra l'altro quando ho inserito tale titolo era presente anche su imdb, ora è rimasto l'originale, appunto Into the Grizzly Maze, che è del 2015 (così riporta imdb). Ma compare sui titoli di testa così, senza neanche l'articolo "Il" o "Nel", per dire?
CuriositàLupus73 • 30/05/20 16:19 Call center Davinotti - 56 interventi
A differenza che in Revenant - Redivivo, in cui l'orso è totalmente in CGI, qui anche se ci sono degli inserti in CGI riempitivi l'orso di per sé è vero. E' Bart 2, un orso attore erede di Bart (usato in L'urlo dell'odio).