La nuit des horloges - Film (2007)

La nuit des horloges
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Titolo originale: La nuit des horloges
Anno: 2007
Genere: horror (colore)
Note: Aka "La nuit transfigurée".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/12/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 10/12/15 21:35 - 2925 commenti

I gusti di Buiomega71

Antologia crepuscolare rolliniana in cui il maestro riempie la pellicola con flashback dei suoi capolavori del passato in una summa della sua poetica. Ovidie gira per boschi autunnali, per cimiteri, nella grande magione dove fa capolino un terrificante museo anatomico degli orrori. Come sempre ipnotico, decadente, surreale, mortifero, incubotico; Rollin sembra rimasto chiuso in un involucro senza tempo, tra vecchie vampire decrepite, angeli della morte e pendoli infuocati. Vibrante testamento del sommo dedicato esclusivamente ai rolliniani irriducibili.
MEMORABILE: L'angelo della morte che appare a Ovidie uscendo da una galleria del treno; Ovidie nuda nel macabro museo di anatomia; Il fuoco purificatore finale.

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  • Homevideo Buiomega71 • 10/12/15 21:40
    Consigliere - 26083 interventi
    Spartano il dvd francese della L.C.J (Collection Jean Rollin)

    Audio francese

    sottotitoli nessuno

    Formato 1:33.1

    Come extra foto di scena del film, una scarna intervista a Jean Rollin e filmografia del regista

    Durata effettiva: 1h, 31m e 48s
    Ultima modifica: 11/12/15 21:15 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 10/12/15 21:58
    Consigliere - 26083 interventi
    Consigliato solo e esclusivamente per chi ama incondizionalmente Jean Rollin, gli altri si astengano

    Suo penultimo concerto, di quella che e una crepuscolare summa antologica di tutto il suo cinema

    Non solo, Rollin all'interno di questo suo surreale incubo con un Ovidie che gironzola per boschi autunnali, cimiteri, in stanze nella desolata magione, in un terrificante e raccapricciante museo anatomico degli orrori (per poi mostrare il suo fisico mozzafiato), ci infila stock footage dei suoi capolavori del passato, tra cui: La Rose de Fer, Les Frisson des Vampires, Le Viol du Vampire, Lost in New York, Lèvres de sang, Requiem pour un vampire Fascination, L'amante di Dracula, La Vampira nuda messi come se fossero dei trailer, dei flashback incubotici mentre Ovidie incontra angeli della morte, vecchie vampire decrepite e fantasmi del passato

    Puro Rollin, ultimo suo canto sempre più chiuso nel suo mondo surreale e decadente che sembra essersi fermato nel tempo e nello spazio

    Il sesso e il sangue (se non nei flashback delle sue opere del passato) sono stranamente banditi, e gran finale goticheggiante con gli ormai tradizionali pendoli in fiamme.

    Emblematica, come sempre nel sommo poeta francese del macabro, la stauina della diavoletta con un corno spezzato (cui Rollin indulge soavemente con ripresa fissa quasi "bressoniana")

    I puristi del sommo avranno di che bearsi (magari da vedersi dopo una maratona di tutti i film del maestro)
    Ultima modifica: 10/12/15 22:31 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 10/12/15 22:15
    Consigliere - 26083 interventi
    Al minuto 41:04 Ovidie chiude la porta della sua stanza da letto (zeppa di foto d'epoca, tra cui alcune estratte da film rolliniani come La Vampira Nuda e statuette varie) e affisso allo stipite alle sue spalle c'è il viso in primo piano di Christina Lindberg nel manifesto di Thriller - A cruel picture:

  • Discussione Herrkinski • 11/12/15 12:00
    Consigliere avanzato - 2637 interventi
    Ottima benemeritata e approfondimento Buio, questo è tra i Rollin che mi mancano, dovrò fare una mini-maratona e colmare le lacune.. Regista unico, un po' pesantuccio a tratti ma comunque in grado di creare atmosfere quasi pittoriche, spesso certe sue scene sembrano dei quadri. Di sicuro c'è da essere nel mood giusto per vedere la maggior parte dei suoi lavori vampirici..
  • Discussione Mco • 11/12/15 14:49
    Risorse umane - 9970 interventi
    Bravo Buio, hai dato senso alle immagini.
    Io ne ricordo le suggestioni gotiche e poco altro.
    Urge recuperarlo...
  • Discussione Buiomega71 • 11/12/15 20:58
    Consigliere - 26083 interventi
    Sì, ragazzi, grazie.

    @Herr : Vero, Rollin (come tutti i grandi autori) o lo si ama o lo si odia (io lo adoro alla follia) e credo sia forse unicum nel suo genere (per quanto mi riguarda nemmeno Franco è ai suoi livelli). Un pò come Greenaway o Jodorowsky, passando per Arrabal finendo con Ken Russell

    Insomma, autori che dividono ma che hanno uno stile così personale e immediatamente riconoscibile dalla prima inquadratura

    Dici bene quando affermi che Rollin crea dei "tableaux vivant" di raffinata e necrofila bellezza

    Regista che ho sempre avuto nel cuore, e che sono felice di aver benemeritato in questa sua penultima e affascinante opera

    Rollin è una delle cause del perchè adoro visceralmente il cinema, quando da ragazzino, su una tv regionale, vidi (già iniziato) Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi . All'epoca non sapevo cosa fosse quella pellicola che dispensava quelle immagini che mi rapirono e mi turbarono, con quelle vampire che uscivano dai pendoli. Fù amore a prima vista e non avevo mai visto nulla del genere nella mia breve vita. Fù un uragano di emozioni indescrivibili, rimasi a bocca aperta e mi si stampò nel cuore e nella mente indellebilmente. Poi, più cresciutello (e grazie alle fanzine tipo Amarcord) scoprii che quel film era di un certo Jean Rollin e mi si aprì un mondo. Da allora non mi sono perso una sua opera (ho quasi tutto di lui in dvd, tanta roba francese di importazione perchè da noi latita il Rollin/pensiero) consolidando la mia più totale devozione per il suo cinema così unico, così ermetico, così sospeso nel tempo e nello spazio. Deliziose favole nere di gusto sopraffino, che incantano e ipnotizzano (La Rose De Fer è assoluto in questo senso), macabre e (spesso) sanguinarie tele di raffinata e incubotica poesia.

    Però consiglio vivamente di vedersi (se non tutte e hard a parte) almeno le opere basilari rolliniane prima di avventurarsi in questa

    Un pò per entrare nel suo stile e nella sua poetica (e il film sarà apprezzato di più), ma soprattutto per riconoscere e assaporare gli spezzoni dei suoi capolavori del passato che il sommo incastona durante la narrazione del film, nel girovagare di Ovidie per la tetra magione dimora di fantasmi, come se fossero dei flashback macabri e terrifici.

    Ah, Herr, c'è anche un piccolo omaggio a un tuo personal cult (vedi Curiosità) ;)

    @Mco: Da rollininano puro ne ho apprezato l'opera come definitivo e crepuscolare testamento del sommo. Chi non ama Rollin (ma sarebbe inutile rimarcarlo) si astenga seduta stante!
    Ultima modifica: 11/12/15 21:17 da Buiomega71