Kissing Jessica Stein - Film (2001)

Jessica Stein è una giovane scrittrice newyorchese che stanca dei rapporti con gli uomini intraprende una relazione con una donna. Commedia garbata che sotto una patina di leggerezza affronta temi delicati (quali le relazioni interpersonali e l'omosessualità) in modo intelligentemente leggero, attraverso sopratutto dialoghi arguti e mai banali. Forse eccessivamente patinata (i protagonisti sono un po' "leccati") offre però uno spettacolo gradevole e non scontato.

Commedia che gioca sul tema delle relazioni sentimentali, concentrandosi soprattutto sull’omosessualità (il rapporto tra le due protagoniste) e il maschilismo (il caporedattore), ma anche sulla nevrosi della vita metropolitana. Piuttosto divertente e leggera, si regge sulle vivaci interpretazioni della Westefeldt e della Juergensen, anche autrici della briosa sceneggiatura, in cui non è arduo scorgere l’influsso di Woody Allen.

Jessica ha tutto per essere felice: è bella, colta, ricca e ha un lavoro gratificante. Però non riesce a trovare l'anima gemella e, visto che gli uomini sembrano avere ben poco da offrire, prova a rispondere ad una inserzione "Donna cerca donna". Superati gli impacci iniziali, ne nascerà una storia d'amore. Commedia simpatica, ben scritta, non banale (vedi la reazione della madre di Jessica), anche se forse un po' troppo ricercata e con una conclusione frettolosa.

All'inizio è il trionfo del finto trasgressivo, del parlare nevrotico e forzatamente sboccato, della vita che è tutto un party (o una festa ebraica). Un incubo in puro stile Woody Allen. Poi, con l'avvio della relazione lesbica, l'interesse risale e diventa più profondo con il problema di Jessica che non riesce a fare outing (chiave di volta la scena della prova dell'abito prima del matrimonio) per poi tornare al déjà vu. Brava la Juergensen (Helen).

Simpatica commedia sentimentale, abbastanza convenzionale nella regia (molto debitrice ai classici del periodo come C'è post@ per te) ma che trova una sua originalità in una struttura quasi da sit-com, con brevi sketch separati ma ben raccordati. L'argomento poi non è così banale: accettare la differenze, ma soprattutto fare pace con se stessi, con i propri desideri e con le proprie inconfessabili paure. Notevole la prova delle protagoniste, già affiatata coppia teatrale. Molto buono.