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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/07/08 DAL BENEMERITO PIGRO
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Galbo 21/07/08 05:59 - 12402 commenti

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Primo film del regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek, rappresenta il frutto di un incontro piuttosto equilibrato tra la cultura occidentale e quella orientale che si ritrovano nella storia del protagonista, il giovane romano in crisi personale e professionale che si trova ad Istanbul dove attraversa un percorso di crescita e rigenerazione. Una bella storia ottimamente sceneggiata e realizzata, con attori sensibili, una bella fotografia e una suggestiva colonna sonora.

Pigro 18/07/08 09:50 - 9676 commenti

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Italiano approda a Istanbul per rilevare un’eredità. Film ben fatto, ma non riesce a creare l’atmosfera che vorrebbe: certamente risalta l’umanità del popolo turco, ma questo – che probabilmente era lo scopo principale del regista – non riesce ad andare oltre all’affermazione di principio della parità nella diversità. Insomma, sembra più un documentario buonista che un’appassionante storia di incontro fra culture. La scena gay nell’hammam è suggestiva, ma non riuscita: il bellissimo Gunsur è in parte, ma Gassman è proprio improbabile.

Flazich 19/07/08 22:57 - 669 commenti

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Film di Ozpetek che esplora il mondo omosessuale. Le ambientazioni orientali sono suggestive come il bagno turco stesso che rappresenta il luogo dove vengono custoditi i segreti inconfessabili (non a caso il rapporto tra Gassman e il suo compagno avviene proprio lì). La trama è accattivante, purtroppo i dialoghi talvolta scadono. La cosa che più lascia perplesso è la scelta del cast: Gassman sembra un pesce fuor d'acqua. Ottimo Gunsor.

Lucius 14/03/10 09:52 - 3015 commenti

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Un viaggio tra culture diverse e parallelamente un viaggio nella sessualità in una delle sue espressioni naturali, l'omosessualità. Bello il parallelo tra le esplorazioni e in generale l'ottima messa in scena del regista per un film affascinante e venato di dramma nella parte finale. Poco credibile Alessandro Gassman nel suo ruolo.

Nando 6/09/10 16:45 - 3816 commenti

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Un esordio intimista per Ozpetek che decide di narrare una storia che abbia come location la sua terra d'origine. Ereditando un bagno turco, un romano si reca nella terra della mezzaluna con poca convinzione ma verrà colpito dal mistero e dalle ambientazioni. Un affresco perbene in cui si mescolano usi e costumi lontani anni luce tra loro.

Domino86 20/02/11 17:25 - 607 commenti

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Film d'esordio per Ferzan Ozpetek: si nota un regista in erba ma si vede già la mano di chi poi diventerà molto bravo e noto al pubblico. Le interpretazioni (soprattutto nella parte iniziale del film) non sono un granché, ma la pellicola acquista valore man mano conquistando lo spettatore.

Luchi78 14/05/11 01:58 - 1521 commenti

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Ozpetek comincia il suo lavoro di regista e sceneggiatore cercando di trascinare lo spettatore all'interno dell'atmosfera avvolgente e decadente di Istabul, esplorando uno dei suoi luoghi sacri, l'hamam. È un lavoro delicato e coinvolgente, ben interpretato da un ottimo Gassman e dalla D'Aloja, entrambi perfettamente calati nei ruoli assegnati. La regia, ma soprattutto la fotografia, ci fanno respirare l'aria delle case in legno ed i profumi di queste antiche terme musulmane.

Nancy 17/09/12 20:55 - 774 commenti

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Niente di eccezionale l'esordio di Ozpetek. Attori mediocri (Gassman sprecato, o forse ancora troppo immaturo nel '97) per una storia altrettanto mediocre che d'interessante ha l'ambientazione (una Istanbul fredda e misteriosa come raramente s'era vista) e la colonna sonora, orientaleggiante e mistica. Per il resto si vaga nella noia e nella mancanza d'idee di base: un giovane in carriera rimane folgorato dalla Turchia e da un giovane turco (tema dell'omosessualità che ricorrerà spesso nel cinema di Ozpetek). Il regista darà di più in futuro. Scevro.

Furetto60 6/02/13 12:48 - 1196 commenti

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Omaggio d’amore del regista alla propria città, Istanbul, al suo cielo e al suo vento senza tempo che da millenni accarezza oriente ed occidente, mischiando gli uomini e rimestandone le anime. Girato tra affascinanti vecchi quartieri minacciati dal solito capitalismo senza scrupoli. Curata la fotografia, la scelta delle musiche, ben recitato. Consigliato.
MEMORABILE: La voce di sottofondo della zia (attraverso vecchie lettere) sullo sfondo del Bosforo.

Ryo 25/04/13 01:16 - 2169 commenti

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Opera prima di Ozpetek, in cui già si possono notare talune caratteristiche e temi ricorrenti che diventeranno, con i suoi prossimi lavori, personali marchi di fabbrica. Sceneggiatura leggera, prevedibile ma raccontata in maniera non banale. Interessanti alcune usanze e curiosità turche, documentate con espedienti funzionali alla storia. Ottimo Gassman.
MEMORABILE: La cena, con i brindisi sarcastici a ripetizione.

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Ira72 10/10/16 20:38 - 1313 commenti

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Forse il meno conosciuto tra i lavori di Ozpetek, eppure uno dei miei preferiti. A differenza di molti registi lui, come pochi altri, li firma i suoi film: come un Picasso è immediatamente riconoscibile. Per le colonne sonore, per gli ambienti, i colori, le atmosfere, le ambientazioni. Istanbul qui la respiri, non ti limiti solo a vederla. E la storia, pur avendo ormai 20 anni, è assolutamente contemporanea, realistica e cruda. Gassman, bravissimo, ha accettato di interpretare un ruolo non facile sfatando ipocrisia, bisessualità e finto ma comodo perbenismo.

Pessoa 17/07/17 20:57 - 2476 commenti

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Notevole esordio di Ozpetek che gioca su un terreno a lui particolarmente congeniale, quello dell'incontro fra due culture (italiana e turca, profondamente diverse tra loro). La storia, molto coinvolgente, acquista spessore grazie a una sceneggiatura scritta in punta di penna, ricca di rimandi poetici. Grande regia con cura meticolosa per i dettagli. Di buon livello la prova del cast con Gassman e Ergün meglio degli altri. A volte il ritmo rallenta per dare spazio alle splendide musiche etniche dei De Scalzi. Grande cinema!
MEMORABILE: La descrizione delle cerimonie e dei rituali turchi, rese con molto realismo.

Lou 9/02/20 23:23 - 1121 commenti

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Buon esordio di Ozpetek, che propone una storia intima e avvolgente ambientata a Istanbul, di cui vengono magnificate le qualità di accoglienza e umanità. Pur in assenza di ritmo, il film si fa apprezzare per la buona sceneggiatura, le atmosfere malinconiche, la sensibilità dell'approccio. Si percepisce la stoffa di un regista attento e delicato.

Paulaster 4/05/22 09:44 - 4431 commenti

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Architetto romano eredita un bagno turco a Istanbul. Sceneggiatura basata sull'incontro di culture diverse e dell'accoglienza del popolo turco. Ambientazioni suggestive a descrivere in profondità la sensibilità locale, comunque accennando al lato riservato e pericoloso. Gassmann migliora man mano come personaggio, invece la D'Aloja è troppo aggressiva. Musiche che accompagnano bene gli eventi e che mettono in secondo piano i reciproci tradimenti, alla fine dimenticabili come resa emotiva.
MEMORABILE: Il consiglio di vendere; La coltellata in strada; Gli oggetti in eredità.
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  • Musiche Lucius • 26/11/10 17:15
    Scrivano - 9051 interventi
    Altamente suggestiva la colonna sonora del film.
    Musiche dei Trancedental (i genovesi Pivio e Aldo De Scalzi). Vincitori di tre Globi d'oro a Roma, una Mela d'oro in Turchia.
  • Curiosità Samuel1979 • 11/02/13 21:19
    Addetto riparazione hardware - 4198 interventi
    In una scena Carlo Cecchi cita il poeta Holderlin " Sulle tombe dei figli degli Dei, nella rovina delle sale infrante, solitaria la gru sta nel suo lutto".
  • Musiche Samuel1979 • 11/02/13 21:38
    Addetto riparazione hardware - 4198 interventi
    E'presente il brano "Disiu", eseguito dal gruppo Palermitano Agricantus
    Ultima modifica: 11/02/13 21:50 da Samuel1979
  • Discussione Raremirko • 4/04/21 20:38
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buon esordio per Ozpetek, su co-produzione di Risi jr; nella media un Gassmann ancora giovane (che qua va in giro vestito come Dylan Dog!!!), ottime e suggestive le musiche, originale la trovata del bagno turco.
    Non male partire così, con una storia scomoda e coraggiosa.